L'aquilone

quello che basta


ciao Amici.in questo preciso momento, fuori c'è l'inverno più efferato...sembra quasi ci stia punendo per qualcosa...in realtà è solo perchè deve fare il suo corso...certi anni si ritrova a passare di qui un po' stanco...invece quest'anno è arrivato con tanta energia addosso...sono qui, con la stufa accesa accanto...a scrivere e a guardare fuori il vento domare i piccoli ramoscelli...a sollevare le foglie secche rimaste...ad alzare la neve caduta ieri, in turbini convulsi, con direzioni confuse...sono qui, dicevo, al caldo ma penso a quanta gente deve subìre questa situazione...dentro in casa ma al freddo perchè...o si mangia o si sta al caldo senza mangiare perchè i soldi non ci sono per fare tutto...tanti invece, una casa proprio non ce l'hanno e muoiono sotto una cappa di indifferenza...e mi chiedo come può dirsi civile un mondo che da una parte è sempre più ricco e dall'altra è sempre più povero...chi ha avuto fortuna nella vita dovrebbe dare un po di più...senza tanto lamentarsi e pensare che lo si stia derubando...chi ha....dia...senza timore...gli sarà ritornato centuplicato...così, cari Amici, oggi mi ritrovo a pensare a questo fra le altre cose...e lo scrivo, proprio come piace a certi miei amici...l'inverno, il vento, la stufa accesa, il calduccio...sono occasioni, opportunità per avere chiaro il concetto su qual'è il nostro ruolo in questo pezzo di mondo...su cosa vuol dire avere, magari poco ma di quel poco la consapevolezza chiara che è quello che basta e forse anche eccede confrontanto tante situazioni attorno...Vi saluto con affetto e vi lascio un sorriso...antonio