L'aquilone

la vendemmia


ciao Amici.è quasi...e anche senza quasi in certi posti, ora di vendemmia.non posso non ricordare certi momenti, quando da bambino mio padre mi metteva dentro il tino a pigiare l'uva...quelli, almeno quelli, sono stati ricordi indelebili e belli.ne uscivo che ero ubriaco, quasi, ma contento e lieto di avere pestato l'uva..mi sembrava di essere stato utile...e in qualche modo lo ero stato, nel mio piccolo...poi hanno inventato la macchina dentro la quale si versavano le ceste piene d'uva e mio padre la comprò...allora ero un po' più grande e aiutavo a girare la ruota che permetteva di macinare l'uva...ora è rimasto qualche piccolo coltivatore ad avere ancora questi mezzi per la propria produzione...per il resto le cooperative si sono attrezzate ed entrano con dei grandi macchinari tra i filari a vendemmiare e il tutto viene convogliato in un grande rimorchio che poi viene portato nelle cantine sociali...è finita un'era...ma non posso, ogni anno in questo periodo, non ricordare quei cari momenti e le care persone, cariche di allegria...ai giovani, qualche volta, mi ritrovo a parlare di questi momenti...ma...aimè...fanno segno di ascoltare ma la loro testa è da altre parti...peccato perchè queste cose dovremmo conservarle nella mente, anche solo per valutare la differenza...la facilità con la quale oggi si vive, attorniati di tutti i mezzi necessari, mentre invece, a quei tempi, il mezzo necessario era solo il sacrificio...la voglia di fare...vi lascio un sorriso...antonio