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Parco Nazionale del vesuvio, uno scempio tra la natura


C'era un posto nel quale la natura mostrava la sua massima espressione, dove l'aria pura non era una chimera e nel quale il cielo era sempre più blu. C'era un posto che vedeva uniti bambini e adulti in giochi di sorrisi e abbracci, un posto che infondeva felicità e amore. C'era un posto che legava realtà e fantasia tra pineta, arbusti e fiori selvaggi. Un parco giochi per i bambini, un ritrovo per gli adulti che chiacchierando spensierati ricordavano i tempi passati o magari che si ritiravano in preghiera tra sacro e natura.C'era un posto.. che ora non c'è più. Quel posto si trovava nel pieno centro della pineta di Terzigno (località Piana Tonda) ed era l'undicesimo percorso dei Sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio. Nel 25 luglio 2005, al termine del convegno Ambiente e Legalità, l'allora Ministro dell'Ambiente e della Tutela del paesaggio, Altero Matteoli, inaugurò l'undicesimo sentiero del Parco Nazionale del Vesuvio: "la Pineta di Terzigno". Un sentiero che vedeva occupata una vasta area di pineta con un percorso pedonale totalmente costruito in legno di 1500 metri, percorribile in 30 minuti ed importante soprattutto perché prevedeva la fruizione da parte di persone affette da disabilità fisiche e motorie. Tale percorso si presentava come una gradevole passeggiata all'interno della pineta mediterranea impiantata su depositi piroclastici con la realizzazione, all'ultimo tratto, del “Giardino dei colori e dei profumi” con diverse specie rappresentative del territorio del Parco del Vesuvio. Un posto delizioso, ideale come punto di ritrovo per i giovani e per rinfrescarsi nelle caldi sere d'estate. Peccato però che che oggi l'undicesimo percorso non esiste più.. sogni infranti, mancati ritrovi e chi si chiede il perché di quello scempio verso l'innocente natura. È dal 2007 che il percorso giace nel più totale abbandono, poiché il comune di Terzigno non ha mai svolto i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel 2004 il Comune di Terzigno stipulò un contratto di comodato d'uso con l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio "con l'obbligo a carico dell'Ente di realizzare gli interventi di recupero della pineta di Piana Tonda". Gli interventi vennero regolarmente realizzati, come riportato nel master in "gestione e difesa del territorio" del Dipartimento di Ingegneria e Agronomia del Territorio della facoltà di Agraria dell'Università Federico II di Napoli, dove vengono evidenziate le tecniche di ingegneria naturalistica messe in campo per il recupero e la valorizzazione dell'area. É dal 2007 però che è iniziato un tira e molla tra Ente Parco, che afferma di non avere disponibilità economiche, e l'amministrazione comunale che chiede che la pineta venga restituita al Comune. Il 15 Febbraio 2011 infine si è giunti alla rescissione unilaterale del contratto da parte del comune di Terzigno. Ormai è tanto che il percorso versa in condizioni degradanti (vedi foto) incendi e mancata cura hanno reso questo percorso totalmente inutilizzabile, l'unico tratto rimasto intatto sembrerebbe quello che gira intorno alla madonnina che permette di passeggiare e ritirarsi in preghiera. Purtroppo questo è quello che accade spesso, troppo spesso, la deturpazione ambientale riduce posti magnifici in dei veri e propri scempi, inoltre la “Pineta di Terzigno”, oltre ad essere un punto di ritrovo per i terzignesi, richiamava l'attenzione anche dei cittadini provenienti da zone limitrofe, favorendo una sorta di turismo ambientale e fornendo benefici al Comune. Noi cittadini ci auguriamo che qualcuno si prenda carico responsabilmente del nostro territorio poiché anch'esso fa parte della nostra vita, della storia di ognuno di noi.