Cronache di Toki

Review


Nessuno mi può Giudicare (Massimiliano Bruno, 2011)
Inaspettata sorpresa per quanto mi riguarda. Quella che in apparenza pareva una commediola in salsa Zelig sul mondo delle escort in italia, si rivela pungente nel descrivere lo squallore di alcuni confini socio morali del belpaese, divertente nel personaggio protagonista ed efficace persino nei risvolti sentimentali. La bravissima (issima) Paola Cortellesi interpreta Alice, una 35enne con figlio di 9 che vive in un villone a Roma, dal carattere superficiale e razzista. Alla tragica morte del marito imprenditore, a causa di un accumulo di debiti dell'azienda, dovrà giocoforza alzarsi dal divano (e cambiare casa) per pagare il cospicuo debito del defunto coniuge, scoprendo l'umiltà. Trasferita in una terrazza malandata nel quartiere Quarticciolo, decide di esercitarsi nel "mestiere più antico del mondo" su consiglio di una escort professionista. Raccontato da Valerio Mastrandrea (voce narrante) e costruito con un ottimo mix fra satira, comicità e romanticismo, il film presenta un buon campionario di battute anche grazie al simpatico Rocco Papaleo che incarna alla perfezione il vicino di casa retrogrado-meridionale-filoleghista  tipo del nuovo corso italico, con tanto di famiglia ingombrante al seguito.  Raoul Bova veste quelli del gestore di un internet point destinato ad incrociare la vita di Alice, che nonostante le disavventure si ritrova in un piccolo "paese delle meraviglie" traghettando la vicenda verso un Happy Ending che nella realtà difficilmente avrebbe potuto realizzarsi. Possiamo considerarlo il difetto del film? Può darsi, ma i pregi sono dippiù, toh!.Voto : 7