Cronache di Toki

Review


The Social Network (David Fincher, 2010)
Seven, Fight Club, Zodiac.  Tre film di fincher, tre esempi di grande sceneggiatura. Se c'e' un'aspetto curato sempre con parsimonia maniacale da questo eccellente regista e' la fase di scrittura, e manco a dirlo, il film che narra le vicende che hanno portato l'inventore di Facebook a diventare il piu' giovane miliardario del mondo fa proprio della sceneggiatura il suo fiore all'occhiello. Una serie interminabile di dialoghi serrati, brillanti e carismatici conditi dalla solidissima regia del regista, unite ad una colonna sonora come sempre eccellente, rendono The Social Network il film piu' "Perfetto" di questo 2010. In effetti la parola perfezione risuona spessissimo nelle esaltanti recensioni americane, che arrivano addirittura ad eleggerlo "Film del decennio", lodi tuttavia esagerate nonostante le grandi qualita' della pellicola.  E' una sera come tante del 2003, e lo studente  Mark Zuckerberg, un genio dell'informatica, siede al suo computer e inizia con passione a lavorare ad una nuova idea. Passando con ossessivo impeto tra blog e linguaggi di programmazione, nella sua stanza prende vita  ben presto una rete sociale globale che rivoluzionerà la comunicazione. In soli sei anni e con 500 milioni di amici, Zuckerberg è il più giovane miliardario della storia...ma l'incredibile successo lo portera' ad una serie di problemi di ogni genere, dal rapporto con gli amici a quello con la legge. Due ore abbondanti che scorrono via come se nulla fosse, gustose come una cena a Buffet dove in cucina lavora la miglior equipe gastronomica del paese. E' un film che segna un'altro punto a favore di questo signore nella lista dei miei registi americani "preferiti", fatto di facce, di amici di amici, di notifiche, bacheche, di solitudine, di nerdaggine estrema, di soldi (veri), di antiemotivita'. Quando si assiste alla scena finale, non si puo' fare a meno di sorridere amaramente pensando a cosa significhi al giorno d'oggi entrare nel mondo della ricchezza sfrenata allontanandosi da quella che e' la vita reale, fatta di affetti, di contatto fisico, di altruismo, di socialita', un messaggio che pero' non e' rivolto solo a chi e' ricco e "geniale" come il protagonista, anzi. Uno dei migliori prodotti dell'anno.Voto : 8.5