Creato da GiusyCoty86 il 25/04/2014
L'Italia tra giornalismo, realtà e finzione..

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..HO

Post n°8 pubblicato il 18 Maggio 2014 da GiusyCoty86

Ho rincorso sogni conservati in un cassetto.


Ho letto favole immaginandone una vita.


Ho immaginato una vita che non ho potuto avere.


Ho osservato le felicità altrui facendola mia..

 
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MAI..

Post n°7 pubblicato il 04 Maggio 2014 da GiusyCoty86
 

Siamo stanchi di arrivi senza traguardi,

stanchi di amici complici della falsità,

stanchi di un futuro che non ha passato.

Siamo anime vaganti in cerca di un identità soppressa,

incatenati dall'indifferenza.

Siamo grida senza voce e

il futuro senza memoria.

Siamo uragani senza vento e

 uccellini senza ali

né cielo.

Siamo quello che non potremmo essere mai.

 
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1° Maggio a Terzigno, è festa sul campo.

Post n°6 pubblicato il 01 Maggio 2014 da GiusyCoty86
 

Le previsioni meteo non lasciavano sperare nulla di buono «Temporali sul sud Italia almeno fino a fine settimana» ed in effetti la notte scorsa non ci ha fatto pensare ad una previsione diversa. Per fortuna dopo i tentennamenti mattinieri il sole si è alzato alto e il vento ha spazzato via le nuvole lasciando spazio ad una splendida giornata primaverile che ha permesso ai terzignesi di godersi il sole sulla pineta. Per tale giornata inoltre l'Associazione Carnevale Terzignese ha organizzato una giornata interamente dedicata alle famiglie non a caso dal titolo “Famiglie in festa”. Il presidente dell’associazione, Vincenzo Ranieri, ha voluto per tale occasione lanciare un messaggio ai giovani: vivere la famiglia come valore inestimabile e intramontabile, in simbiosi con la natura. Una giornata in festa e allegria quindi iniziata per i bambini, con animazione, gonfiabili nonché un percorso con cavalli, pony e lezioni d’inglese. Nel primo pomeriggio invece il tutto si è animato con musica e tammorre (video). Un parco di solito vuoto e desolato è divenuto affollato e pieno di vita: risa di bambini e ragazzi divertiti, famiglie gioiose che in tale giornata ne hanno approfittato per fare un picnic tra il verde e la natura e magari accompagnati dal loro amico a quattro zampe. Ecco, è in queste circostanze che Terzigno diventa il nostro Paese, una cittadina piena di vita e voglia di divertimento in sinergia con la natura.

 
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Cosa manca a Terzigno? La risposta arriva dal web

Post n°5 pubblicato il 30 Aprile 2014 da GiusyCoty86
 
Foto di GiusyCoty86

Da un indagine condotta su facebook emerge la difficoltà dei terzignesi a rapportarsi completamente al proprio paese. Dal noto social network è emersa la totale sfiducia dei cittadini nei confronti delle amministrazioni nonché lo sconforto nell'impossibilità di veder realizzate le opere pubbliche che mancano al paese.

La domanda che ha suscitato non pochi sconforti è stata: “Cosa manca a Terzigno per essere definito un Paese a tutti gli effetti?”

Molte e varie le risposte, si è passati da una biblioteca comunale multimediale al ripristino del vecchio campo da calcio. C'è chi ha pensato ai bambini indicando un'area giochi ed una sanitaria attrezzata e chi ai ragazzi proponendo un'enoteca pubblica e un cinema (pensando al tempo che fu).

Molte altre le idee: la creazione di aree attrezzate naturali, di un centro di riciclo, la costruzione del nuovo Liceo Scientifico (con progetto già esistente), di un polo museale multimediale, di uno stadio aperto alla cittadinanza, di una piscina pubblica, l'ideazione di un parco geo-archeologico naturalistico, di un centro per la musica, di strutture ricettive e di centri di accoglienza per i visitatori del parco. Disponiamo in effetti di un ampia area paesaggistica che fornirebbe a Terzigno non poche risorse nonché sarebbe attrattiva turistica per i paesi limitrofi e non solo, ma purtroppo possiamo solo fantasticare finché ci sarà un amministrazione incapace di gestire al meglio le risorse disponibili. Infatti, l'ultima trovata del Comune è stata la famosa casa dell'acqua, un impianto (che già Poggiomarino, Boscoreale e altri paesi posseggono) che eroga acqua naturale e frizzante. Salta qui all'occhio la fitilità del Comune, non che l'impianto non sia necessario, ma sono ben altre le necessità e le emergenze del nostro paese. A partire dal manto stradale dissestato e pieno di buche, sembra quasi un puzzle con i pezzi incastonati in maniera errata. Per non parlare della rete idrica che con le sue perdite impone ai cittadini il pagamento di multe salate, il tutto per la non prontezza del comune nell'intervenire in maniera repentina. E quindi è pur comprensibile la sfiducia che i cittadini nutrono nelle amministrazioni sottolineando che a Terzigno manca un "Amministrazione competente" che abbia la volontà e l'impegno di far crescere la qualità di vita del popolo votante! Manca la voglia di attivarsi per il sociale più che per arricchirsi. E purtroppo, finché mancherà questo si potrà solo fantasticare sul futuro del nostro paese.

 
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Parco Nazionale del vesuvio, uno scempio tra la natura

Post n°4 pubblicato il 28 Aprile 2014 da GiusyCoty86
 

C'era un posto nel quale la natura mostrava la sua massima espressione, dove l'aria pura non era una chimera e nel quale il cielo era sempre più blu. C'era un posto che vedeva uniti bambini e adulti in giochi di sorrisi e abbracci, un posto che infondeva felicità e amore. C'era un posto che legava realtà e fantasia tra pineta, arbusti e fiori selvaggi. Un parco giochi per i bambini, un ritrovo per gli adulti che chiacchierando spensierati ricordavano i tempi passati o magari che si ritiravano in preghiera tra sacro e natura.

C'era un posto.. che ora non c'è più. Quel posto si trovava nel pieno centro della pineta di Terzigno (località Piana Tonda) ed era l'undicesimo percorso dei Sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio. Nel 25 luglio 2005, al termine del convegno Ambiente e Legalità, l'allora Ministro dell'Ambiente e della Tutela del paesaggio, Altero Matteoli, inaugurò l'undicesimo sentiero del Parco Nazionale del Vesuvio: "la Pineta di Terzigno". Un sentiero che vedeva occupata una vasta area di pineta con un percorso pedonale totalmente costruito in legno di 1500 metri, percorribile in 30 minuti ed importante soprattutto perché prevedeva la fruizione da parte di persone affette da disabilità fisiche e motorie. Tale percorso si presentava come una gradevole passeggiata all'interno della pineta mediterranea impiantata su depositi piroclastici con la realizzazione, all'ultimo tratto, del “Giardino dei colori e dei profumi” con diverse specie rappresentative del territorio del Parco del Vesuvio. Un posto delizioso, ideale come punto di ritrovo per i giovani e per rinfrescarsi nelle caldi sere d'estate. Peccato però che che oggi l'undicesimo percorso non esiste più.. sogni infranti, mancati ritrovi e chi si chiede il perché di quello scempio verso l'innocente natura. È dal 2007 che il percorso giace nel più totale abbandono, poiché il comune di Terzigno non ha mai svolto i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel 2004 il Comune di Terzigno stipulò un contratto di comodato d'uso con l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio "con l'obbligo a carico dell'Ente di realizzare gli interventi di recupero della pineta di Piana Tonda". Gli interventi vennero regolarmente realizzati, come riportato nel master in "gestione e difesa del territorio" del Dipartimento di Ingegneria e Agronomia del Territorio della facoltà di Agraria dell'Università Federico II di Napoli, dove vengono evidenziate le tecniche di ingegneria naturalistica messe in campo per il recupero e la valorizzazione dell'area. É dal 2007 però che è iniziato un tira e molla tra Ente Parco, che afferma di non avere disponibilità economiche, e l'amministrazione comunale che chiede che la pineta venga restituita al Comune. Il 15 Febbraio 2011 infine si è giunti alla rescissione unilaterale del contratto da parte del comune di Terzigno. Ormai è tanto che il percorso versa in condizioni degradanti (vedi foto) incendi e mancata cura hanno reso questo percorso totalmente inutilizzabile, l'unico tratto rimasto intatto sembrerebbe quello che gira intorno alla madonnina che permette di passeggiare e ritirarsi in preghiera. Purtroppo questo è quello che accade spesso, troppo spesso, la deturpazione ambientale riduce posti magnifici in dei veri e propri scempi, inoltre la “Pineta di Terzigno”, oltre ad essere un punto di ritrovo per i terzignesi, richiamava l'attenzione anche dei cittadini provenienti da zone limitrofe, favorendo una sorta di turismo ambientale e fornendo benefici al Comune. Noi cittadini ci auguriamo che qualcuno si prenda carico responsabilmente del nostro territorio poiché anch'esso fa parte della nostra vita, della storia di ognuno di noi. 

 

 
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