Creato da: 1carinodolce il 08/06/2008
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CERCHIAMO (DI) ....

Post n°476 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da 1carinodolce

  

PIù CHE FARE AUGURI BELLISSIMI, RETORICI, DI GRANDE EFFETTO O PARTICOLARMENTE SDOLCINATI
E SENTIMENTALI(stici),
SPETTACOLARI, 
SCINTILLANTI, SPLENDIDI, SUPERFANTASTICI E IPERFANTASIOSI,

PIù CHE AUGURARE COSE STRABILIANTI E FANTASMAGORICHE,

VIVIAMO, OPERIAMO, PARLIAMO, SCRIVIAMO, PENSIAMO,
INSOMMA  COMPORTIAMOCI SEMPRE  IN MODO DA (CONTRIBUIRE AD) AUMENTARE, APPUNTO,  LA GIOIA, IL BENESSERE, LA PACE, LA TRANQUILLITà,  LA FELICITà, LA SERENITà  (ECC. ECC...)
DEGLI ALTRI,  MA DI TUTTI .... TROPPO TROPPO FACILE E COMODO 'AMARE' SOLO POCHI, SOLO ALCUNI !
NO??  

 

  

 
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Commenti al Post:
Lady_Blu_Pantera
Lady_Blu_Pantera il 02/01/10 alle 13:46 via WEB
Ti ringrazio per avermi citato fra i blog amici, nn posso mandarti un messaggio privato messaggeria piena. Un caro Saluto. Lady Blù Pantera
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summit2
summit2 il 02/01/10 alle 14:43 via WEB
condivido il tuo pensiero , tramite post , commenti e risposte,puoi accrescere anke la conoscenza su nozioni ke prima nn conoscevi...una buona giornata
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amariaeluna
amariaeluna il 08/01/10 alle 00:05 via WEB
sinceramente sincero buona serata
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ivanvolante58
ivanvolante58 il 10/01/10 alle 05:30 via WEB
Pienamente d'accordo con te! Io sarei ancora più drastico, Pace ed Amore per Tutti, Ovunque e Sempre. Gioia Solare nel Cuore in ogni attimo di questa Breve Esistenza...se si è Fortunati. Ma dobbiamo per forza tener conto dell'ipocrisia e dell'Egoismo, frutto Esclusivo dell'Umana Perfidia. Il Vero Mondo Animale lo Insegna, ma gli Umani preferiscono Rassegnarsi ad una Ricercata e Consapevole Ignoranza. Un Abbraccio, ed un Sorriso Sincero. Ciao a presto, spero...ivanvlante58
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magicapenna
magicapenna il 10/01/10 alle 11:09 via WEB
E' sempre una questione di atteggiamento e benevolenza verso ogni creatura vivente dai più cari che vivono vicino a noi per poi via via a quelli più lontani.Razionalità e sentimento in un giusto equilibrio che ci consente di arricchire la società civile angusta e difficile in cui siamo calati in questo stretto tempo vitale che ci è dato dato Bel blog essenziale e senza fronzoli
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citazioni_bellisssss
citazioni_bellisssss il 17/01/10 alle 20:43 via WEB
Davide Rondoni ---- La tragedia di Haiti lascia senza fiato. Gigantesca. Più di quanto si immaginava. ............ Da dove riprendere fiato, umanità, dignità davanti a tale strage? Non c’è altra possibilità: davanti a questo genere di cose, o si prega o si maledice Dio. O si è credenti o si diventa contro Dio. Una delle due. E se il cristiano dice di esser quello che prega, invece di esser l’uomo che maledice, non lo fa per sentimentalismo. Non lo fa per comodità. Anzi, è più scomodo. Molto più scomodo. Ma più vero. Perché quando il mistero della vita sovrasta – nella sventura come nelle grandi gioie – è più vero aprire le palme vuote, o piene di calcinacci o di sangue dei fratelli e dire: tienili nelle tue braccia. Tienili nel Tuo cuore. Perché noi non riusciamo a conservare nemmeno ciò che amiamo. Perché la vita è più grande di noi, ci eccede da ogni parte, e la morte è un momento di eccedenza della vita. Un momento in cui la vita tocca fisicamente il suo mistero.
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soliinmezzoallagente
soliinmezzoallagente il 30/03/10 alle 00:31 via WEB
esatto
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/03/10 alle 14:53 via WEB
Ciao,Gius...Tutto bene? Un abbraccio :-* facebook mia somma
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citazioni_bellisssss
citazioni_bellisssss il 31/03/10 alle 15:48 via WEB
Ora ci han detto di tutto. Non faccio la vittima, non è, nemmeno ora, il caso. Ma c’è da dire che noi cattolici collezioniamo ingiurie. Non me ne dolgo più di tanto. È un patimento che provoca una strana risorsa di allegria. Di pace, verrebbe da dire, in mezzo alle contumelie. Come se il dolore che duramente colpisce in tutta questa vicenda purificasse, togliesse l’aspro dalle offese che in tanti stanno costruendoci sopra. Insomma, siamo in una vicenda così dolente, così piena di amarezza da rendere più stupide, più ottusamente ridicole le offese. Sì, avete aggiunto questa ingiuria. Ma non ve ne verrà nessuna soddisfazione. Dico a voi che da tempo ne inventate sempre di nuove. L’avete messa tra le frecce del vostro millenario arco. La peggiore che si poteva immaginare. Lo fate attaccandovi ai fatti, certo, ma soprattutto mulinando i fatti con chiacchiere, polvere e veleno in un unico gesto offensivo. In uno strano gesto di disprezzo, che sembra avere a cuore di colpire qualcuno più che compatire il male e rispettarlo con la chiarezza. Non ho ancora una vita lunga. Però ho fatto in tempo a prendermi di tutto. Mi è stato dato di tutto. Dal corrotto al politicante, dall’impietoso all’integralista. Dal fascista al comunista. Dall’oscurantista al retrogrado. Mi è stato dato, detto di tutto. E ora pure questo. Amico dei pedofili, appartenente a una specie di associazione pedofila. Una specie di concorso esterno. Un’accusa enorme. Che può schiacciare chiunque. Che fa del male a tanti, e che in modo canagliesco distorce fatti e sfregia il viso della gente. Lo dicono, si sente dire. Ma non lo dicono le persone del popolo. Che sanno e distinguono la disgrazia e il crimine, e hanno compassione per le dure vicende che toccano gli uomini. Lo dicono i giornali, lo titolano tendenziosi quei giornali come quello femminile italiano popolare che grida in copertina: "Preti pedofili. E adesso lo manderesti tuo figlio all’oratorio?". Violenza banale di un giornalismo scorretto e tendenzioso. .....
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citazioni_bellisssss
citazioni_bellisssss il 31/03/10 alle 15:52 via WEB
..... Ora che non si può offendere più nessuno né per il colore della pelle, né per le tendenze sessuali (e giustamente) si possono almeno offendere i cattolici. E con la maggior infamia. Non lo fa la gente del popolo, se non come battuta semmai, con la trivialità che però innocua passa via. Ma lo suggeriscono, lo ripetono con il sorrisetto sulle labbra coloro che guidano i media. Animati da una specie di gusto oscuro per lo sfascio, per il peggio. Come se un problema enorme, vasto e diffuso in ambienti di ogni genere come la pedofilia venisse travisato per orientarne la cattiva ombra solo in un senso, solo contro qualcuno. Certo, un antipatico moralismo cattolico diviene ora un comodo bersaglio. Ma il cattolicesimo non è quella riduzione ad antipatico moralismo operata a volte anche da uomini di Chiesa a corto di argomenti e di cuore. Eppure, ecco, ora che davvero ho preso di tutto e che mi trattano peggio della minoranza più offesa, e con più lividume, resta e quasi fiorisce in fondo una specie di strana quiete. Che non è solo quella di chi, avendo ricevuto ogni genere di offesa, non ha più nulla da temere e va sereno della propria coscienza e della realtà dei fatti. È quella quiete profonda di chi tieni gli occhi sulla realtà, dura e drammatica e però piena di bene, mentre altri si avvelenano il sangue tra livori e offese che come fuochi d’artificio ricadono spente. Sì, non ci viene risparmiato niente. Ma nulla, diceva l’apostolo delle genti che raccolse offese di ogni genere girando ad annunciare il Vangelo, ci può separare dall’amore di Cristo. Che proprio in questi frangenti mostra più forti la sua pazienza e il suo fuoco. __ La pazienza e il fuoco - «Amici dei pedofili» ci dicono - Ma noi stiamo con Cristo - Davide Rondoni www.avvenire.it
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isabelxx
isabelxx il 09/04/10 alle 13:03 via WEB
io amo chi mi ama
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/05/10 alle 08:13 via WEB
..... Altre volte la risurrezione ci chiede di liberarci dall’ignavia, dalla banalità del male che ci circonda e si insinua dentro di noi quasi senza che ce ne accorgiamo. È quanto avviene da tempo qui e oggi in Europa e in Italia, dove siamo immersi in una palude che ci avvolge e ci umilia, perché è satura di sguardi opachi, di compiacenze e morbosità, intessuta di una concezione della vita che guarda in basso e non ha il coraggio di alzare gli occhi al cielo. Chi si piega in se stesso, coltiva le miserie dell’uomo e si perde in esse rischia di non sapersi più rialzare, rimane nella solitudine, in un orizzonte che non si congiunge più con il cielo. Sappiamo tutti che nella nostra epoca i cristiani sono perseguitati e dileggiati, ma i persecutori stravolgono la verità più semplice: perché la risurrezione di Gesù ha fatto ingresso nella storia non per svilire la natura umana ma per darle più slancio verso il bene, non per far trionfare i potenti ma annunciare giustizia e carità, non per limitare la ragione ma nobilitarla con la conoscenza e le meraviglie del creato. Credere nella risurrezione vuol dire concepire l’uomo come un essere che nasce per un destino grande, che può cadere, fallire, peccare, ma avrà sempre davanti a sé chi lo risolleva, lo fa nascere di nuovo, soprattutto gli chiede di non cedere alla sfiducia, di non smettere mai di guardare in alto perché Dio è vicino a noi ed «eterna è la sua misericordia» (Sal, 118, 2). C. Cardia
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