S. Giovanni Battista

La notte di San Giovanni


La notte tra il 23 e il 24 giugno per gli anglosassoni è la notte di mezz'estate. E' notte di grandi prodigi perché il sole, che il 21 giugno ha toccato il punto più a nord del nostro emisfero e si è fermato per tre giorni (solstizio d'estate), il 24 giugno riprende il percorso ma cambia direzione e va verso sud.Di alcune tradizioni parla anche Grazia Deledda"Cadeva la notte di San Giovanni. (...) Olì recava strisce di scarlatto e nastri con i quali voleva segnare (legare con un nastro) i fiori di San Giovanni, cioè i cespugli di verbasco, di timo e d'Asfodelo da cogliere l'indomani all'alba per farne medicinali ed amuleti."Nessuno avrebbe potuto toccare i cespugli segnati.Poi Olì dice ai fratellini di andare subito a casa perché "i bimbi buoni, nella notte di San Giovanni, vedono aprirsi il cielo e poi vedono il paradiso e il Signore e gli angeli e lo Spirito Santo."Cenere di Grazia Deledda, Newton Mammut, 1993, pag. 200In "Colombe e sparvieri" il protagonista Jorgi giace paralizzato a letto già da diversi mesi. Pretu, il ragazzino che lo assiste, parla con Simona, una serva."Sai una cosa che fa bene, ma a chi crede in Dio? L'acqua di sorgente, ma attinta proprio dove sgorga e a mezzanotte, stanotte. Sì, l'acqua di san Giovanni, bello mio; non c'è altro, per i paralitici, ma solo per quelli che credono in Dio..." pag.571Più tardi arriva il vetturale che consegna una lettera a Jorgi e gli dice:"Ebbene, come andiamo, Jorgeddu? Ancora a letto? A quest'ora? Alzati, su, poltrone, stanotte è San Giovanni: andremo a cogliere l'alloro per metterlo sui muri onde i ladri e le volpi non li possano saltare."pag. 572Dal paesetto salivano gridi di gioia e davanti alla chiesa di San Giovanni, al di là del Municipio, alcuni buontemponi accendevano qualche razzo e i fanciulli davano fuoco a una catasta di rami di lentischio.Pag. 573Era quasi notte. S'udivano i gridi dei bimbi, le voci delle donne che si giuravano amicizia stringendo i nodi del comparatico di San Giovanni.Pretu rientrò e disse: "Mangiate, ziu Jò, io poi andrò a cogliere l'alloro ed a bagnarmi i piedi nella sorgente. Vi porterò un po' d'acqua."........Nella straducola le donnicciuole, Banna e la serva, i ragazzi, parlavano di andar alla sorgente per bagnarsi, e stringevano fra loro il comparatico di san Giovanni annodando e snodando sette volte le cocche d'un fazzoletto.pag. 375..........Su proposta di Lia un gruppo di donne partì per andare a bagnarsi i piedi alla sorgente ed a cogliere l'alloro e il timo sull'orlo della valle..............Alcuni ragazzi per non andar troppo lontano si bagnavano i piedi nel rigagnolo che scendeva dalla fontana, e spruzzandosi l'acqua sul viso si rincorrevano ridendo.pag. 578Colombe e sparvieri di Grazia Deledda, Newton Mammut, 1993, pag. 571 e seg.Grazia Deledda descrive i riti della festa di San Giovanni: il fuoco, il comparatico, il bagno, l'alloro utile per tenere lontani ladri e volpi e l'acqua miracolosa se attinta a mezzanotte.IL COMPARATICOCi sono diversi modi per stabilire il comparatico di San Giovanni. Grazia Deledda ci chiarisce il valore di questo legame nel romanzo "Marianna Sirca". Simone e Costantino sono compari di San Giovanni e in un momento di disaccordo Costantino dice a Simone:-Ricordati che ci siamo giurati fede la notte di San Giovanni; e il compare di San Giovanni, quale io sono per te e tu per me, è più che la sposa, più che l'amante, più che il fratello, più ancora del figlio. Non c'è che il padre e la madre a superarlo.Marianna Sirca di Grazia Deledda, Newton Mammut, 1993, pag. 735