Magna Magna

Donna allo specchio


Artista:Eugenio Orciani(Palermo 1951)Materiale e Dimensione:Olio e Tempera su tela,175x150 cmCollocazione:Data:2000(Opera segnalatami da PallaPalla)L'immagine raffigura una giovane donna avvolta nel buio di una stanza scialba e quasi impercettibile.Sono pochi gli elementi spaziali che lasciano intravedere il luogo in cui si trova,essi danno il senso di un luogo chiuso ma non ne identificano la natura(stanza da letto,toilette o altro..).Unico elemento che traspare dall'oscurità,fatto salvo per la figura principale,è lo specchio con il suo sostegno.Il livore dato dall'oscurità all'incarnato della pelle fa si che la figura risalti in maniera abbastanza netta rispetto allo sfondo,anche se la luce proveniente da destra lascia un pò in penombra i lineamenti del viso e le ginocchia che sembrano scemare nell'oscurità.Il drappo scuro con cui la figura si copre sembra essere un continuo con l'ambiente circostante quasi che per nascondere le sue nudità utilizzi il buio che la circonda.Lo specchio non riflette nulla di ben delineato ma solo una vaga ombra scura che lascia intendere solo parzialmente ciò che vi si specchia.La figura volge lo sguardo verso gli spettatori quasi a voler comunicare loro i suoi sentimenti e stati d'animo.LA composizione resa con colori cupi e ombrosi lascia percepire a chi la osserva sensazioni forti di malinconia e tristezza,e la nudità dellla protagonista può essere vista quasi come un suo volersi mettere a nudo(in senso psicologico) per comunicare in maniera più incisiva il senso di dolore che traspare da più elementi dell'immagine(lo sguardo fisso e leggermente malinconico,l'assenza di sorriso e di una espressione lieta sui lineamenti del viso,il gelo del buio che la circonda,il senso di abbandono del braccio destro...).LA figura potrebbe essere,secondo me,una prostituta che si sente avvilita dal suo mestiere e volge il capo per non vedersi riflessa nello specchio piuttosto che una donna sopraffattta da qualcosa che ne turba la tranquillità.Espressione forte e contrastante dell'inconcsio della donna.