IL RISVEGLIO

Il Divino in noi


Un paese senza soleEra il mese di marzo, la primavera stava per arrivare, ma faceva ancora freddo, sembrava che l'inverno non volesse finire mai.Anche quel giorno gli abitanti di un piccolo paese si svegliarono senza sole. Il cielo era grigio da molti giorni, un po' nevicava e un po' pioveva.Le massaie non potevano asciugare il bucato al sole, gli uomini non potevano seminare i loro orti, i bambini non potevano giocare all'aria aperta e tutti erano di cattivo umore.Era come vedere ogni giorno una foto in bianco e nero. Giornate sempre grige e persone sempre più scontente.Quella mattina era giorno di mercato, ma in giro non c'era molta gente. Le donne erano uscite per fare la spesa settimanale; alcune di loro erano impacciate perché, oltre alle borse della spesa avevano anche l'ombrello e si affrettavano a tornare a casa per paura che venisse a piovere.In un angolo della piazza, però, un gruppetto di donne si era fermato per fare le solite due chiacchiere, ma tutte quante si lamentavano perché il sole non si vedeva da oltre una settimana. Ormai era diventato l'argomento principale e non si parlava d'altro.Una donna che passava li vicino, sentendo le lamentele, intervenne dicendo: -Guardate il cielo, non vedete che oggi è più chiaro di ieri? Secondo me nel pomeriggio vedremo il sole. Rallegriamoci per la pioggia e la neve caduta in questi giorni, perché quest'estate non mancherà più l'acqua! - Il gruppo smise di borbottare e di lamentarsi e iniziarono a vedere le cose sotto un altro aspetto. Tutte furono d'accordo nel confermare che in effetti il cielo era meno grigio, l'acqua sarebbe stata utile in estate. Molte donne erano contadine e si rammentarono che la pioggia avrebbe fatto bene al raccolto e ammorbidito la terra, che le piante avrebbero dato frutti migliori e il sole non avrebbe tardato a mostrarsi, così nel gruppo tornò la fiducia e l'allegria.E così fu. Infatti, nell'ora di pranzo, un lieve venticello spostò le nuvole lasciando intravvedere ampi spazzi azzurri. Il cielo sembrava pieno di pecorelle dal manto bianco e il sole faceva capolino qua e la, colorando la giornata. L'erbetta aveva ritrovato il suo colore verde, le pratoline dai petali screziati di rosa si erano aperte per sorridere al sole, tra i rovi facevano capolino le primule e le timide violette. Anche le persone e le cose avevano ripreso il loro colore e pure gli uccellini erano tornati a volare e a cinguettare. Con l'arrivo del sole tutte le persone erano più contente.Nessuna di loro immaginava di aver appena sperimentato la legge dell'attrazione, secondo la quale, ogni pensiero positivo, desiderato con forza e amore, si manifesta realmente.Morale della favola: non fate mai pensieri negativi, perché anche quelli si manifestano realmente, prima o poi.Gracy
 
"La primavera" di Sandro Botticelli