Giovani In Lotta

OGNI GIORNO SEMPRE MORTI!


Cinque morti sul lavoro solo oggiRca news (MS)Anche oggi sono cinque. A pochi giorni dall’anniversario della tragedia della Thyssen, è l’ennesima conferma che per la sicurezza sul lavoro c’è ancora molto da fare. È una tragica catena che comincia all’alba, quando arriva la notizia della morte di Sergio Riva, ventenne, meccanico a tempo determinato alle acciaierie Dalmine di Bergamo.Poi a piangere per una morte assurda è Pavia: attorno alle 8 di mattina, un autista di 21 anni, Cesare B., è stato travolto dal cassone di un grosso camion all'interno della cava di ghiaia a Torretta di Galliavola, frazione di Galliavola, nel pavese. Cesare, regolarmente assunto dalla ditta «Sergio Re trasporti», stava controllando per quale motivo il cassone del suo mezzo non tornasse in posizione orizzontale quando il pianale si è abbassato di colpo schiacciandolo.Poco prima di pranzo, attorno alle 11 e trenta, un’altra tragedia a Gravazze, una frazione di Santa Giustina, in provincia di Belluno. A morire è un operaio di 34 anni, P.F., che lavorava in un cantiere della ditta «Beton Srl»: è rimasto schiacciato da una paratoia d'acciaio utilizzata per contenere il cemento.Ma non è finita. A morire per colpa di un lavoro insicuro, sempre oggi, è un operaio che lavorava in uno scavo fognario ad Amatrice, in provincia di Rieti. E che in quello scavo - profondo cinque metri e largo quattro - c’è rimasto sepolto. Insieme a lui, ad allacciare la rete fognaria per un’abitazione privata, c’erano altri due lavoratori: i vigili del fuoco sono riusciti a tirarli fuori, ma uno di loro è in gravi condizioni.Questa giornata di inferno, si chiude dov’era cominciata, a Bergamo. A morire è un sommozzatore impegnato nei lavori della diga del fiume Grembo, in località San Pellegrino. Pare che l'uomo - di cui ancora non si conoscono le generalità – insieme a due colleghi stesse effettuando dei lavori per conto dell'Enel. Probabilmente la temperatura dell’acqua troppo rigida è stata la causa del malore.Infine, si spera per le sorti di Sandro Occhineri, un ragazzo di 21 anni originario di Lecce, che lotta tra la vita e la morte all'ospedale Infermi di Rimini. Sandro è scivolato all'interno di una sorta di betoniera fissa, una grande vasca con all'interno un'impastatrice per il cemento, mentre lavorava in un capannone a Bellaria Igea Marina, nella zona artigianale della frazione di Bordonchio. È stato risucchiato dall'elica fino alla vita e all'arrivo dei soccorsi i vigili del fuoco hanno dovuto usare la lancia termica per tagliare le lamiere contorte attorno al suo corpo. È stato portato in ospedale con ancora il pezzo di betoniera attorno a sé. E OGNI GIORNO SEMPRE LA STESSA TRAGICA STORIA!BASTA CON LE MORTI BIANCHE SUL LAVORO!Giovani In Lotta