Magna Magna

L'abbraccio


Artista:Egon Schiele(1890-1918)Materiale e dimensioni:Olio su tela,100x70 cmCollocazione:Osterreichische Galerie,ViennaData:1917L'autore è il più giovane dei rappresentanti di quelle vicende artistiche che si sviluppano nella Vienna della Seccessione(gli altri artisti sono Klimt,Kubin e Kokoschka)e che portano l'arte della capitale degli imperi centrali dal clima simbolista all'Espressionismo.Egli sembra essere da un lato il continuatore di Gustav Klimt,dall'altro l'anticipatore dell'Espressionismo che in Germania aveva già fatto la sua comparsa con il Brucke di Dresda. Egli si allontana notevolmente dall'arte del maestro della Seccessione viennese per il suo tratto secco e per l'angolosità del segno.Un coerente sviluppo artistico lo si può riscontrare già nel 1910 e viene interrotto solo dalla sua prematura morte.I molti autoritratti e i nudi di un esasperato erotismo ci permettono subito di capire che egli si discosta dall'eleganza dei maestri della Seccessione Viennese.(Tratto Dal libro "Arte nel Tempo"Vol.3-Tono II,Edito da Bompiani)Egli raffigura la fisicità del corpo attraverso un'aggressiva distorsione figurativa,in questo modo la sessualità diventa ossessione erotica che,accanto al tema della solitudine angosciosa ed inquieta,assume un'altissima tensione emotiva.Lo spazio diviene nella sua arte una sorta di vuoto che sta a simboleggiare la tragica dimensione esistenziale dell'uomo,in continuo bilico tra vita e morte.Utiliza la sua linea tagliente e incisiva per esprimere la sua angoscia e per mostrare impietosamente il drammatico disfacomento fisico e morale.Il colore acquista un valore autonomo,non naturalistico.La spiccata natura dei suoi dipinti e la sua morte prematura lo pongono come l'epitome dell'immagine dell'artista incompreso,la stereotipica raffigurazione di un artista frustrato ed alienato da una società percepita come bigotta e ignorante.(Tratto da Wikipedia)L'opera in questione è l'esempio della sua arte che anche negli autoritratti arriva ad un eccezionale grado di spigolosità,quasi a essere una smorfia facciale dell'artista piuttosto che un autoritratto.Qui vediamo la trattazione di un soggetto dalla forte carica erotica che al contempo esprime tutta la passionalità del casto gesto che Schiele ha voluto raffigurare. L'eccessiva veemenza dei tratti e dei colori ci rende ancora più esplicita la personalità contrastata dell'artista.Ne L'abbraccio troviamo una espressività dei corpi che esplica in maniera rigorosamente formale e coloristica tutta l'angoscia che piagava l'animo dell'artista austriaco.Le due figure sono raffigurate con una fisicità estremamente essenziale nei tratti e molto scarna nella rappresentazione della muscolatura.Esse non mostrano i loro volti che si nascondono all'occhio dell'osservatore quasi a voler trattenere il breve istante di tenerezza in cui si dischiude l'abbraccio.Lo sfondo è composto da una  sorta di giaciglio in cui sembrano essere rannicchiati i corpi come una sorta di nido che li protegge dal mondo esterno.Il lenzuolo bianco,al pari delle due figure,è reso con la stessa nervosa spigolosità dei tratti che caratterizza un pò tutta l'opera di Schiele.