Creato da: 1carinodolce il 08/06/2008
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CERCHIAMO (DI) ....

Post n°476 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da 1carinodolce

  

PIù CHE FARE AUGURI BELLISSIMI, RETORICI, DI GRANDE EFFETTO O PARTICOLARMENTE SDOLCINATI
E SENTIMENTALI(stici),
SPETTACOLARI, 
SCINTILLANTI, SPLENDIDI, SUPERFANTASTICI E IPERFANTASIOSI,

PIù CHE AUGURARE COSE STRABILIANTI E FANTASMAGORICHE,

VIVIAMO, OPERIAMO, PARLIAMO, SCRIVIAMO, PENSIAMO,
INSOMMA  COMPORTIAMOCI SEMPRE  IN MODO DA (CONTRIBUIRE AD) AUMENTARE, APPUNTO,  LA GIOIA, IL BENESSERE, LA PACE, LA TRANQUILLITà,  LA FELICITà, LA SERENITà  (ECC. ECC...)
DEGLI ALTRI,  MA DI TUTTI .... TROPPO TROPPO FACILE E COMODO 'AMARE' SOLO POCHI, SOLO ALCUNI !
NO??  

 

  

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/05/10 alle 08:13 via WEB
..... Altre volte la risurrezione ci chiede di liberarci dall’ignavia, dalla banalità del male che ci circonda e si insinua dentro di noi quasi senza che ce ne accorgiamo. È quanto avviene da tempo qui e oggi in Europa e in Italia, dove siamo immersi in una palude che ci avvolge e ci umilia, perché è satura di sguardi opachi, di compiacenze e morbosità, intessuta di una concezione della vita che guarda in basso e non ha il coraggio di alzare gli occhi al cielo. Chi si piega in se stesso, coltiva le miserie dell’uomo e si perde in esse rischia di non sapersi più rialzare, rimane nella solitudine, in un orizzonte che non si congiunge più con il cielo. Sappiamo tutti che nella nostra epoca i cristiani sono perseguitati e dileggiati, ma i persecutori stravolgono la verità più semplice: perché la risurrezione di Gesù ha fatto ingresso nella storia non per svilire la natura umana ma per darle più slancio verso il bene, non per far trionfare i potenti ma annunciare giustizia e carità, non per limitare la ragione ma nobilitarla con la conoscenza e le meraviglie del creato. Credere nella risurrezione vuol dire concepire l’uomo come un essere che nasce per un destino grande, che può cadere, fallire, peccare, ma avrà sempre davanti a sé chi lo risolleva, lo fa nascere di nuovo, soprattutto gli chiede di non cedere alla sfiducia, di non smettere mai di guardare in alto perché Dio è vicino a noi ed «eterna è la sua misericordia» (Sal, 118, 2). C. Cardia
 
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