Cronache di Toki

Review!


Che Bella Giornata (Gennaro Nunziante, 2011)
“Il ramadan è una cosa esatta , non diventi mai chiatta”. Una delle frasi cantate dal comico protagonista può fungere benissimo da chiave di lettura del nuovo film del comico nazional-popolare Checco Zalone, laureato e musicista cui non manca corteccia celebrale nonostante il personaggio che si è inventato. Rispetto al  pur gradevole "filmetto" Cado Dalle Nubi, questa commedia compie un balzo evolutivo da ogni punto di vista possibile ad eccezione forse del livello di risate distribuite  durante la visione, sostanzialmente pari. Quello che fa piacere constatare in questo film è la lodevolissima capacità  naturale e civile (si, civile) di prendere letteralmente per il sedere il popolo italiano. Ebbene sì, pur non essendo di fronte al nuovo Totò, il modo in cui chiesa, organi di polizia, credenze popolari e disinformazione vengono tratteggiati e sbeffeggiati fa pensare ad un paragone. Tutto verte sul rapporto tra una ragazza musulmana di nome Farah, in italia per progettare un'attentato, e l'agente di sicurezza Checco, un pugliese rozzo, impacciato e culturalmente privo di qualsivoglia conoscenza in una Milano multietnica e fragorosa. Scene strappalacrime come quella del trullo in puglia (vedrete) o nel cameo di Caparezza (costretto a suonare al battesimo di turno per non vedersi sequestrati strumenti e furgoncino) si alternano a momenti di lieve noia ma di generale brillantezza nella scrittura delle gag, con la costante della satira lieve sì (c'e' pur sempre Mediaset di mezzo) ma efficacissima e spassosa. Il film sta incassando l'ira diddio, davvero un successo clamoroso addirittura superiore ad Avatar in quanto a biglietti strappati, onestamente non so se sia un bel segnale dal punto di vista culturale per il mondo del cinema, ma sorvolando su questioni artistiche posso promuovere il film senza timori, aggiungendo però una postilla fondamentale : con una produzione diversa (magari sdoganata da mediaset per cortesia) e un pizzico di cattiveria in più (chiesa e istituzioni tutto sommato ne escono bene) questo ragazzo può davvero diventare il re della commedia del nostro decennio. Spero che non si perda via come tanti fanno dopo l'apertura dello champagne, insomma.Voto : 7