Creato da giulio.stilla il 21/04/2014
Un po' per celia, un po' per non morire...

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

 
rio33giulio.stillabrunagaglianoalessiamarcolinamagistri1aieiebraso_2015cicalagpsagredo58topobimbo.66mlr777Fanny_Wilmotgiovanni80_7Tony_058Elemento.Scostante
 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« LA PRESENZA DEL MALE NEL...LAURA BOLDRINI E LA DIVI... »

LA PRESENZA DEL MALE NEL MONDO (3)

Post n°104 pubblicato il 05 Aprile 2017 da giulio.stilla

LA PRESENZA DEL MALE NEL MONDO    (3)

 

Quando i Cristiani, come io tendo ad essere, affermano che l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, affermano soprattutto che è stato creato in Ispirito, Intelligenza e Libertà. La Intelligenza dell’’uomo riflette ed intende alla stessa maniera dell’Intelligenza di Dio, con la sola grande differenza che Dio intende e capisce l’Incommensurabile, l’uomo il misurabile.

Dio ha creato l’uomo intelligente e libero, ad immagine della sua intelligenza e della sua libertà. Poteva anche non crearlo libero, come gli altri viventi, senza intelligenza e senza responsabilità, che è l’altra faccia speculare della libertà. Non esiste la libertà senza la responsabilità.

Ma l’uomo, nel corso della sua storia, ha fatto cattivo uso della sua libertà, compiendo crimini e misfatti di ogni genere. Spesso, ha ucciso ed uccide il genere umano, con le guerre di massa, gli olocausti, le degenerazioni, le perversioni morali, le corruzioni del corpo e dello spirito, in preda alla tirannia della malvagità e del bestiale egoismo. Carnefici e martìri hanno scandito incessantemente le ore tragiche della storia dell’uomo.

Si fa fatica a credere che sia esistito o che esista un Dio Buono, che volge lo sguardo da un’altra parte per non assistere a simili spettacoli. Ma l’uomo di fede, nonostante questa incomprensibile realtà, crede e scommette sulla esistenza di Dio e la sua bontà. I pensatori della Teodicea abbozzano una risposta anche questa di fede, sostenendo che Dio è talmente rispettoso della libertà donata all’uomo da impedire a Se Stesso di intervenire, quando nel mondo insorge e si diffonde il male. D'altronde, se lo facesse, darebbe la dimostrazione di aver dotato l’uomo di una libertà sotto condizione. Una libertà vigilata e condizionata non sarebbe più la libertà dell’uomo, ma quella della marionetta. E allora! “Gran segreto è la vita”, scrive il Manzoni nell’Adelchi. Io, personalmente, credo nella libertà dell’uomo e nei pensieri del Signore, il quale, di certo, essendo Sommo ed Onnipotente, è dotato anche di Prescienza, in virtù della quale non può permettersi di non sapere che, creando l’uomo, si sarebbe esposto ad un rischio terribile. Se l’ha fatto, avrà avuto le sue ragioni, che io non conosco, ma che, da me supposte, non mi impediscono di pensare che il Dio dell’Amore non intervenga nella storia dell’uomo, il quale è libertà di fare il male, ma anche libertà di fare il bene.

L’uomo è miseria e nobiltà; è capace di infangarsi nelle più aberranti deviazioni, ma di elevarsi anche sulle vette più alte dello Spirito, con i luminari della Scienza, della Filosofia, della Politica, dell’Arte, dell’Economia, con le grandi Opere di Intelligenza, di Verità e di Bellezza, con i grandi Campioni dell’Amore e della Santità.

Dio ha creato l’uomo e la sua libertà, che, se usata male e in maniera non responsabile, si contrappone al Bene. Dio non ha creato il Male; nel mondo e nella storia dell’uomo la presenza del Male non è il polo dialettico del Bene, nel senso che al Bene si contrappone ontologicamente il Male. Dio ha creato soltanto il Bene, osservano i Pensatori della Teodicea. Ciò che gli uomini chiamano male è una privazione del Bene, così come le tenebre sono una assenza della luce. L’odio è una assenza dell’amore, la guerra è una privazione della pace, la violenza è un nascondimento dello Spirito, le cui leggi dovrebbero sempre prevalere sulla materia e sull’egoismo.

Non esiste il Male che lotta con il Bene. Dio non ha creato il Male. Questo è una emanazione dell’uso sbagliato della libertà dell’uomo. Potremmo dire che esiste nel mondo una serie infinita di mali, come privazioni di Bene, ma non il Male che dialettizza con il Bene. Tutti i mali, piccoli o grandi che siano, sono sempre Mali Morali, che hanno motivo di esserci, perché hanno origine sempre dal cattivo esercizio della libertà individuale e collettiva.

Male morale è la violenza del tiranno sui popoli; male morale è la vessazione della prepotenza sul più debole; male morale è la furia omicida dei criminali all’interno del consorzio pacifico degli uomini; male morale è il cattivo esercizio delle conoscenze e delle tecniche per uccidere, sopprimere, devastare, sottrarre agli altri il Bene della vita e dell’aria che respirano.

Informato il Buon Dio dalla sua Prescienza, avrebbe potuto prevenire queste conseguenze nefaste per l’Umanità, impedendo all’uomo di esercitarsi in simili misfatti. Non l’ha fatto, ripeto, per non limitare la di lui Libertà, che non è da intendersi come un aspetto secondario della sua Umanità, ma di questa è la essenza costitutiva.

Si capisce, quindi, che non si può correre con un’autovettura a 100 Km. all’ora su una strada resa viscida e sdrucciolevole dalla neve e pretendere di non correre il rischio di finire nel burrone. Il mondo, il macrocosmo e il microcosmo si reggono su leggi fisiche ben definite ed inalterabili, che la scienza dell’uomo va scoprendo con progresso crescente e per sua meraviglia si sorprende per la bellezza e l’armonia universale.

E’ un po’ difficile sostenere che sia stata l’opera del Caso. Se le Leggi della fisica governano la Materia, perché non credere che ci siano delle leggi della metafisica che governano lo Spirito? Se si sbanda con la macchina della intelligenza e dello Spirito non si finisce soltanto nel burrone, ma si precipita anche nel caos della degenerazione morale e della corruzione della mente, condizioni genetiche dell’insorgenza del male fisico.

Così deducono i Pensatori della Teodicea, i quali non è detto che abbiano trovato una risposta convincente agli interrogativi che si pongono gli uomini di Filosofia sulle cause determinanti il male fisico di creature innocenti e non affatto responsabili del proprio inspiegabile drammatico destino.

Un importante filosofo della sofistica greca, Gorgia di Lentini, nato intorno al 485 a.C. e vissuto per 109 anni, autore fra l’altro di una simpatica opera che porta il titolo “Encomio di Elena”, sostiene che Elena, la consorte di Menelao, re di Sparta, fu rapita dal principe troiano Paride per la sua straordinaria bellezza, provocando, ma senza sua colpa, la decennale guerra di Troia.

Canta Euripide nella tragedia “Elena”, ai versi 502-505,

“E molte vite sono morte per me sullo Scamandro,

e io, che pure tanto ho sofferto, sono maledetta,

ritenuta da tutti traditrice di mio marito

e rea d’aver acceso una guerra tremenda per la Grecia

 

Come nel teatro contemporaneo dell’assurdo, cioè, ciascun di noi reciterebbe una, due, tre parti in commedia, senza mai sapere da quale destino è condotto o per quali arcane ragioni debba soffrire, ammalarsi, disperarsi ed, infine perire.

Assurda ed irrazionale sarebbe questa nostra vita, come assurda ed irrazionale sarebbe la essenza del Cristianesimo a partire dalla follia della Croce. Ma l’uomo di fede, nonostante tutto, crede e scommette, e talvolta tenta altresì di avanzare delle ipotesi che poi tanto irrazionali non sono, come il sostenere che il male fisico sarebbe una tragica conseguenza del male morale.

Di certo, personalmente ritengo che l’uomo per vivere con dignità la sua costitutiva Libertà non può spogliarsi della Responsabilità ad essa connaturata. Libertà e Responsabilità fanno l’Uomo e la sua Umanità. Non basta essere “belli” e “presi d’amore”, come Elena di Sparta, per discolparsi “di aver acceso una tremenda guerra per tutta la Grecia”.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/GiulioStilla/trackback.php?msg=13517855

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> " "" " su BLOGGO NOTES
Ricevuto in data 19/04/17 @ 08:38
Mio fratello è venuto a farmi un'improvvisata da Roma. Sono riuscito a nascondere appena in tempo...

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963