Giovani In Lotta

nuova vittoria del Socialismo del XXI secolo!


La Bolivia volta pagina: si al referendumGrazia Orsati Radio Città Aperta
26-01-2009/15:00:08 --- Una grande folla ha salutato a La Paz la vittoria del "sì" nel referendum per l'approvazione della nuova Costituzione che per la prima volta tenta di rendere giustizia al 63% della popolazione nazionale costituita da oltre 30 gruppi indigeni. Questa vittoria segna una nuova tappa lungo il cammino delle trasformazioni politiche, economiche e sociali intrapreso dal “Movimiento al Socialismo”. La nuova Costituzione, composta da 411 articoli, promuove i diritti umani, l’accesso ai servizi fondamentali dichiarando la gratuità di sanità e istruzione, promuove inoltre la difesa delle risorse naturali; viene anche fissato un tetto per la proprietà di terre da parte dei privati e ribadisce il monopolio statale sulle risorse energetiche e l'acqua.Il Presidente Morales ha dichiarato che la volontà sovrana del popolo ha dato modo al Paese di rifondarsi contribuendo alla costruzione di uno Stato fondato sull’uguaglianza che dia ascolto "alle richieste di tutti i movimenti sociali sull'educazione, la salute e la casa". Ampi spazi sono concessi alle comunità aymarà, quechua e alle altre etnie del Paese. Negli ultimi 15 anni di lotta dei movimenti sociali, i popoli indigeni sono stati i principali protagonisti ed hanno guardato all’Assemblea Costituente come il meccanismo democratico a cui delegare la difesa dei propri diritti, soprattutto il diritto al territorio. La nuova Costituzione riconosce l'esistenza di 36 «nazioni», eredi dei popoli originari che furono assoggettati e decimati dalla Conquista spagnola. Tutte le autonomie avranno uguali diritti e doveri e dovranno dividere il potere con le istituzioni esistenti. In religione il Dio dei cristiani e la Pachamama (madre Terra) degli Incas sono ugualmente venerati e la Chiesa cattolica perde così il suo rapporto fin qui privilegiato con lo Stato. La protesta delle oligarchie religiose si è fatta sentire durante la campagna elettorale: temono tra l'altro che le nuove regole aprano la strada alla legalizzazione dell'aborto.Le operazioni di voto si sono svolte senza incidenti, come confermano i numerosi osservatori internazionali dell'UE, dell'Organizzazione degli Stati Americani e di altri organismi. Il sì ha prevalso nelle regioni andine, il no nella cosiddetta zona della 'mezza luna' (Santa Cruz, Beni, Tarija, Pando), composta dalle regioni secessioniste di destra. Negli ultimi giorni Morales ha confermato la linea dura verso le multinazionali straniere e gli Stati Uniti e, a 48 ore dall'apertura delle urne, ha annunciato una nuova nazionalizzazione nell'area del gas così come ha ribadito le accuse all'ambasciata di Washington di cospirare contro il suo Governo.La nuova costituzione è stata approvata a livello nazionale da circa il 60% degli elettori, secondo gli ultimi conteggi diffusi dalle televisioni locali. "E’ la fine dello Stato coloniale", ha detto il Presidente Morales, "è la fine degli immensi sfruttamenti agricoli e dei grandi proprietari".