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Queen - Bohemian Rhapsody

Post n°32 pubblicato il 21 Settembre 2015 da Cherrysl

   

 

Bohemian Rhapsody è una canzone del gruppo musicale  britannico Queen. Fu scritta dal cantante Freddy Mercury per il quarto album del gruppo, A night at the Opera del 1975. È celebre per la sua particolare struttura musicale: infatti, a differenza del classico brano dei Queen, qui non è presente alcun ritornello, ma si hanno diverse parti principali - un'introduzione cantata a cappella, un segmento in stile ballata che termina con un assolo di chitarra, un passaggio d' Opera, e una sezione di hard rock.

Quando fu estratta come primo singolo dall'album A Night at the Opera il 31 ottobre del 1975, Bohemian Rhapsody ottenne subito un enorme successo, rimanendo al vertice delle classifiche e vendendo più di un milione di copie...e ancora  oggi il video ufficiale ha più di 164 milioni di visualizzazioni su You tube

 

 La fortissima vena teatrale di Mercury, asse portante dei live-show della band, emerge in modo chiarissimo in questa sua composizione. 

Bohemian Rhapsody è un prodigioso riassunto di alcuni secoli di storia della musica popolare europea e non. Vi troviamo i canti di Natale in chiesa, i Platters, i Led Zeppelin, l'opera, il melodramma di Monteverdi, le cantate di Bach, le melodie corali di Verdi, Frank Sinatra, il musical di Broadway. Il tutto preso e frullato senza rispetto per successioni cronologiche: il canto da chiesa si innesta sulla power-ballad, assoli di chitarra conducono dalle atmosfere del cabaret a quelle dell'Opera, in un tripudio di sovrancisioni vocali, spunti melodici, riffveementi che simulano le progressioni dei fiati in un'orchestra fra cori angelici e demoniaci, senza perdere mai di vista il tema melodico principale...

 

 
Rispondi al commento:
Cherrysl
Cherrysl il 23/09/15 alle 10:58 via WEB
Ti mando la storia di Dante e Beatrice Dante racconta di aver incontrato Beatrice a nove anni e di esserne rimasto colpito. Dopo nove anni rincontra Beatrice andata nel frattempo in sposa al banchiere Simone dei Bardi all'età di 15 anni. In quest' incontro riceve da lei un saluto. Da questo momento Dante vive quindi l’esperienza travolgente dell’amore, questo anche perché nella società medievale il saluto è un simbolo fortissimo. Questo episodio rimarrà ancor più impresso nella mente di Dante per il fatto che questo saluto si svolge in chiesa. A questo punto Dante identifica Beatrice con la gentilezza. Inoltre Dante, sforzandosi di mantenersi al codice dell’amor cortese, cela il proprio amore. Egli per di più, per mascherare questa sua passione, sparge la voce di essere innamorato di altre fanciulle che erano donne-schermo. Infatti secondo i dettami dell'epoca occorreva fingere di indirizzare l'attenzione verso un'altra persona celando il sentimento per il vero oggetto di quest'amore. Dante però esagera fingendo di essere interessato a ben due donne...Questo comportamento di Dante irrita Beatrice, la quale gli toglie il saluto. Dante cade nella disperazione e in questa parte compaiono liriche che si rifanno al modello della poesia di Cavalcanti. A questo punto, attraverso questa esperienza dolorosa, Dante matura interiormente e capisce che il fine del suo amore non deve essere più posto nel saluto umano, ma in qualcosa di trascendentale e, in particolare, le parole di lode. Ecco perché a partire da adesso ci sono liriche di lode per Beatrice, che viene definita “gentilissima”. A un certo punto però questo momento è turbato da una visione (amore mistico) che lo mette sull’avviso che Beatrice morirà presto. Infatti la giovane fanciulla muore e la perdita è testimoniata dal dolore. Dante è in seguito tentato dall’amore per altre donne, ma la visione in sogno di Beatrice lo convince a nutrire questo amore per lei su una dimensione non più umana, ma spiritualizzata ed è interessante il fatto che Dante parli di questo percorso come un viaggio di ascensione dalla terra all’empireo (la sommità dei cieli): pertanto Dante compie questa svolta. L’amore è l’esperienza che fa da tramite. Nell’ultimo verso del Paradiso della Divina Commedia, l’esperienza di ricongiungersi con Dio che è “Amor che move il sole e l’altre stelle”, Dante fa riferimento alla Vita Nova, che è il racconto di questo percorso attraverso diversi stadi dell’amore: 1) Amore umano (ricerca spasmodica del gesto). 2) Superamento del gesto fisico e celebrazione della donna con lodi. 3) Dopo la morte di Beatrice: Amore mistico, spiritualizzato, che diventa un amore per i beati in cielo (Amore come salus).
 
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