IL RISVEGLIO

PARAMHANSA YOGANANDA


Sto leggendo un libro magnifico. In genere tutti i libri che leggo sono magnifici e mi regalano qualcosa, altrimenti non li leggerei. Ma come tutte le cose belle e interessanti, vanno approfondite, così mi ripropongo di rileggere alcuni libri che hanno suscitato maggiormente il mio interesse, con il solo scopo di capirli meglio e di cogliere qualche particolare che mi era sfuggito.Quando vado al centro commerciale per fare la spesa, lascio il carrello e devio nel reparto libreria. Anche se non è fornitissima, riesco sempre a trovare un libro che mi interessa.Stavo pensando di leggere qualcosa sui guru indiani, su questi personaggi mistici che riescono a stare nella beatitudine del cosmo al contatto diretto del Divino Creatore e la cui vita non ha nulla di meno Divino di quella vissuta da Gesù. Infatti egli disse: “In verità vi dico, chi crede in me compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi.....” (Giovanni 14,12). Guarda caso, in una delle mie visite al reparto libri, mi è capitata tra le mani la nuova edizione di “Autobiografia di uno Yogi” di Paramhansa Yogananda. Grandioso, lo compro!!! Ho iniziato a leggerlo, è un libro di 469 pagine che mi rapisce totalmente, perché questo santo, devoto alla cultura indiana, era un seguace di Gesù Cristo e quindi dei suoi insegnamenti. Egli non professava una religione, ma ha passato la sua vita a cercare Dio, diventando monaco sotto la guida del suo guru, Sri Yukteswar che fu allievo di Lahiri Mahasaya. […...] Yogananda fondò delle scuole in India i cui insegnamenti si basavano sul Krjia Yoga ed esportò la sua conoscenza mistica in America. Qui in Italia, nel 1968 ad Assisi, Swami Kriyananda (discepolo di Paramhansa Yogananda) fonda la comunità spirituale che divulga gli insegnamenti del suo Maestro.Da tenere presente che Paramhansa Yogananda nasce nel 1893 e lascia il corpo nel 1952. Per tre settimane, prima che il feretro venisse chiuso, il suo corpo non mostrò nessun segno di decomposizione. Una veloce indagine su internet mi ha portato a scoprire un altro grande santo vivente: Sai Baba, del quale non ho ancora approfondito la conoscenza. Questi personaggi sono alcuni dei Maestri Illuminati che portano avanti la grande verità sulla conoscenza del Divino Creatore. Questi Santi Maestri Illuminati riescono a raggiungere la comunione con Dio, la perfetta beatitudine che li unisce al Divino, che permette loro di compiere prodigi incredibili, come risuscitare, guarire a distanza, apparire in due luoghi contemporaneamente, predire avvenimenti, bere veleno come fosse acqua pura, restare senza cibo, fermare la vecchiaia, rimanere svegli, levitare, camminare sull'acqua, restare sotto il sole cocente e molto altro, che la scienza quantistica riesce a spiegare poiché tutto può accadere tramite l'energia e la luce. Interrompo l'argomento perché la scienza è per me di difficile comprensione.Pensate che questi grandi uomini sanno sempre in anticipo quando lasceranno il loro corpo fisico e alcuni, come Sai Baba, conoscono le loro incarnazioni precedenti e future.Tornando al libro che sto leggendo, c'è un passo (uno dei tanti, devo dire!) che trovo particolarmente significativo e di grande attualità. A pagina 286 Yogananda scrive: “...Mentre il genere umano e le sue opere possono anche scomparire senza lasciare traccia a causa del tempo o delle bombe, il sole non muta minimamente il proprio corso e le stelle proseguono la loro invariabile veglia. La legge cosmica non può essere sospesa o alterata e l'essere umano farebbe bene a porsi in armonia con essa. Se il cosmo è contro l'esercizio della forza, se il sole non entra in guerra con i pianeti ma si ritira a tempo debito per lasciare che le stelle esercitino la loro piccola supremazia, a che vale il nostro pugno armato? Potrà mai scaturirne la pace? Non la crudeltà, ma la buona volontà, alimenta il vigore universale; un'umanità in pace conoscerà i frutti inesauribili della vittoria, più dolci al gusto di ogni altro frutto coltivato su un terreno insanguinato.....”.