Giovani In Lotta

comunicato studenti università de "La Sapienza"


CRIMINALE E' CHI DISTRUGGE L'UNIVERSITA'!Dopo la legge 133 approvata la scorsa estate ancora una volta ilgoverno Berlusconi si appresta a votare con la fiducia parlamentare ildl 180, meglio conosciuto come legge Gelmini sull'universitą. Ovveroblocco del turn over, possibilitą di trasformazione degli atenei infondazioni private, finanziamenti differenziati in favore degli"atenei virtuosi", smantellamento della ricerca gią precaria esottofinanziata. Tutto gią previsto, tutto a danno della qualitądell'universitą: č chiara la volontą di far pagare all'universitą, eal pubblico in generale, la crisi finanziaria, cosģ all'insegna di unipocrita discorso sugli sprechi e la meritocrazia passa ladevastazione dell'universitą e della ricerca pubblica.Questa votazione,rinviata pił volte negli scorsi mesi, avviene non acaso in un periodo in cui le universitą sono deserte, a pochi giornidalla polemica strumentale e provocatoria costruita dal rettore dellaSapienza Frati e dal sindaco Alemanno ( abituato evidentemente ad una"democrazia" in cui la critica e il dissenso di chi non si allineasono considerate pratiche "criminali").Le sue gravissime e vergognose parole sui non ben precisati "300criminali della Sapienza" ci parlano in realtą di un pesante attacconei confronti della libertą di dissentire e della straordinariaesperienza di democrazia che l'Onda rappresenta!L'utilizzo della parola «criminali» manifesta dunque un tentativo benpreciso: normalizzare l'universitą, mettere all'angolo l'Onda e la suastraordinaria capacitą di conflitto. E questa normalizzazione, per ilmagnifico Frati, alleato del governo, equivale ad un'ottima merce discambio con cui ottenere dal governo qualche briciola a sostegno dellaSapienza ( in cambio della libertą di critica e di dissenso).Un gran polverone dunque per non parlare dei problemi veridell'universitą, per non parlare dello scempio e della vergogna dellanona fiducia in pochi mesi con la quale tra oggi e domani il governotrasforma in legge lo smantellamento dell'universitą.In questi mesi uno straordinario movimento sta attraversando il paese,trasformando le macerie dell'universitą in uno spazio pubblico diconflitto e dissenso rispetto alle disastrose politiche su ricerca euniversitą.Oggi siamo qui per ribadire che non solo noi la crisi non la paghiamoma noi la crisi la creiamo a chi vorrebbe scaricarne i costi suglistudenti, sui precari, sui lavoratori!Convinti della necessitą di trasformare del tutto l'universitą deibaroni, del 3+2 fallito e dei saperi parcellizzati ( di cui la Gelminisegna la reale continuitą al di lą delle false retoriche delcambiamento), abbiamo cominciato a costruire l'autoriformadell'universitą, riappropriandoci dei tempi, dei desideri, degli spazie dei saperi nelle facoltą e nelle cittą.  Continueremo a mettere incrisi questo governo, gią costretto a dei significativi passi indietrosulle riforme della scuola elementare e a votare la fiducia senzadibattito sul decreto 180, e ribadiamo che non abbiamo paura, perchčse non ci hanno fatto paura le minacce di sgombero e le aggressionineofasciste, non ci fanno paura nemmeno le dichiarazioni di Alemanno.Reclamiamo un nuovo welfare per studenti e precari, un aumentoimmediato dei fondi per universitą e ricerca, l'abrogazione immediatadella legge 133 e delle riforme sulla scuola e sull'universitą!Chi imbavaglia e criminalizza il dissenso, distrugge l'universitą!Studenti e studentesse della Sapienza in mobilitazione