TERMOLI MOLISE 2014

Il “marito ideale” ama la propria moglie di un amore profondo, esclusivo e fedele. Di conseguenza compie dei gesti d’amore (che so.. le prepara il caffè, la accompagna a far spese, le fa dei regalini, ecc..). Gesto viene dal latino “gerere”, che significa “portare” (v. gestazione): è qualcosa che porta qualcos'altro, un significato. Il caffè che ti preparo porta qualcos'altro: il mio amore per te. Se uno seguisse il “Manuale del marito ideale” (opere), ma non amasse sua moglie (fede), lei comunque di sicuro non si sentirebbe amata. Un gesto svuotato di ciò che porta, del suo significato, diventa una regola insignificante, inutile, persino fastidiosa per l'intelligenza e la dignità umana. Che disastro quando la fede diventa un elenco di regole.. Cosa se ne fa Dio di servitori-robot perfettamente in regola che però non lo amano? Cosa se ne fa la gente di noi quando siamo magari anche cortesi con loro, ma per mera convenzione? “Più cuore, più anima alle mani” diceva San Camillo ai suoi infermieri.. Mettiamo più cuore in quello che facciamo, perché tutto sia un gesto e nulla una regola.. La chiave di conoscenza per accedere al mistero di Dio è comprendere il suo Amore per noi che ci giustifica gratuitamente, e non meritocraticamente. Santa giornata a tutti!