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Marta portami via
dalla libertà che non è sempre poesia
dalle stelle di stagnola e dalle lenzuola
di carta vetrata dell'ultima fata
Marta portami via
dentro la tua pelle
ci sto bene sei mia
dentro la tua vita
fammi posto ti amo
non sono invadente
ci stiamo
Marta portami via
non lasciarmi al fumo fitto di un'osteria
alle mie serate di poeta e di baro alle carte
stregate, al vino amaro
Marta
non sa di pane la poesia fra i denti
Marta
le stelle di stagnola son taglienti
Marta
di tenerezza non si può morire
Marta questa è l'ora di impazzire
Marta mangia la foglia
solo quando ha troppo freddo
un uomo si spoglia
solo quando dentro qualche cosa si è rotto
ti accorgi che ha un cuore anche un uomo da letto
Marta legami agli occhi
uno sguardo chiaro sui miei vizi barocchi
la tua tenerezza nella tana di un lupo
si puo' cominciare da capo
Marta portami via
dentro la tua pelle
ci sto bene sei mia
dentro la tua vita
fammi posto, ci stiamo
dai un calcio alla porta
ti amo
Marta
non sa di pane la poesia fra i denti
Marta
le stelle di stagnola son taglienti
Marta
di tenerezza non si può morire
Marta questa è l'ora di impazzire
Marta
non sa di pane la poesia fra i denti
Marta
le stelle di stagnola son taglienti
Marta
di tenerezza non si può morire
Marta questa è l'ora di impazzire
e adesso
Marta portami via
non lasciarmi al fumo fitto di un'osteria
alle mie serate di poeta e di baro alle carte
stregate, al vino amaro
Marta portami via
dentro la tua pelle
ci sto bene sei mia
dentro la tua vita
fammi posto, ci stiamo
dai un calcio alla porta
ti amo
*si ringrazia il sito www.tacto.jp per l'immagine
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