Creato da gatto.1983 il 30/05/2010
La vera storia degli Angeli di Facebook e di Ivo Bicocchi

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« GLI ANGELI DI FACEBOOK-F...Nuovo clone di Ivo Bicocchi »

GLI ANGELI DI FACEBOOK-FACEBOOK ANGEL'S Parte V

Post n°5 pubblicato il 30 Maggio 2010 da gatto.1983

Già da questa disamina ci rendiamo conto di trovarci di fronte a un grafomane elettronico, uno zero assoluto in servizio permanente effettivo, un niente nella vita che si illude di esistere solo perché, anziché i cessi della stazione, imbratta il muro virtuale di facebook. Ma i fatti sono, se possibile, ancora più gravi.

Se vi ritrovate, per vostra disgrazia ad avere bisogno di aiuto, e pensate di risolvere qualcosa rivolgendovi a questo cialtrone, vi sentirete rispondere di inviare la documentazione richiesta, quella che abbiamo esaminato all’inizio della nostra storia, al numero di fax 0185-1835447, che appartiene ad un bar di Lavagna, in quel di Genova, dove il nostro esimio filantropo è uso passar le sue giornate giocando a carte.

No, non è io speriamo che me la cavo, ragazzi, è la triste verità. Voi mandate dei documenti riservati a un bar. E cosa importa che uno della claque di Bicocchi, tale Fabio Sgura, se ne esca con questa affermazione

"I documenti di molti dei casi trattati da questo gruppo ci giungono tramite quel numero di fax, sono sempre arrivati e sono sempre arrivati nelle mani di Ivo. La riservatezza dei dati personali, al di là di quelli necessari per le richieste di aiuto, sono sempre stati trattati col massimo rispetto".

Possono essere trattati come vi pare, sempre un bar si tratta, una distrazione del barista, un colpo di vento, e i fogli finiscono per terra, fuori della finestra, sotto gli occhi di una persona sbagliata, magari solo pettegola… e poi, diamine, che razza di organizzazione filantropica è questa, che tiene bottega dentro un'osteria?

Per stasera ci fermiamo qui. Ma torneremo presto con altri particolari su casi realmente accaduti, persone che avevano bisogno di aiuto e l’aiuto gli è stato rifiutato, altre cui è stato dato solo per poter dire, sull’wall della pia organizzazione, che erano dei morti di fame che telefonavano alle sei del mattino piangendo di non avere nemmeno i soldi per comprare il latte (ed è falso, ci hanno assicurato).

 
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