La tendenza a gustare il frutto proibito
Una delle cause che spinge l’essere umano verso la strada dell’amore libero è la tendenza a gustare il frutto proibito. Il poeta pagano Ovidio, nato nel 43 avanti Cristo, che fu l’idolo della gioventù aristocratica romana, di cui interpretava le esigenze edonistiche, descrive il fascino particolare del proibito nelle relazioni sessuali:- tendiamo sempre verso ciò che è proibito e desideriamo soprattutto quello che ci è negato (…) ciò che è lecito non dà piacere, quello che è proibito infiamma (…) spesso l’amore appagato si muta in noia e procura fastidio, come un cibo troppo dolce”- ( Publio Ovidio Nasone, La saggezza degli antichi, a cura di Federico Roncoroni, Milano 1993, pp.335-336 ).
Che cos’è propriamente il proibito? Il proibito - da pro habere – è ciò che abbiamo davanti e quindi ciò che è lontano da noi. Tutto quello che è lontano dalla nostra esperienza e dalla nostra conoscenza può essere più facilmente trasformato in un oggetto del desiderio: la lontananza permette di proiettare nell’altro i nostri sogni, le nostre fantasie, i nostri desideri illusori. In questi casi l’attrazione non avviene nei confronti di un individuo reale del quale condividiamo tutti gli aspetti della vita e della personalità, con i suoi difetti, le sue esigenze, le sue sofferenze, ma l’attrazione è determinata soprattutto da un’idea che ci siamo fatti di una data persona: questa idea preconcetta, dettata dal bisogno e dalla speranza, trasforma e nasconde la realtà dell’altro grazie alla lontananza, trasforma l’altro in un – contenitore - delle nostre fantasie sessuali e / o sentimentali.
Questo gusto del proibito nasce da una separazione o frattura psicologica che si produce fra il sesso – inteso in senso lato come sensibilità, sentimento, passione – e l’amore, che è lo stare insieme con la realtà e la totalità della persona dell’altro: si tratta di una separazione che origina dalla tendenza umana al piacere momentaneo e disordinato.
Questa situazione di disordine e di separazione fra le passioni e l’amore e la difficoltà ad unire le diverse componenti psicologiche, presente in ogni essere umano, può essere potenziata e aggravata da alcune situazioni particolari: l’aver ricevuto un’educazione cosiddetta – asessuale -, una problematica conflittuale non risolta con il genitore dello stesso sesso – che possiamo comprendere nella nozione generica detta complesso di Edipo -, i rapporti pre-matrimoniali, le convivenze e i cosiddetti matrimoni per esperimento. Prima di parlare dettagliatamente di queste situazioni occorre capire che cos’è il piacere disordinato |