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François de La Rochefoucauld 1/4

Post n°433 pubblicato il 09 Maggio 2009 da citazioni_bellisssss


La cortesia è il desiderio di essere ricambiati e di essere considerati gentili.

La modestia, che sembra rifiutare le lodi, in realtà desidera soltanto riceverne di più raffinate.

Niente è più raro della vera bontà: quelli che credono di averla hanno in genere soltanto compiacenza o debolezza.
 
L'umiltà è la peggior forma di presunzione.

A voler essere un grand'uomo bisogna profittare di tutta la propria fortuna.
Abbiamo bisogno di maggiori virtù per sostenere la buona fortuna piuttosto che quella cattiva.
Amiamo sempre coloro che ci ammirano, ma non sempre coloro che noi ammiriamo.
C'è tanta eloquenza nel tono della voce, nell'espressione degli occhi e nell'aspetto di una persona di quanta ce ne sia nella scelta delle parole.
Certe volte si è diversi da se stessi quanto dagli altri.
Ci consoliamo facilmente delle disgrazie dei nostri amici quando servono a mettere in mostra la nostra tenerezza per loro.
Ci dimentichiamo facilmente dei crimini che sono noti solo a noi stessi.
Ci lamentiamo talvolta lievemente dei nostri amici per giustificare anticipatamente la nostra leggerezza.
Ci sono follie che si propagano come le malattie contagiose.
Ci sono persone che assomigliano a quelle canzonette che si cantano per una sola stagione.
Ciò che fa si che la maggior parte delle donne siano poco sensibili all'amicizia è che essa è insipida quando si è gustato l'amore.
Dicano pure di noi tutto il bene che vogliono, non ci diranno mai niente di nuovo.
È più difficile sopportare la buona che la cattiva sorte.
È più facile essere savi per gli altri che per se stessi.
È una grande follia voler essere l'unico savio.
Gli uomini non si capiscono a vicenda: ci sono meno pazzi di quanto si creda.
Il piacere dell'amore è di amare, e si è più felici per la passione che si nutre che per quella che si ispira.
In tutte le esistenze, si nota una data alla quale il destino si biforca, o verso una catastrofe o verso il successo.
Invecchiando, si diventa e più pazzi e più savi.
L'amore, al pari del fuoco, non può sussistere senza un continuo moto e cessa di vivere quando cessa di sperare o di temere.
L'eccessiva fretta nel ricambiare un favore è una forma d'ingratitudine.
L'intelletto è sempre messo nel sacco dal cuore.
L'orgoglio non vuole essere in debito, e l'amor proprio non vuol pagare.
La cosa più difficile da trovare nei legami amorosi è l'amore.
La debolezza di carattere è l'unico difetto che non si possa correggere.
La felicità e l'infelicità degli uomini dipende tanto dalla loro buona sorte quanto dal loro umore.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
La fortuna ci corregge di parecchi difetti, di cui non saprebbe correggerci la ragione.
La generosità spesso non è altro che la vanità del donare.
La gente onesta ci rispetterà per i nostri meriti: il pubblico per la nostra fortuna.
La gratitudine è la più squisita forma di cortesia.
La maggior parte della gente giudica gli uomini dai loro successi o dalla loro buona fortuna.
La noia estrema serve a cacciare la noia.
La prudenza e l'amore non sono fatti l'una per l'altro; via via che cresce l'amore, la prudenza diminuisce.
Attribuita anche a Charles Baudelaire.
La saggezza è per l'anima ciò che la salute è per il corpo.
La speranza e il timore sono inseparabili, e non c'è timore senza speranza, né speranza senza timore.
La troppa fretta nello sdebitarsi di un favore è una forma di ingratitudine.
La vendetta procede sempre dalla debolezza dell'animo, che non è capace di sopportar le ingiurie.
Le nostre virtù, il più delle volte, non sono che vizi mascherati.
Le passioni sono i soli oratori che persuadono sempre: il più semplice degli uomini che nutra una passione è più convincente del più eloquente che ne sia privo.
Le promesse di certi uomini sono come sabbie mobili che viste da lontano sembrano solide e sicure ma si rilevano inconsistenti e insidiose.
Le uniche buone copie sono quelle che mostrano l'assurdità di un pessimo originale.
Nessuno merita di essere lodato per la bontà, se non ha la forza di essere malvagio; ogni altra bontà è il più delle volte soltanto pigrizia o impotenza della volontà.
Noi spesso paghiamo i nostri debiti non tanto perché è soltanto giusto che lo facciamo, quanto per facilitare i prestiti futuri.
Non abbiamo forza che basti a tener dietro alla nostra ragione.
Per conoscere bene le cose, bisogna conoscerne i particolari: e siccome questi sono quasi infiniti, le nostre conoscenze sono sempre superficiali e imperfette.
Per quanta differenza appaia tra le fortune degli uomini, vi è pur sempre una certa compensazione di beni e di mali che le pareggia.
Perdoniamo fino a che amiamo.
Più si ama l'amante e più si è vicini ad odiarlo.
Qualche devoto dirà che il caso è il soprannome della Provvidenza.
Quando si trovi nell'assoluta impossibilità di giungere la dove vuole, anche la più grande ambizione non ha più l'aria di essere quello che è.
Raramente pensiamo che la gente abbia buon senso quando non ha la nostra stessa opinione.
Se esiste un amore puro ed esente dalle altre nostre passioni, è quello che sta nascosto in fondo al cuore e che noi stessi non conosciamo.
Si danno dei consigli, ma non s'ispira una condotta.
Siamo talmente abituati a camuffarci di fronte agli altri che finiamo per farlo anche di fronte a noi stessi.
Soltanto le persone che evitano di suscitare la gelosia meritano che se ne abbia per loro.
Spesso perdoniamo quelli che ci annoiano, ma non possiamo perdonare quelli che noi annoiamo.
Spesso quella che pare generosità non è altro che ambizione mascherata: disprezzando i piccoli interessi, essa in realtà mira ai grandi.
Un uomo intelligente si troverebbe spesso in imbarazzo senza la compagnia di qualche sciocco.
Un vero amico è il maggiore dei beni e quello che, tra tutti, ci si cura meno di acquistare.
Vi sono crimini che diventano innocenti e perfino gloriosi a causa del loro splendore, numero ed eccesso.

 
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Rispondi al commento:
LuciaSimLic
LuciaSimLic il 10/05/09 alle 00:40 via WEB
Un grandissimo saluto da parte mia ai simpaticissimi e bravissimi Stefano E Giuseppe Leone , alla bella e bravissima Lucia Checchia
 
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