Giovani In Lotta

SIT-IN IN SOLIDARIETA' CON IL BRASILE A ROMA


Redazione Radio Città Aperta 
06-02-2009/21:02:38 --- Un sit in di solidarietà nei confronti degli organi giudiziari brasiliani che hanno concesso lo status di rifugiato politico all'ex leader dei Pac Cesare Battisti, si è svolto oggi pomeriggio davanti alla sede dell' ambasciata del Brasile in piazza Navona a Roma. Alla manifestazione, organizzata dalla Rete dei Comunisti e altre associazioni e gruppi della sinistra, hanno partecipato una cinquantina di persone per denunciare ''le pesanti minacce indirizzate dal governo italiano'' al Brasile. ''Le massime autorità dello Stato italiano - hanno spiegato i manifestanti - hanno scatenato una vergognosa campagna di diffamazione nei confronti di un paese che ha semplicemente adottato una misura conforme ala propria legislazione in fatto di asilo politico''. E' ''incredibile - proseguono - che l'Italia, con toni da politica coloniale, metta a rischio le relazioni diplomatiche con il Brasile per ragioni di mera propaganda politica''. Gli organizzatori del sit in hanno poi sottolineato che l'Italia che critica le scelte del Brasile è lo stesso paese ''che non ha la coscienza pulita: non ha infatti concesso l'estradizione verso l'Uruguay del militare torturatore Jorge Troccoli, e mai ha chiesto alle autorità del Giappone la consegna del terrorista nero Delfo Zorzi, incriminato per la strage di Brescia del '74''. Un video sui contenuti della manifestazione è visibile al seguente indirizzo:http://www.agenziami.it/articolo/2532/Sit+in+di+solidarieta+a+Battisti/ Ieri intanto il Parlamento europeo, anche se solo con cinquantaquattro eurodeputati presenti sui 782 totali dell’assemblea, ha chiesto al Brasile di tenere conto delle sentenze emesse in Italia su Cesare Battisti e soprattutto di non sottovalutare il partenariato con l'UE (minacciando anche in questo caso, seppur velatamente, ritorsioni commerciali e diplomatiche contro il Brasile). Dopo avere invocato un intervento dell'Ue, il governo italiano si ritiene molto soddisfatto per la presa di posizione di Strasburgo, anche se la Commissione Ue ha ribadito anche oggi di non avere la minima competenza ad intervenire in una questione bilaterale fra un paese dell'Unione e un paese terzo. La risoluzione, che non ha avuto il consenso di Verdi e del gruppo della Sinistra Europea, mette in risalto come il Brasile abbia concesso lo status di rifugiato a Battisti e quindi ne ha di fatto negato l'estradizione, "sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti". E mentre il Parlamento europeo si appresta a trasmettere la risoluzione dei quattro principali gruppi politici, Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen, al presidente brasiliano Inacio Da Silva Lula, il caso Battisti agita anche la scena politica brasiliana. La rappresentanza di Brasilia presso l'Ue ha cercato di smorzare i toni della polemica, facendo sapere che in base alla legislazione internazionale che regola la concessione dello status di rifugiato una simile decisione non può essere interpretata come un atto di ostilità.