Post n°19 pubblicato il 02 Luglio 2015 da Cherrysl
La canzone Un jour tu reviendras cantata magistralmente dalla francese Mireille Mathieu uscì nel 1974. Non tutti sanno che questo brano in versione musicale è opera del grande Ennio Morricone ed è incluso nella colonna sonora del film "C'era una volta il West" del 1968 diretto da Sergio Leone e interpretato da Claudia Cardinale, Henry Fonda, Jason Robards e Charles Bronson. Al brano di Morricone fu aggiunto il testo in francese da Alain Lacour e cantato dalla bravissima Mireille Mathieu col titolo appunto Un jour tu reviendras. Un testo ricco di intense emozioni, nostalgia, amore, attesa e speranza nel ritorno dell'amato...
Quand le soleil va se perdre à l'horizon Tous nos souvenirs me font souffrir encore Et le soir dans l'ombre de notre maison J'ai besoin de sentir tes mains sur mon corps Un jour tu reviendras, souviens-toi de la terre Qui sans toi ne fleurie pas, souviens-toi de moi Oui. Un jour tu comprendras que malgré ton absence J'ai gardé au fond de moi l'espoir de ton retour, L'espoir de ton retour Un jour tu reviendras pour que tout recommence À vivre comme autrefois quand nous étions ensemble. Car je sais que demain oui je sais que demain Mon amour, mon amour, tu reviendras et dans tes bras J'oublierai ton absence et la vie me semblera plus belle Chaque jour, près de toi mon amour.
Quando il sole si perde all'orizzonte
tutti i nostri ricordi mi fanno soffrire ancora
E la sera all'ombra della nostra casa
ho bisogno di sentire le tue mani sul mio corpo
Un giorno tornerai, ricordati della terra
che senza di te non fiorisce
Ricordati di me, sì
Un giorno capirai che nonostante la tua assenza,
io ho conservato dentro di me la speranza nel tuo ritorno.
Bella bella bella... Una vera poesia d'amore.. ho visto il video l'altro giorno dopo il tuo suggerimento, hai fatto bene a postarlo.. Un abbraccissimo e felice giovedì, che sia ricco di sorrisi, ciao, Anto
A te caro Gius va il merito di avere una grande sensibilità musicale e una vasta conoscenza di brani di cui ci fai dono. Un jour tu reviendras è un'intensa e meravigliosa canzone. Perciò, ancora una volta grazie! Un abbraccio. Serenella
La mia stanchezza non è meno della tua, oggi pizzette a volontà, gelati, ghiaccioli, focacce, bombi, bibite granite.. chi più ne ha più ne metta.. Ciaoooo Buona serata.. tutti a nanna tra poco?
Quanta poesia in (((sti))) blog, e chi più ne ha più ce ne metta.
L'estate, il sole, il calore, Giulia, eccoci finalmente allontanati dal nostro padre sole, per ricevere maggiori suoi raggi solari, più calore più vita e niente acciacchi, ma più amore nel cuore, ciao Cam.
Dato che hai la casella postale piena ti scrivo qui. Per rispondere alla tua idea di un programma radio fonico in onda tv. Io mi occuperei delle ricerche musicali (dietro tue proposte), ti scriverei la scaletta del programma...insomma starei un po' dietro le quinte o ti farei da spalla...Il protagonista sei tu e la mia timidezza non mi permetterebbe di mettermi troppo in vista :) Dei cantanti emergenti, quelli usciti dai talent Tv in questi ultimi anni, Amici, The Voice e altri c'è qualcuno che hai seguito? Visto che sarai assente per un po', rispondimi pure con calma e quando puoi...
Mio caro Giuseppe...un brano che non può che destare i miei ricordi di un tempo vissuto in svizzera...
conosco molti autori ed interpreti in francese...La musica è sempre poesia, dipende dalle note che ti posson giungere al cuore.
Un abbraccio dal cuore
Ciao Gius ^_________^ molto bella questa canzone. Ma sai che di canzoni francesi ne conosco veramente poche? Quelle poche però mi piacciono tutte :-))))
Stesso problema di casella piena...Allora rispondo qui :) Il brano The Tower è da dieci! Ma perchè questi brani mi piacciono così tanto! Eppure mi posso definire una romantica Sono proprio Rock dentro :) Mi sono ricordata che il brano Alone di Valerio Scanu l'ho pubblicato sull'altro mio blog Le carezze del Cuore...ma lì ha pochissime visite... Sì siamo anche diverse...lei è più agguerrita, io sono più soft...lei è più logorroica, io sono più sintetica :) Lei è più polemica, io più accomodante. Abbiamo in comune l'essere persone sincere, affidabili, concrete
Grazie per questa bella e stimolante chiaccherata :) Sei un vulcano di idee. Devo ancora rispondere ad alcune domande che hai fatto...lo farò con calma. Un abbraccio e a presto :) Serenella - Cancella qualche messaggio sulla casella postale :)
Tutti e dico tutti, anche quelli che non erano dei fan (poi lo sono diventati) dicono che Valerio Scanu Live è strepitoso, molto meglio che ascoltare i cd. Anche gli esperti di voce sostengono che una voce come la sua è forse unica nel panorama musicale italiano. E chi lo sente dal vivo non può fare a meno di desiderare di sentirlo di nuovo. Io non sono ancora andata a un suo concerto. Lo aspetto a Cagliari...chissà quando. Il 19 sarà a La Maddalena, ma non ci potrò andare. Ieri era a Salerno...L'!11 sarà in tv nel programma Napoli Prima e dopo. Canta meravigliosamente anche le più belle canzoni napoletane. Per quanto riguarda le notizie sulla Grecia, le sto seguendo anche io. Sto cercando di farmi un'idea. I Greci sono stati coraggiosi e hanno ragione: questa è un Europa che ha a cuore le banche e non i cittadini
Yours si usa confidenzialmente chiudendo una lettera per esempio con Sincerely yours (sinceramente tuo). Dreamily significa Sognante. Ricorda che hai la messaggeria piena...
MESS COLLETTIVO
Mi spiace essere assente dai vostri blog ma la situazione attuale nn mi consente di fare diversamente.
Libero nn solo mi ha bannato il blog di Libero ma mi impedisce di accedere sugli altri blog aperti
con lo stesso accaunt su Myblog dalla barra superiore del profilo come dovrebbe essere, anche se questi nuovi blog risultano regolarmente funzionanti ma dove nn posto xchè a parte me nn può accedere nessuno.
Quindi per nn scontentare nessuno e fare preferenze preferisco nn commentare nessuno.
Del resto avevo già fermato il blog principale x mancanza di tempo.
Ho scritto più volte alla redazione x segnalare questa anomalia ma nn ricevo nessuna risposta,
quindi è ovvio che hanno deciso di mobizzarmi... e quindi... che si fottano. Io emigro altrove.
Siete liberi di cancellarmi un abbraccio e buona fortuna a tutti Enza,
IMPOSSIBILE CONTATTARTI ALTROVE CIAO
ciao Giuseppe...che bella canzone, anche se io ne conoscevo soltanto la versione musicale e non quella cantata...Morricone è unico, ed i suoi capolavori non hanno tempo...a presto butty.
Ciao caro Gius scusami per l'assenza, un po' qualche problema poi entro inizio a portare un saluto di bene e amicizia e dopo un po' non riesco ad entrare da altri amici cari come te.
Grazie di tutto cuore per la tua presenza sei davvero una cara e dolce persona oltre che amico. Carla
Amo Ennio Morricone, in particolare la versione musicale accompagnata da non ricordo il nome scusa cantante lirica. E' bello sognare con questa musica. Ma il video e tutti gli attori da te postato è stupendo. Un caro e dolce abbraccio Gius su questa stupenda canzone. Con bene e stima. Carla
Alla fine del giorno c'è sempre qualcosa che hai dimenticato di fare o qualcosa che hai dimenticato di dire.
Soprattutto ci sono cose che avresti potuto fare meglio.
Ché poi, a rifletterci, tutto si può fare meglio.
Per questo esiste il domani: per migliorare...
Buonanotte e buona domenica!!
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«Non bastano le spalle grosse per fare un uomo». Non basta un’economia baldanzosa per fare grande una regione o una nazione. Non basta inorgoglirsi della propria democrazia per rendere un popolo davvero libero, capace di decidere il proprio destino. Non basta, se con il treno di mezzogiorno per Santa Fè è in arrivo Frank Miller, pistolero e assassino, e ad attenderlo ci sono tre tiratori della sua banda.
La crisi greca; la crisi ucraina; l’avanzata dell’Is; il popolo dei disperati che sbarca lacero e confuso; l’assedio della povertà e della disoccupazione, nemici questi ancor più prossimi. Bisognerebbe guardare e riguardare un film che in questi giorni Sky sta riproponendo on demand, High Noon (“Mezzogiorno di fuoco”), diretto nel 1952 da Fred Zinnemann, ebreo e austriaco, e questo già potrebbe bastare per farci sospettare che non si tratta di un semplice western; aggiungiamoci la sceneggiatura di Carl Foreman, incalzato dalla Commissione per le attività antiamericane per il suo supposto comunismo, e il sospetto diventa una certezza. Appena 82 minuti, unità di tempo, spazio e azione come in una tragedia greca, dalle 10.30 alle 12 del 26 giugno 1898 in una cittadina del New Mexico.
Facciamolo l’esercizio. Noi chi siamo, del popolo di Hadleyville, mentre le lancette ci ricordano che il tempo per decidere è poco, sempre meno, anzi è finito? Potremmo essere come la feccia del saloon, gente che in fondo si fa una bevuta, non commette nulla di male e preferisce il ritorno del fuorilegge, con la sua allegra anarchia, all’ordine tornato in città.
Potremmo essere come i fedeli riuniti nel tempio, sbarbati e ben vestiti: ragionano, e giungono alla cinica conclusione che una
sparatoria allontanerebbe gli investimenti dalla loro città, insomma non abbiamo bisogno di pubblicità negativa. Potremmo essere come Will Kane: alle 10.30 si sposa con Amy, si è dimesso da sceriffo, ma il successore deve ancora arrivare. Scappa, gli dicono tutti, non è un problema tuo. Ma lui, semplicemente, non ci riesce. Prova a scappare ma qualcosa glielo impedisce. Amy, quacchera, lo avverte che se lui dovesse affrontare i banditi, lei se ne andrebbe da sola. Proprio su quel treno.
Will Kane, un Gary Cooper ormai cinquantenne, lungo e secco, non ha le spalle particolarmente grosse ma ha molto di più.
Dovere, missione, responsabilità… chiamatelo come vi pare. Rimane. La celebre canzone di Dimitri Tiomkin, Do Not Forsake Me, My Darling
(“Non abbandonarmi, mia amata”) scandisce i minuti. E alla fine sarà proprio lei, Amy, una giovanissima Grace Kelly, l’unica a correre in suo aiuto. I quattro banditi giacciono nella polvere. E nella polvere finisce anche la stella da sceriffo, che Gary abbandona prima di andarsene, senza una parola.
Il modo sbagliato per cogliere la lezione del capolavoro (quattro Oscar nel 1953) è mettersi a cercare tanti sceriffi Kane. Il modo giusto è indossare, almeno per un poco e magari senza il carisma di Cooper, i panni dello sceriffo Kane. Il modo giusto è smetterla di passare in rassegna guai e minacce e concludere: “Non è un mio problema”. Il modo sbagliato è ragionare come il portiere dell’albergo: quando c’era Miller, dice senza giri di parole, qui c’era un bel movimento, ora è un mortorio.
Movimento, ossia donnine e clienti e grandi bevute. Ossia soldi. Il modo sbagliato è pensare: la presunta minaccia mi fa guadagnare? Allora ben venga, e peggio per gli altri (“Gli altri non sono un mio problema”).
Siamo a mezzogiorno meno una manciata di minuti. E lo sceriffo Kane chiama tutti, la feccia del saloon come i probi cittadini del tempio. E la canzone va: “Do Not Forsake Me, My Darling. My friends. My people”. Niente abbandoni né indifferenza, amata mia, amici miei, popolo mio.
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Umberto Folena
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Gli altri «sono» un mio problema
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Le crisi e la lezione di «Mezzogiorno di fuoco»
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