VITA QUOTIDIANA

CHE SCHIFO!!!...SIAMO NEL 2009


Giustiziata in Iran la pittrice Delara Darabi«Mi impiccano fra pochi secondi, aiutatemi!»: un disperata telefonata alla madre, alle 06.00 di ieri mattina  con accanto il boia, pronto a portarla sul patibolo. I drammatici particolari dell'esecuzione di Delara Dalabi, la giovane pittrice iraniana condannata a morte per un omicidio commesso all'età 17 anni, sono stati raccontati oggi dal suo avvocato, Abdolsamad Khorramshahi, aggiungendo che il padre  della ragazza è ora ricoverato in ospedale in stato di shock. Il quotidiano Etemad aggiunge che a mettere ieri personalmente la corda intorno al collo della ragazza è stato un figlio della donna per la cui uccisione è stata condannata, nonostante Delara avesse accettato le condizioni poste dalla famiglia della vittima per concedere il perdono che le avrebbe salvato la vita: dichiararsi colpevole e cambiare avvocato.L'esecuzione è avvenuta a sorpresa ieri nel carcere di Rasht, nel nord dell'Iran, anche se il capo dell'apparato giudiziario, ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, aveva annunciato il 19 aprile scorso un rinvio di due mesi dell'impiccagione.  La ragazza è stata messa a morte senza che nemmeno il suo avvocato venisse informato, come invece vorrebbe la legge. Amnesty International ha condannato immediatamente l'esecuzione. Afferma Hassiba Hadj Sahraoui, viceresponsabile di Amnesty per il Medio Oriente ed il Nord Africa: "Questa sembra essere stata una cinica mossa da parte delle autorità per evitare proteste interne ed internazionali, che avrebbero potuto salvare la vita di Delara". La ragazza era stata riconosciuta colpevole di avere ucciso nel 2003 a scopo di rapina una parente con l'aiuto del suo fidanzato, condannato per questo a dieci anni di reclusione. Dopo l'arresto la ragazza confessò di essere stata l'esecutrice materiale del delitto, ma durante il processo negò ogni responsabilità, gettando le colpe sul giovane. Amnesty International non considera il processo equo, e la corte si è rifiutata di prendere in esame ulteriori prove, denuncia l'organizzazione. L'esecuzione della pittrice porta a 140 il numero di persone giustiziate in Iran nel 2009. Si tratta della seconda donna.