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IL LICEO SCIENTIFICO NON DIMENTICA


Avevamo un'unica, nobile intenzione: celebrare, durante il "Giorno del ricordo", il 10 febbraio i compatrioti che cadder vittime della persecuzione titina durante la Seconda Guerra Mondiale.Non eravamo mossi da finalità politiche o faziose, ma dal dovere morale di ricordare anche i nostri martiri, da troppo tempo dimenticati, tributando loro i giusti e doverosi onori per essersi immolati sul sacro altare della Patria.La nostra iniziativa, non solo non è stata compresa, ma ignobilmente derisa e mistificata.Persino la circolare del nostro Dirigente scolastico, che coinvolgeva i coordinatori di indirizzo affinchè venissero attuate attività e dibattiti per ricordare tale ricorrenza, è stata volontariamente fraintesa: in molte classi si sono tenute lezioni che davano un'interpretazione pseudostorica delle vicende, dettata da ragioni ideologiche, che ha offeso vigliaccamente il ricordo di quelle4 vittime, nonchè la nostra profonda e radicata Coscienza nazionale.Mentre noi cercavamo di promuovere il dialogo e iniziative condivise, in quelle classi si istigava all'odio e allo scontro. E' forse questa la democrazia? E' forse giusto rispondere alla ragionevolezza degli argomenti con l'arroganza e gli insulti?A tutti voi rivolgiamo l'invito a non cedere al conformismo e a quella turpe ideologia amorale e materialista che cerca di rendervi schiavi, perchè la libertà, sopratutto la libertà di pensiero, è la cosa più preziosa che abbiamo, e nessun tiranno potrà mai togliercela.Noi, ragazzi del Liceo Scientifico, non smetteremo mai di serbare nel nostro cuore le migliaia di italiani che venenro barbaramente uccisi in quei tragici giorni e continueremo ad andare avanti finchè non accadrà quel  detto del Petrarca:  VIRTU' CONTRO A FUROREPRENDERA' L'ARME; E FIA EL COMBATTER CORTO:CHE' L'ANTICO VALORNELLI ITALICI COR NON E' ANCOR MORTO.