SENSAZIONI

Per scaricare un articolo di un quotidiano bisogna per forza pagare ... uffi!!
Non lo trovo giusto ....
così da un pò cercavo di trovare qualcosa ( tramite google) che parlasse del suddetto articolo .. ma nulla...

Avrei fatto un bel copia/incolla

Sarò succinta: ieri ho assistito ad una rapina a mano armata in un ipermercato.. sito nelle mie zone... SENSAZIONE STRANA : ero con la mamma e la nonna... ero preoccupata maggiormente per la nonna... I rapinatori hanno sparato vari colpi verso le vetrine dei negozi della galleria dell'ipermercato e anche alle telecamere di videosorveglianza ....
Per fortuna tutto è andato bene...

MA SI PUO' ENTRARE IN UN LUOGO DEL GENERE E SPARARE COSì ?

Raggiunta l'isola di sicurezza... c'erano due bimbe terrorizzate... mi si è stretto il cuore vederle piangere... non volevano più uscire... TREMAVANO... povere piccole !!!

Bhe... non voglio annoiarvi oltre...

PS: recatevi in tali posti in orari lontani dalla chiusura delle casse... e state in fila alle casse il meno possibile.....

HO RICEVUTO UN MSG AL MIO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CHE MI INFORMAVA CHE FINALMENTE QUALCUNO AVEVA SCRITTO UN COMMENTO NEL MIO BLOG.... VADO AL BLOG... MA NON LEGGO NULLA....

IL MIO CALNEDARIO E' SEMPRE FERMO ALLA DATA DEL 3 DIC. E COMUNQUE NON RIESCO A VEDERE IL COMMENTO ..... PERCHE' //DEPRESSO ??????????????????????

Una strana sensazione ha accompagnato e caratterizzato il mio risveglio il mattino scorso.
Sogno strano…un film daliniano dal retrogusto triste, pressante, angosciante…

Solo una nota colorata, o meglio un dettaglio che per un po’ ho guardato attraverso un vetrino colorato …

Un sms inviato.. il testo
“ Sono strafelice che sei tornato. Mi sei mancato tanto. Quando ci vediamo?”

Solo dopo mi sono accorta che l’sms l’avevo inviato a FABIO , e LUI non c’è più….

Mi sono svegliata con gli occhi umidi di lacrime, ho controllato la memoria del mio cel nella sessione “sms inviati” … Sembrava tutto così reale..

Per un attimo mi sono illusa di non essere più sola… NON E’ COSI’ … La solitudine permane …. E un altro Natale triste è già pronto sull’uscio, almeno l’anno scorso ho potuto evitare i festeggiamenti … Passai le feste natalizie a lavorare e tornavo a casa ed ero sola e lontana centinaia di chilometri da casa… Quest’anno sto preparando la maschera da indossare…..

Nel sogno una battuta si ripeteva, come il ritornello di una canzone : salivo per delle scale ripidissime, arrivata in cima mi accorgevo di essere al piano più basso dell’edificio…

Ci vorrebbe Freud!

In treno…
In viaggio… ancora una volta …
Avrei voluto essere sola…avrei voluto dedicarmi a me stessa… non udire voci… non percepire presenze…

Finalmente adesso le luci sono spente e tutte dormono… dal corridoio un leggero mormorio di voci… come il ronzio di una mosca… un po’ m’infastidisce… sento la necessità di stare sola…. Non accade da giorni ormai!
Il mio ritorno a casa mi ha privato un po’ degli spazi che dedico quotidianamente a me stessa… sembrerà strano ma ne sento sempre la necessità..
Confrontarmi ogni giorno con il mio Io è un appuntamento fondamentale per me.. riesce a farmi stare bene, a capirmi…..ad aggiungere ogni giorno la virgola mancante ad una frase alle volte troppo lunga senza i corretti respiri sintassici…

E’ trascorso un anno ormai… e il 15 novembre 2005 il mio caro Fabio andò via … Lo seppi solo 10 giorni dopo…

La vita è un vero mistero, il tempo non esiste… le lancette dell’orologio solo una diabolica invenzione per incatenare l’uomo a ritmi prefissati…

(le compagne di viaggio continuano a chiacchierare…. //mmm )

Qualche volta mi è capitato di fissare una clessidra. Adoro la sinuosità e l’armonia delle clessidre: ogni volta mi sono incantata a fissare la polvere scivolare giù…
Minuscoli granellini che slittano e scivolano uno sull’altro…. Granelli lenti, granelli veloci.

Clessidre di dimensioni diverse…. Minuti che sembrano ore… Giorni che sembrano secondi.

Così un anno è trascorso, ma non riesco a percepirne la velocità né la lentezza… ma il passaggio di ogni granellino mi ha graffiata e accarezzata…
Tristezza mista alla dolcezza della malinconia …. Lacrime inveendo contro il vuoto, sorrisi chiudendo gli occhi e ascoltando il mare e ricordando il suono di una parola, la melodia di una risata…

Gioia che a tratti lambisce l’anima come un mare calmo che sfiora dolcemente la riva…. Rabbia che esplode dentro come un’improvvisa onda burrascosa… e devasta…. e lacera….


Anima a brandelli che lotta ogni giorno perché QUALCUNO le ha insegnato che non bisogna mai mollare…

Anima ormai sempre più sola che vorrebbe essere un granellino veloce in un minuscola clessidra … per raggiungere al più presto il granello più prezioso.

Rimango in tema del "non senso"
Alle volte ci si rende conto che nulla ha un senso, forse è giusto che sia così o forse non lo è: è difficile stabilirlo e forse non ha senso neanche rifletterci su...
Alcune cose hanno un senso solo per un determinato periodo e poi smettono di averne.

Mi rendo conto che alle volte tutto può crollare improvvisamente, talmente tanto che ci si rende conto del disastro solo quando ci si ritrova sotto le macerie.. e chissà se vale la pena lottare per uscire o se è megliocontinuare a rimanere lì, sommersi e protetti, protetti? sì! in un certo senso sì, ma è troppo complicato da spiegare, almeno lo è in questo momento.
L'importante alla fine è sorridere e far finta che tutto vada bene.. se ci ripetiamo che ogni cosa è al posto giusto, magari alla fine sarà così.. o forse vivremosolo nell'eterna illusione che l'arcobaleno sia sempre lì, a brillare e a tingere la vita di colori solo per noi.
Qualche sera fa mi sono soffermata ad ascoltare con meticlosa attenzione una canzone dei Tiromancino ( che io trovo meravigliosa).. "iMPARARE DAL VENTO" è il titolo ... le parole ..le seguenti

" vorrei imparare dal vento a respirare
dalla pioggia a cadere
dalla corrente a portare le cose
dove non vogliono andare
ed avere la pazienza delle onde
di andare e venire
..ricominciare a fluire"

Non credo necessiti spiegazioni: ogni termine vibra da sè, emettendo suoni che raccontano in maniera autonoma la storia del mondo, dell'uomo.

Spero di non rimanere così sospesa per troppo tempo...

E intanto in mente risuona

" Torneremo ad avere più tempo
e a camminare
per le strade che abbiamo scelto
che a volte fanno male"

Così tristezza e speranza si fondono ..

Ma ho paura del futuro, non ho nulla di concreto e mi chiedo
RIUSCIRO' MAI A COSTRUIRE QUALCOSA?


Per ora mi fermo qui, sul ciglio di questo precipizio... più tardi capirò meglio se lasciare che il vuoto diventi il mio mondo, oppure proverò a volare, sperando di non cadere.