The Good Wife

L'importanza della lingua


Stamattina cominciare la giornata è stata dura, e non per la pressione bassa. Quando è suonata la radiosveglia, insieme alle canzoni ho ascoltato come ogni mattina il giornale radio, e per potermi alzare ho dovuto raccattare da terra, insieme alle pantofole, anche la mia autostima.Il Maniaco delle Telefonate in Diretta ha colpito ancora: ieri sera, tra un insulto e l’altro all’indirizzo di Gad Lerner (che per lo stupore e la rabbia ha arrotolato ulteriormente il gomitolo delle sue erre), ha trovato il tempo per decantare le doti della signora Minetti. È lì che ho capito di essere una nullità.Chi potrà più definirmi Wonderwife, quando uno dei requisiti di eccezionalità è essere di madrelingua inglese?Avevo ottimi voti nella materia, e sul lavoro e all’estero me la cavo più che bene, ma la madrelingua è irraggiungibile.Ho pensato di emigrare a Londra fra un paio d’ore e viverci per i prossimi trent’anni. Ma ne vale la pena? Essendo fin da ora fuori dalla fascia di età presa in considerazione dal Fottitore Lampo, figuriamoci se potrà trovarmi eccezionale e degna di carriera politica quando sarò ultraottantenne. Lui sarà ancora vivo, perché è l’Unto del Signore e del Popolo, e perché la percentuale di silicone, botulino e materiali elevatori presenti nel suo corpo supererà di gran lunga quella dell’acqua. Mentre io sarò una vecchia decrepita, che secoli prima qualcuno avrebbe potuto definire un donnino da prendere in considerazione, se non fosse stato per via della lingua.Eh, sì… la lingua è importante! E lo dice uno che se ne intende.Però, mi sorge un dubbio, qualcuno ha spiegato a Membrolo che essere di madrelingua inglese non significa rispondere “oh, yes” se ti chiedono un blowjob?