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Un blog creato da giramondox il 26/09/2007

La famiglia globale

è un invito per tutti quelli che sono sparpagliati nel mondo, ma anche per quei pochi che sono rimasti.............. ....................................................... Che tu sia in America, in Spagna, in Germania, a Roma, in Francia, a Torino ......o si rimaste cca', vieni a far parte della nostra famiglia globale.......... raccontaci di te, mandaci foto o commenti e saremo tutti in allegra compagnia nel villaggio globale .....

 
 

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IL GRANDE MASSIMO E I PROBLEMI DI NAPOLI

 

 

Come difendersi da Facebook...

Post n°281 pubblicato il 14 Novembre 2008 da giramondox
 

Dal magazine del corriere della sera (Marta Serafini)

La privacy? Sul sito più trendy del momento è impossibile garantirla. Non resta che seguire alcune regole

Un bel mondo. Virtuale, semplice, complicato, divertente, pericoloso. Che tiene attaccati 110 milioni di utenti, oltre due milioni in Italia. Che ci fa tornare a casa la sera davanti al computer, solo per spiare le vite altrui. È Facebook, il social network fondato nel 2004 dallo studente di Harvard Mark Zuckerberg che in origine lo concepì come circolo esclusivo per tenersi in contatto con i compagni di college, scambiarsi dispense e appunti. Poi Zuckerberg ha capito: il “fenomeno” doveva divenire business. Ed eccolo Fb (acronimo per gli aficionados), una megalopoli da 300 milioni di dollari, aperto a tutti, gratis. Ma il prezzo da pagare è un altro. La propria privacy. Iscriversi è un attimo: mail, password, nome (vero o finto che sia), sesso (è obbligatorio). A scelta: il numero di cellulare, la data di nascita, le scuole frequentate, le preferenze musicali, politiche e religiose. Il numero di carta di credito. Poi si caricano le istantanee del matrimonio, delle vacanze, si “taggano” (nominano) gli amici sulle foto altrui, si commenta. E, non da ultimo, su Facebook c’è anche chi aggiunge le immagini di figli e di nipoti.

Un piatto troppo ricco anche per truffatori, ladri di identità, pedofili alla ricerca di immagini da scaricare e teenager da adescare. Incominciamo dai pedofili: «Certo, è possibile che un malintenzionato possa scaricare materiale, ma è difficile poiché il rapporto è mediato dal genitore, dal fratello, dallo zio che hanno caricato la foto. La pedofilia su Facebook è un fenomeno sporadico», tranquillizza Umberto Rapetto, colonnello del Gat, il nucleo anti frodi telematiche della Guardia di Finanza. Tuttavia i minori possono iscriversi senza problema. «Il furto di identità è invece molto più facile: nei social network come Facebook, MySpace, Linkedin milioni di persone consegnano a un universo di interlocutori sconosciuti la propria radiografia anagrafica. Chiunque può appropriarsi della vita di chiunque ». Casi ce ne sono già stati, con relative denunce (è successo in Gran Bretagna). È la teoria della finestra rotta, formulata dal giallista americano Jeffrey Deaver, secondo il quale sarebbero state create società con il solo scopo di immagazzinare i dati di milioni di persone per poi rivenderli. Leggende metropolitane? Come ogni mondo che si rispetti Facebook ha le sue. Spiega Rapetto: «Secondo i complottisti sarebbe un programma della Cia. Una maschera dietro la quale si cela l’Information Awareness Office (Iao), varato a ridosso dell’11 settembre».

Una volta creato il profilo vanno impostati i livelli di sicurezza. L’utente deve scegliere chi può vedere le sue foto (solo gli amici, o tutto il resto del “mondo”?), chi può leggere il suo status (solo chi è in connessione o anche gli amici degli amici?). Non è abbastanza per mettersi al riparo. «A leggere l’homepage di Facebook si scoprono due cose terribili», dice Rapetto. «“Non possiamo garantirti che i contenuti che invii al sito non siano visualizzati da persone non autorizzate” e poi un comodo (e altrettanto illegale) “non siamo responsabili di elusioni delle misure di sicurezza del sito o delle impostazioni della privacy”». E se il Garante sta tentando di disciplinare i siti di social network «controllare un mondo anarchico è impossibile, i server ricadono sotto legislazioni straniere fuori dall’orbita giurisdizionale italiana. Sarebbe possibile controllare il network solo se fosse “cittadino” italiano a tutti gli effetti», afferma il colonnello. Per difendersi la regola è: «Stare fermi il più possibile e non proporre più di quanto ci viene chiesto». Ma spesso i filtri saltano: il motore non regge. Così, pure chi non è amico può mettere il naso nei tuoi affari.

Un dilemma, esserci o non esserci? Sociologi, psicologi ed economisti si sono già espressi. «Facebook rende soli», ha detto Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico). «Facebook non disturba il lavoro», tranquillizza una ricerca inglese. «Facebook ha bisogno di fondi perché spende oltre un milione di dollari al mese solo in energia elettrica», dice TechCrunch, il blog creato da Michael Arrington e dedicato alle segnalazioni sul Web 2.0. «E Facebook, non essendo una compagnia fondata con lo scopo di fare soldi, morirà». Già, morirà. Ma uscirne è difficile. In gergo si dice suicidarsi. Si compila un modulo spiegandone le ragioni. Le opzioni vanno da “Facebook sta creando problemi alla mia vita sociale”, fino a “si tratta di uno stato temporaneo. Tornerò”. Il profilo resta ad memoriam, coperto di grigio come una tomba, e i dati, attenzione, rimangono nel sistema.

Negli Usa molti utenti hanno già smesso. Così, proprio nel momento in cui Facebook raggiungeva l’apice, ha iniziato a soffrire. Come una bolla speculativa da subprime. Gli iscritti hanno capito. E si sono suicidati in massa.

 
 
 

La gaffe del nostro premier

Post n°280 pubblicato il 07 Novembre 2008 da giramondox
 

 
 
 

FACCIAMO GLI AUGURI AL MAGLIARO

Post n°279 pubblicato il 02 Novembre 2008 da giramondox
 
Tag: Auguri
Foto di giramondox

Nel giorno della commemorazione dei defunti.................ci fu un inno alla VITA..e nacque il magliaro!!!

Oggi che compie 29 (come i co.....i)  anni facciamogli i nostri auguri!

       

 
 
 

Sabina Guzzanti ad Annozero

Post n°278 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da giramondox

 
 
 

Scusate il ritardo..............vi invito a bere un CYNAR

Post n°277 pubblicato il 11 Ottobre 2008 da giramondox
 
Foto di giramondox

Parafrasando un film del nostro caro Massimo, ritorno a Voi, che neanche più per caso passate da queste parti.

Eppure di novità da raccontare ne avete, eccome!!

C'è chi ha trascorso l'estate al mare, chi all'estero, c'è chi ha battezzato la prole, chi è rientrata dalla Francia, chi aspetta il bebè, chi ha avuto ospiti, chi è stato ospitato....e chi fa i corsi full immersion per diventare regista di matrimonio.

Insomma ci lasciamo talmente soffocare dai nostri impegni, da non avere nemmeno un attimo per raccontarci e relazionarci attraverso il blog.

Eppure potrebbe essere un'ottima terapia contro il LOGORIO DELLA VITA MODERNA, come bere un cynar!!!!!

 
 
 
 

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