Cronache di Toki

Review


Alice in the wonderland (Tim Burton,2009)
Iniziamo dalla fine: le aspettative per questo adattamento cinematografico erano enormi, visto il nome dietro al progetto, ma sono state in gran parte deluse. Un'opera su commissione, senza il tocco visionario del regista, un compitino su misura per la Hollywood di tutti senza il coraggio di osare laddove l'opera originale riusciva alla grande. Basato sul romanzo di Carrol (non quindi sul classico Disney che tutti conosciamo) soddisfa il gusto comune proponendo un mondo colorato, una serie di personaggi mediamente simpatici, un'atmosfera leggera, un balletto musicale imbarazzante e l'inevitabile elemento action con tanto di battaglia finale e mostro cattivo da uccidere. Niente funghi allucinogeni, deliri grammaticali appena accennati (Pinco e Panco), ma a deludere e' la mancanza di quel senso di scoperta, di viaggio mistico che ha fatto di Alice in the wonderland un cult dell'animazione. Qui si entra nel mondo di Alice con meno trasporto emotivo. Complice un 3d di qualita' oscillante tra il buono e il mediocre,lo spettatore non viene travolto come dovuto enon si sente parte del paese delle meraviglie e non viene rapito dai protagonisti e dai loro deliri, manifestati da burton in modo piuttosto prevedibile rispetto all'originale. Tuttavia si segue la vicenda con piacere, il ritmo e' ottimo e non manca qualche battuta spassosa, cosi come qualche personaggio riuscitissimo (la regina di cuori Elena Bonham Carter) ed una colonna sonora di grande qualita'. I bambini lo adoreranno, ma dubito che di questo prodotto si parlera' negli anni a vanire...incredibile ma vero, dopo il rischio corso con Sweneey Todd Tim Burton ha creato il suo primo “Guscio vuoto”.Voto : 6