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GRANDISSIMO DON GIUS

Post n°489 pubblicato il 10 Giugno 2010 da 1carinodolce

 


Due rilievi importanti:

Il primo.
Io sarò tanto più abilitato ad aver certezza su di te, quanto più sto attento alla tua vita, cioè condivido la tua vita.
In questa misura i segni si moltiplicano.
 
Per esempio, nel Vangelo chi ha potuto capire che di quell'uomo bisognava aver fiducia?
Non la folla che andava a farsi guarire, ma chi gli andò dietro e condivise la sua vita.
Convivenza e condivisione!
 
Il secondo.
Inversamente, quanto più uno è potentemente uomo, tanto più è capace da pochi indizi di raggiungere certezze sull'altro.

Questo è il genio dell'umano, è il genio capace di leggere la verità del comportamento, del modo di vivere dell'uomo.
Quanto più uno è potente come umanità tanto più ha la capacità di percepire con certezza.

«Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio», dice il proverbio;
ed è una saggezza abbastanza superficiale, perché la capacità di fidarsi è propria dell'uomo forte e sicuro.

L'uomo insicuro non si fida neanche di sua madre.
 
Quanto più uno è veramente uomo tanto più è capace di fidarsi, perché intuisce i motivi adeguati per credere in un altro.

A chi ha il «bernoccolo» per una certa materia scolastica, basta un cenno per intuire la soluzione del problema, mentre tutti gli altri devono faticare ogni passaggio.

Avere il «bernoccolo» di una cosa è come avere con essa una affinità.
Il «bernoccolo» dell'umano vuol dire avere molta umanità in sé;
e allora sì che scopro fino a che punto posso fidarmi della tua umanità.

 
È come se l'uomo facesse un paragone veloce con se stesso, con la propria «esperienza elementare», con il proprio «cuore» e dicesse:
fino a qui corrisponde, e perciò è vero, e mi posso fidare.

 
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Rispondi al commento:
1carinodolce
1carinodolce il 10/06/10 alle 16:13 via WEB
Roma, 6 giu. - (Adnkronos) - "Se vengo a Roma e' perche' voglio restare nella storia. Ho sentito Totti, ha detto che mi aspetta e io non vedo l'ora di arrivare. Questa e' un'attesa frenetica e bellissima". _________ Lo dice Adriano in un'intervista esclusiva al Romanista alla vigilia della sua partenza per la Capitale: "Roma e' una citta' fantastica. Voi non sapete che prova un calciatore quando entra in campo all'Olimpico, quando parte l'inno prima di giocare e i tifosi iniziano a cantare "Roma Roma Roma": vengono i brividi anche agli avversari. E' una cosa bellissima. La torcida romanista e' commovente".
 
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