Nel 1984 l'unica manifestazione internazionale, di carattere non ufficiale, era costituita dall'incontro annuale Cina - Giappone, articolata in sette giornate di gara in cui si affrontavano otto giocatori per parte.Verso la fine dell'anno, sponsorizzata dalla NEC, ebbe inizio una nuova sfida Cina - Giappone che inizialmente non ebbe grande risonanza. Due squadre composte da otto giocatori si affrontarono con il sistema paramasu: chi vince continua a giocare, che perde è eliminato. Il Giappone appariva nettamente favorito e schierò una squadra di notevole forza, della quale peraltro non facevano parte Cho Chikun, Takemiya Masaki, Rin Kaiho e Otake Hideo.I capitani delle due squadre, destinati almeno in teoria a disputare l'ultimo incontro, erano Fujisawa Shuko e Nie Weiping (che in effetti si incontrarono nella partita decisiva, svoltasi a novembre 1985)La prima partita vide il giovane Yoda Norimoto prevalere su Wang Jianhong, come da pronostico. Sembrava l'inizio di una passeggiata per il team giapponese, ma sin dalla seconda partita le cose presero una piega inaspettata.Il cinese Jiang Zhujiu sconfisse non soltanto Yoda, ma anche Kobayashi Satoru ed il 1984 si concluse con la Cina in vantaggio per 2-1.La gara riprese nel febbraio 1985 e Jiang ottenne altre 3 vittorie, battendo Awaji Shuzo, Kataoka Satoshi ed Ishida Akira, portando la Cina in vantaggio per 5-1 e lasciando il Giappone con tre soli giocatori in gara.Ci pensò Kobayashi Koichi (che dai cinesi veniva denominato "il diavolo", perchè ancora imbattuto contro di loro in oltre 20 partite disputate) a mutare il corso della gara, con sei vitorie consecutive: Jiang Zhujiu, Shao Zhenzhong, Qian Yuping, Cao Dayuan, Liu Xiaoguang e Ma Xiaochun. Per la Cina restava in gara soltanto Nie Weiping, mentre il Giappone, in vantaggio per 7-5, poteva contare ancora su Kobayashi, Kato Masao e Fujisawa Shuko.A questo punto si verificò l'imprevedibile: Nie vinse le tre partite e portò la Cina al successo per 8-7. Come dimostrarono gli anni successivi, la vittoria cinese segnò un profondo mutamento nei rapporti di forza tra le due nazioni.Le partite in formato sgf si trovano nella pagina del sito connesso a questo blog.
Il 1° Supergo 1984-1985
Nel 1984 l'unica manifestazione internazionale, di carattere non ufficiale, era costituita dall'incontro annuale Cina - Giappone, articolata in sette giornate di gara in cui si affrontavano otto giocatori per parte.Verso la fine dell'anno, sponsorizzata dalla NEC, ebbe inizio una nuova sfida Cina - Giappone che inizialmente non ebbe grande risonanza. Due squadre composte da otto giocatori si affrontarono con il sistema paramasu: chi vince continua a giocare, che perde è eliminato. Il Giappone appariva nettamente favorito e schierò una squadra di notevole forza, della quale peraltro non facevano parte Cho Chikun, Takemiya Masaki, Rin Kaiho e Otake Hideo.I capitani delle due squadre, destinati almeno in teoria a disputare l'ultimo incontro, erano Fujisawa Shuko e Nie Weiping (che in effetti si incontrarono nella partita decisiva, svoltasi a novembre 1985)La prima partita vide il giovane Yoda Norimoto prevalere su Wang Jianhong, come da pronostico. Sembrava l'inizio di una passeggiata per il team giapponese, ma sin dalla seconda partita le cose presero una piega inaspettata.Il cinese Jiang Zhujiu sconfisse non soltanto Yoda, ma anche Kobayashi Satoru ed il 1984 si concluse con la Cina in vantaggio per 2-1.La gara riprese nel febbraio 1985 e Jiang ottenne altre 3 vittorie, battendo Awaji Shuzo, Kataoka Satoshi ed Ishida Akira, portando la Cina in vantaggio per 5-1 e lasciando il Giappone con tre soli giocatori in gara.Ci pensò Kobayashi Koichi (che dai cinesi veniva denominato "il diavolo", perchè ancora imbattuto contro di loro in oltre 20 partite disputate) a mutare il corso della gara, con sei vitorie consecutive: Jiang Zhujiu, Shao Zhenzhong, Qian Yuping, Cao Dayuan, Liu Xiaoguang e Ma Xiaochun. Per la Cina restava in gara soltanto Nie Weiping, mentre il Giappone, in vantaggio per 7-5, poteva contare ancora su Kobayashi, Kato Masao e Fujisawa Shuko.A questo punto si verificò l'imprevedibile: Nie vinse le tre partite e portò la Cina al successo per 8-7. Come dimostrarono gli anni successivi, la vittoria cinese segnò un profondo mutamento nei rapporti di forza tra le due nazioni.Le partite in formato sgf si trovano nella pagina del sito connesso a questo blog.