Post n°216 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Kostrena 05.10.2008

Alle 7.45 sono sotto casa di Beppe, lo carico e vado a prendere anche Marta e Daniele a casa loro! Carichiamo tutto sulla mia macchina e partiamo. Sosta per colazione e per prenderci qualcosa per pranzo a Basovizza e poi di nuovo via verso Kostrena.

Arrivati, la solita discussione con il parcheggiatore della pizzeria in parte al diving: i 5 euri sono diventati 7 nel giro di due settimane PAZZESCO!!!

Va beh a fatica cacciamo altri due euri e lo mandiamo a quel paese!

Scarichiamo la roba e ci cambiamo! Fa caldo e c'è il sole, una giornata magnifica! Solo che ci sono una marea di SUB!!!

Dany e Marta sono in umida mentre io e Beppe siamo in stagna. Scendiamo verso destra sulla parete. Osservo spesso Marta che è quella che soffre di più il freddo e le chiedo spesso se va tutto bene.

A - 24 vedo la temperatura che è scesa a 16°, mi giro e la guardo, le faccio OK e lei mi risponde OK allora decido di proseguire (io apro insieme a Beppe e lei e Dany chiudono!) dopo un po' mi torno a girare e non li vedo più!

Li vedo più su verso i -10 mentre risalgono sul pianoro.

Io e il Bozo proseguiamo vero i -35 a cercare il grongo o l'astice ma le tane sono vuote e continuiamo la perlustrazione di ogni buco.

Ci sono tantissimi scorfanetti e la parete è sorvolata da tantissime occhiate e castagnole.

Ad un certo punto Beppe avvista uno scorfanone, mi avvicino per fotografarlo ma a ridosso della parete c'è molta sospensione e lo scatto non viene un granché!

Ci giriamo e ci portiamo alla quota di 16 mt ripercorrendo a ritroso la parete.

Un altro scorfano enorme è immobile su una terrazzina di sabbia, vicino a lui duo grossi gobidi sembrano i suoi scudieri.

Ci avviciniamo ma lui rimane immobile, lo prendo per la coda e lui fa un lento guizzo in avanti (non lo vedo tanto bene!!!)

Gli si avvicina anche Beppe fino a toccarlo con la lampada lui da un altro ritardato colpo di coda e va a sbattere contro le rocce. Penso che ormai sia giunto alla sua fine! I Ghiozzi lo assistevano negli ultimi momenti di vita. Lo indico anche al grande Gio’ (un istruttore di Udine mio amico) che sopraggiunge con un suo amico.

Proseguiamo e fotografo diverse flabelline. Arriviamo sul pianoro dove a -10 facciamo un deepstop di un minuto.

Poi continuiamo la nostra lenta risalita (5 mt. al minuto) fino ai - 5 dove effettueremo l'ultima sosta di 3 minuti giocando con le solite donzelle e triglie curiose che aspettano che noi alziamo qualche sasso per rubare qualche prelibato bocconcino.

Una bella orata ci gira intorno in attesa anche lei di poter banchettare.

Bell'immersione! Mangiamo le nostre focacce e, dopo un caffé ripartiamo per Udine.

TUTTE LE FOTO DI KOSTRENA QUI

Immersione a Sistiana 12.10.2008

Ci troviamo alle 8.20 con Andrea e Martina all'Autogrill di Duino!

Non c'è traffico, stranamente, visto che a Trieste si disputa la famosa BARCOLANA, competizione di barche a vela! Ma la sera prima mi ero informato chiamando la Capitaneria di Porto su eventuali divieti o blocchi a Sistiana e mi era stato detto di andare tranquillo!

In effetti a Sistiana, oltre i soliti Triestini a prendere il sole e qualche turista a passeggio (fa veramente caldo per essere una giornata di mezzo ottobre!) siamo solo noi tre come subacquei!

Spiego velocemente com'è il fondale di Sistiana da questo lato e scendiamo in acqua!

La visibilità non è male per Sistiana. faccio l'ormai solito percorso e come promesso incontriamo i cavallucci!

Fanno da contorno moltissimi Spirografi e qualche Pinna Nobilis.

Altri protagonisti sono i grossi nudibranchi (Dendrodoris Limbata) e, al ritorno verso riva faccio cenno ad Andrea di tenere gli occhi aperti che avremmo incontrato sicuramente qualche seppiolina, neanche finito di fargli il cenno davanti a me ce n'è una immobile che mi osserva appoggiata su una pietra di cui ha assunto la perfetta colorazione.

Armo la mia macchina fotografica e quando sto per scattare lei fa un guizzo in avanti e fugge via! Ne incontriamo altre (una piccolina) ma non riesco a fotografarle.

Arriviamo sulla franata intorno ai - 5 per effettuare la sosta, Martina comincia a sentire i 18° di temperatura. Perlustriamo ancora un po i sassi li intorno (che in realtà sono zavorra preposizionata hahahaha) e poi risaliamo.

Bell'immersione.

Spero davvero che Andrea e Martina siano rimasti soddisfatti! A presto...

TUTTE LE FOTO DI SISTIANA QUI

 
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Post N° 215

Post n°215 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Viaggio a Minorca (21-28/09/08) Immersioni a Cap d’en Font  25.09.08

Mi sono concesso una breve ma rilassante vacanza con la famiglia anche in occasione del mio 10° anniversario di matrimonio (27.09). Abbiamo scelto un posto vicino perché è il primo viaggio in aereo per mio figlio e vogliamo vedere come si comporta (E’ stato bravissimo!!!). 

L’isola di Minorca è splendida e ha numerosissime callette incantevoli! Dedicherò tutta la vacanza come promesso ai miei tesori ma mia moglie mi concede una giornata di’immersioni (lei era indecisa se fane o meno!) 

Dopo aver girato tutti i diving dell’isola mi sono affidato a quello che mi ispirava più fiducia ed era più vicino a dove alloggiavamo noi, situato nella cittadina di Son Bou, il diving SON BOU SCUBA simpaticamente gestito da Muriel (istruttrice Tedesca SSI) che parla un perfetto spagnolo com’anche un perfetto Inglese e Joop (M3 CMAS e trainer SSI e PADI  e IAHD Corse Director Olandese) che ci farà da guida nelle immersioni. Fisso l’appuntamento per l’indomani, il 25 settembre alle ore 10 al diving.  

Arrivo al diving e dove Muriel mi affitterà tutta l’attrezzatura (eccezion fatta di pinne, maschera,  erogatori e macchina fotografica che mi ero portato dall’Italia), preparo l’attrezzatura e conosco quello che sarà il mio ottimo compagno d’immersione, Daniele, un Istruttore FIAS di Brunico (BZ).

Le immersioni si faranno tutte da terra e ci recheremo a Cap d’En Font (a sud dell’isola di Minorca tra Son bou e Cova d’En Xoroi) con il pulmino del diving guidato da Joop, insieme a me e Daniele ci sono una ragazza olandese e un ragazzo tedesco molto bravo.

Si arriva su un minuscolo parcheggio dove Joop ci mostra il punto d’immersione e dopo aver preparato l’atrezzatura ci fa un dattagliato briefing delle immersioni che faremo!

 

Ne faremo TRE (io mi stupisco). La prima immersione sarà fatta lungo il costone destro del promontorio ad una profondità massima di 22 mt. risaliremo e faremo una sosta, poi, dopo il cambio bombola ci ritufferemo e faremo un immersione in una splendida Caverna chiamata Cattedrale popolata da Aragoste, usciti da li ci dirigeremo velocemente a Moon Pool, un’immersione in grotta per sub esperti. L’apertura si apre a c.a. -13 risaliremo al suo interno lungo un largo sifone per  c.a. 30 mt dove effettueremo a – 5 la tappa di decompressione, poi emergeremo lungo il sifone che si restringe in un ampio antro asciutto dove faremo una sosta di 10 minuti per poi reimmergerci nuovamente percorrendo a ritroso il percorso e ‘sta volta esplorando meglio gli anfratti.

Immersione “Divers Playground”

 Nella prima immersione rimango affascinato dalla visibilità straordinaria e dalla moltitudine di pesci. In ogni anfratto trova rifugio un grosso Polpo o fa capolino una murena (davvero tantissimi i cefalopodi!!!).

Guardando bene sulle rocce ci sono schiere di nudibranchi della specie Flabellina affinis nelle sue diverse colorazioni.

Riemergo soddisfatto, saliamo lungo la stretta scalinata ricavata nelle rocce e facciamo la prima pausa. Siamo tutti soddisfatti ed in acqua siamo tutti molto esperti!

Dopo aver cambiato la bombola (un mono da 12 lt.) riscendiamo per dirigerci alla volta della Catedral!

Immersione “La Catedral e Moon Pool”

 Joop sta volta va spedito per non perdere molto tempo (vedremo meglio al ritorno!) ma sorvoliamo Polpi e ancora murene.

Entriamo dentro la Cattedrale sulla cui sommità c’è una grossa stalattite e sul buio delle sue volte trovano nascondiglio ideale numerose grosse aragoste!

Facciamo qualche scatto ed usciamo. Ancora una volta Joop prosegue spedito verso l’altra grotta.

Arriviamo a Moon Pool  ed entriamo nell’ampia volta dove accendiamo i nostri fari.

Le volte sono tappezzate di Margherite di Mare (Parazoanthus Axinelle). Risaliamo nel sifone fino a raggiungere i – 5 mt. dove effettuiamo una sosta di 3 minuti.

Riemergiamo nel sifone passando uno alla volta in una caverna chiusa ma asciutta dove l’aria è respirabile.

Facciamo una sosta di c.a. 10 minuti osservando gli speleotemi sopra le nostre teste, seduti più o meno comodamente ai bordi di questa piscina sotterranea.

Si riparte di nuovo uno alla volta ed io chiuderò il gruppo! Quando sono tutti giù spengo di nuovo la pila ed ammiro l’oscurità ed il silenzio rotto dal rumore di qualche goccia che rimbomba e dalle fioche luci delle pile che arrivano dal sifone. Beh è meglio che li raggiunga!

Immersione “Moon Pool”

Scendo in verticale lungo il sifone fino alla prima camera che si allarga. Ritrovo gli altri che osservano gli anfratti.

La grotta è densamente popolata dal gamberetto Alifantozza rossa (Stenopus Spinosus). Faccio alcune foto a qualche esemplare.

Sulla volta osservo rametti di Falso Corallo e le Margherite di Mare. Un controllo all’aria (abbiamo tutti ancora quasi 100 bar) e proseguiamo verso l’esterno. Fotografando quello che prima avevamo visto velocemente.

Splendide immersioni che mi hanno completamente appagato e fatto rinascere! Un’ottima ciliegina sulla torta a questa meravigliosa vacanza su quest’isola i cui fondali esplorerò ancora in apnea nei restanti giorni!

 

LE FOTO

 
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Post N° 214

Post n°214 pubblicato il 18 Settembre 2008 da thegreatwhiteshark

Immersione a Kostrena 17.09.2008

 

Fulvia è venuta a prendermi alle 8 e, una volta caricata tutta l'attrezzatura, siamo partiti con calma alla volta di Kostrena! Fa freddino 'sta mattina ed il termometro segna 12° (BRRRR). In testa ho perfino la mia cuffia invernale da indossare appena usciti dall'acqua (non si sa mai!). Ci fermiamo per pausa caffé all'autogrill di Duino e via poi proseguendo per la Slovenia e varcando il Confine Europeo con la Croazia!

Tutto procede tranquillamente, la Bora dei giorni scorsi ha spazzato via le nuvole ma anche abbassato di molto la temperatura. Il mare da lontano sembra calmo.

Arriviamo a Kostrena ma siccome è un giorno infrasettimanale e non aspettano subacquei il Diving è ancora chiuso ma, dopo una telefonata dal responsabile del ristorante, ci viene subito ad aprire il Diving MARIO, il nuovo simpaticissimo gestore che, pur avendo il nome Italiano non parla una parola della nostra Lingua! Dopo anni in Germania ed Australia parla però un perfetto inglese.

Ci carica le nostre bombole e siamo pronti ad entrare in acqua. Il mare è una tavola e, intanto che aspetto che Fulvia si sistemi le pinne, curioso sotto la superficie: LA VISIBILITA'  è davvero eccezionale!!!

Bene scenderemo affrontando prima la parete verso sinistra arrivando alla massima profondità consentita dal brevetto di Fulvia (-20) e poi ci gireremo ed affronteremo il paretone che sprofonda fino a -35 mantenendo una quota intorno ai 16 mt.

Appena scesi grosse Orate pattugliano il pianoro.

La parete è sovrastata da nuvole fitte di castagnole e appena ci affacciamo al baratro a 5/6 mt. sotto di noi passa un bel branco di branzini.

Precorriamo la parete verso sinistra, un paio di scatti ad un bell'esemplare di Janolus Cristatus, un minuscolo nudibranco davvero carino!

Ci giriamo e, risalendo verso i - 16, ci dirigiamo verso il paretone verso destra.

La parete a destra Fulvia non l'ha mai vista. Come sempre è un brulicare di vita.

In ogni anfratto ci sono ciuffi di Margherite di mare (Parazoanthus Axinellae), moltissimi scorfani rossi di tutte le taglie, saraghi e castagnole in quantità!

Salendo leggermente di quota, ci giriamo e la ripercorriamo di nuovo verso sinistra. 

Sul pianoro che parte dai 10 mt. alla superficie ci divertiamo ad osservare le solite donzelle che ci seguono sperando che al nostro passaggio si sollevi un po' di sedimento che lasci libera qualche prelibatezza per il loro palato.

Facciamo la tappa di sicurezza a - 5 mt, faccio qualche scatto ai riflessi dell'acqua cristallina e poi, dopo quasi un'ora d'immersione usciamo appagati dai meravigliosi incontri fatti.

Dopo una bella doccia calda, ci gustiamo, seduti all'aperto (ci sono 26 gradi!), un ottimo pranzo di pesce nel ristorante sopra il diving e, dopo aver caricato tutta l'attrezzatura, ripartiamo alla volta di Udine!

 Splendida giornata!!!

LE FOTO QUI

 
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Post N° 213

Post n°213 pubblicato il 05 Settembre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Ciao a tutti, avrei voluto scrivervi nei prossimi giorni di splendidi incontri sottomarini fatti in compagnia di DOMENICO e BARBARA che dovevano raggiungermi a Sistiana per il week-end per vedere i Cavallucci Marini che entrambi non avevano ancora mai incontrato ma quella testina di Ghisa di Domi(per fortuna ce l'ha dura!!!) si è fatto un volo di 10 mt. da un Silos per una certa "FOTO"!!!

Per fortuna l'ERBA CATTIVA non muore mai e Domi se l'è cavata abbastanza bene per il volo che ha fatto e, presto spero, tornerà a sbriciolarci i maroni...

VECCHIO PAZZO
RIMETTI
PRESTO
MI
RACCOMANDO
I
CAVALLUCCI
TI ASPETTANO
(intanto li ho messi in una vasca!!!)
 


Va beh che con la dose massiccia di raffreddore che ho, difficilmente sarei riuscito ad accompagnarvi!!! Cmq DOMI è solo colpa tua MA CI RIFAREMO!!!


 
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Post N° 212

Post n°212 pubblicato il 20 Agosto 2008 da thegreatwhiteshark

Copio integralmente questo articolo del Prof. Longobardi scritto sulla rivista IL SUBACQUEO nell'Agosto 2000

Viaggio di una bolla

di Pasquale Longobardi

Non vorrei stressarvi proprio mentre, magari, vi state rilassando al sole di agosto, ma devo attirare il vostro interesse sull’articolo. Avete il tempo per i giochi enigmistici? Allora provate a rispondere: sapete descrivere esattamente che cosa è una bolla? Pausa di riflessione. Risposta probabile: "Che balle, una bolla è... una bolla!". In effetti la bolla è facile da immaginare, ma difficile da descrivere. Per l’attività subacquea si può definire come una raccolta di gas di forma sferica che si forma nei liquidi del corpo umano durante la decompressione. Zero punti, ritentate!

Altro quiz
Perché i subacquei temono le bolle? Qui la probabile risposta è immediata: "Le bolle determinano la malattia da decompressione". Va bene, un punto a favore. Proseguo. Quando si formano le bolle? La risposta più probabile è: "Le bolle si formano quando non si rispetta la velocità massima di risalita e quando si saltano le tappe di decompressione". Mi dispiace, non è del tutto sbagliato ma è troppo generico. Non arrossite, nessuno vi ritira il brevetto. Sono in molti a pensare che rispettando le tabelle o le indicazioni del computer si evita la formazione delle bolle e che queste si generano solo in seguito a un errore. Del resto, su questo presupposto sono basate le tabelle U.S. Navy (elaborate inizialmente dal professor Haldane) e la maggior parte dei computer in commercio basati sui programmi del professor Buhlmann o citati con il termine “Haldane modificato”, ai quali affidiamo la nostra decompressione. Un’altra idea molto diffusa è che la malattia da decompressione è dovuta al fatto che le bolle vanno a occludere meccanicamente un vaso sanguigno. Semplice e lineare, vero? Certamente, però ho un dubbio: se ci immergiamo in coppia e facciamo lo stesso errore in risalita, l’eventuale incidente dovrebbe colpire entrambi. Invece, l’esperienza insegna che, a parità di errore, io posso avere dei problemi e tu no. Perché? Inoltre, ho un altro dubbio: se le bolle bloccano il passaggio del sangue, il danno si dovrebbe manifestare subito, visto che i tessuti a valle dell’ostruzione soffrono immediatamente per la carenza di ossigeno e zuccheri. Invece sempre l’esperienza insegna che la malattia da decompressione si può manifestare nelle ventiquattro ore successive all’immersione e anche oltre. Perché? A questo punto vi ho rovinato la rilassante tintarella, ma forse vi ho incuriosito.

Per il calcolo della decompressione
Suggerimento: fate un bel tuffo e poi proseguite con la lettura dell’articolo, che è dedicato a un approfondimento sull’argomento della decompressione. In un viaggio immaginario visualizzeremo la nascita, la crescita e il destino delle bolle nell’organismo durante un’immersione. Decidiamo: quando inizia il nostro racconto? In generale, un’immersione inizia quando ci viene l’idea di farla: è bella tutta la fase della pianificazione e della preparazione. Ai fini del calcolo della decompressione, è importante la durata dell’immersione dall’entrata in acqua fino al distacco dal fondo o, come alcuni fanno per prudenza, fino alla prima tappa. Sempre in generale, un’immersione finisce con il ritorno in superficie, eventualmente con la lieta appendice di un lauto piatto di spaghetti. La nostra storia, però, riguarda le bolle e quindi il viaggio inizia con la loro formazione, cioè al momento del distacco dal fondo, per terminare circa quattro ore dopo il ritorno in superficie. Questa è la prima novità: l’orizzonte temporale è inconsueto. Percepisco la vostra perplessità: "Non mi dirai che il tempo trascorso in discesa e sul fondo non incide per nulla sulla decompressione!". Beh, no! Per questo aspetto leggete il box sul modello compartimentale, qui parliamo delle bolle e il loro viaggio inizia dal momento del distacco dal fondo.

Appena incominciamo a risalire
Appena incominciamo a risalire, si riduce la pressione esterna sull’organismo e l’azoto accumulato fuoriesce dai tessuti per passare nel sangue. Solo il 10% dell’azoto liberato dai tessuti contribuisce allo sviluppo delle bolle, mentre il restante 90% rimane sciolto liberamente nel sangue e, quando raggiunge i polmoni, viene eliminato con la respirazione. Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che parliamo di percentuale, quindi è normale che nelle immersioni “facili” si libera poco azoto, e il 10% di poco è quasi niente! Nelle immersioni impegnative (profonde, ripetitive, multiday) si libera molto azoto e il 10% di molto è qualcosa che non si può trascurare. La seconda osservazione è che siccome solo una piccola parte dell’azoto forma le bolle, questo costituisce un importante fattore di protezione che riduce il rischio di incidente anche quando viene commesso qualche errore durante la decompressione.

Seguiamo il viaggio delle bolle
Anche adesso, mentre leggete l’articolo, nel vostro sangue ci sono delle piccole bolle (microbolle) con un diametro inferiore a 10 micron (un micron è mille volte più piccolo di un millimetro). In immersione, quando iniziate la risalita, quel 10% dell’azoto che si è liberato dai tessuti bussa alla parete delle microbolle e cerca di entrare dentro per scroccare un passaggio verso i polmoni. La microbolla però si oppone all’ingresso dell’azoto, visto che la poverina ha sudato sette camicie per raggiungere un delicato equilibrio. Difatti per un fenomeno ben conosciuto dai fisici (legge di Laplace) e dai bambini (bolle di sapone), le bolle troppo piccole collassano e quelle troppo grandi scoppiano. L’azoto però è prepotente, così alla fine riesce a superare la resistenza della parete ed entra dentro la microbolla che diventa bolla a tutti gli effetti. Lungo il viaggio verso il polmone, nel sangue venoso, la nostra bolla incamera altro azoto che fuoriesce dai tessuti oppure si unisce con altre bolle e diventa sempre più grande. A volte la bolla diventa troppo grande e... bum! Si rompe. In alcuni casi nascono delle bolle figlie più piccole, che continuano la loro corsa verso il polmone. Arrivata qui, la bolla entra in un filtro di piccoli vasi (capillari) che trattengono le bolle più grandi di 10 micron. È il capolinea. L’azoto esce dalla bolla ormai bloccata e passa negli alveoli, la parte più piccola del polmone, per essere scaricato all’esterno con la prima espirazione. Il viaggio dell’azoto è iniziato al momento del distacco dal fondo con la liberazione dai tessuti, si è accelerato nel sangue venoso grazie al passaggio scroccato alle bolle e finisce con la scintillante ascesa verso la superficie del mare delle bolle che fuoriescono dal nostro erogatore. L’azoto è finalmente libero nell’aria!

I pericoli nelle immersioni più impegnative
Tutto qui? Per fortuna sì, di solito la storia è a lieto fine. Quando però l’immersione è impegnativa o c’è un errore in decompressione, le bolle che arrivano al polmone sono tante e grosse. Può succedere che la bolla viene riconosciuta come un nemico dal nostro sistema di difesa e attaccata. Peggio ancora se la grossa e goffa bolla malauguratamente gratta la parete di un vaso sanguigno e lo danneggia: si liberano delle sostanze chimiche che provocano un’infiammazione. I segni sono quelli classici della malattia da decompressione: rossore, gonfiore, dolore, difficoltà a muovere la parte danneggiata. Non c’è un rapporto diretto tra la quantità o la dimensione della bolla e il danno. In genere è più pericolosa la grandezza delle bolle che non il loro numero. La probabilità di un incidente da decompressione supera il 3% (le tabelle U.S. Navy per le immersioni quadre hanno, in media, un rischio del 2.2%) quando il diametro delle bolle supera i 120 micron nelle immersioni entro i
30 metri di profondità o gli 80 micron nelle immersioni oltre i 30 metri. Ergo: le immersioni più profonde, respirando aria, sono più a rischio perché anche bolle di azoto meno grandi possono fare danno. Meditate gente! Se proprio vi piace l’immersione profonda, imparate a utilizzare le miscele e dedicatevi all’immersione tecnica. Immergersi spesso (più di 40 immersioni per anno) comporta uno schiacciamento delle microbolle e quindi si riduce l’“innesco” per la formazione delle bolle grandi. Inoltre, onore ai corallari. Molto prima che noi medici capissimo qualcosa sul meccanismo della malattia da decompressione, essi avevano già imparato a utilizzare alcuni accorgimenti che aumentano la sicurezza dell’immersione: discesa rapida (almeno 20 metri al minuto); distacco lento dal fondo, perché è in questo momento che si formano le prime bolle; tappe profonde che servono per scaricare un po’ di azoto; negli ultimi 15 metri, risalita molto lenta. Riconosciuto ciò, non c’è dubbio però che non esiste l’immunità dall’incidente da decompressione. È solo un problema di statistica. Quale rischio siete disposti ad accettare? Numeri tipo 2%, 3%, 5% di fatto non ci dicono nulla. È più interessante prevedere quali saranno le 2, 3, 5 immersioni su 100 nelle quali si potrebbe avere un problema. Noi ricercatori stiamo lavorando su questo e ci sono molte novità ma questa è un’altra storia! Seguite Il Subacqueo per conoscerla.

Articolo pubblicato su Il Subacqueo / agosto 2000

 

 

 
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Post N° 211

Post n°211 pubblicato il 16 Agosto 2008 da thegreatwhiteshark
 

Tre anni fa è nata questa fantastica avventura in questo mondo virtuale.

Questo blog l'ho creato un po' per gioco un po' per caso.

Ma mi ha permesso di conoscere tantissime persone che condividono la mia stessa passione per il blu.
 
Frequentatori casuali divenuti poi abituali e che sono entrati a far parte della mia Triblù!

A tutti loro va il mio grazie per aver seguito le mie avventure e per aver condiviso con me tre anni di gioie e dolori.


GRAZIE

Manuel

 
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Post N° 210

Post n°210 pubblicato il 12 Agosto 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersioni a Sistiana 10/08/2008

 Come sempre ci ritroviamo alle 08.00 al casello di Udine Sud con Giovanni e tutta la sua famiglia al completo.

Io sono con mia moglie ed il mio squaletto che si farà una bella giornata di mare. Partiamo sempre alla volta di Sistiana (andare in Croazia queste due settimane è proibitivo per gli orari ed il traffico!!!)

Arriviamo in perfetto orario e non troviamo tanta gente (neanche per strada a dire il vero!!!)

Piazzo il mio telone dove appoggiamo tutta l’attrezzatura, sdrai, ombrellone e tendina per il sole per mio figlio.

Mia moglie non si immergerà e, oltre a badare a quello scatenato di mio figlio, farà compagnia alla moglie di Giovanni.

Dopo un buon caffè assembliamo subito i gruppi ARA, Giovanni e Jimmy li montano senza grosse difficoltà.

Oggi scenderanno in copia (per imparare il sistema di copia ed abituarsi ad avere un compagno esperto quanto loro!

Faccio un briefing sugli esercizi che prima io gli mostrerò e poi loro dovranno eseguire una volta sul fondo.

Primo esercizio che gli farò fare in tutte le immersioni sempre, sarà lo svuotamento maschera a seguire scambio erogatore con tre atti respiratori, prove d’assetto e percorso in copia respirando da un erogatore solo.

Scendiamo in acqua e la visibilità già pessima, dopo un paio di movimenti sul fondo mentre fanno il controllo di copia diventa quasi nulla.

Ci inginocchiamo vicinissimi e ci teniamo per i gav.

Gli esercizi li eseguono molto bene!

Dopo la prova di assetto facciamo un piccolo percorso spostandoci in un punto dove c’è più visibilità e, risalendo verso i 5 metri simuliamo la tappa di sicurezza e effettuano il percorso in copia.

Una piccola seppiolina ci schizza davanti. Bravi e tranquilli. Mentre li osservo scorgo su un sasso un piccolo nudibranco Chromodoris Luterosa blu con le macchie gialle, molto raro in questo tratto di mare, prendo la macchina fotografica e mi accorgo con qualche imprecazione che è posizionata in “play” e non in “rec” e quindi non posso scattare foto!!!

Appena riemersi chiedo a Giovanni, dopo che si sono levati tutta l’attrezzatura, se può farmi la cortesia, mentre io aspetto in acqua, di portare su la macchina, aprire lo scafandro, posizionare l’interruttore in REC e ripassarmela, che mi torno ad immergere per una mezz’oretta per fare gli scatti che non sono riuscito a fare prima!

Detto fatto e dopo c.a. 20 minuti sono pronto a ridiscendere da solo nel mio mare per goderne a pieno le sue bellezze.

Come sempre mi succede quando scendo da solo (in tutta sicurezza visto che siamo a max – 10 metri di profondità) mi dimentico quasi di respirare e divento quasi tutt’uno con il mondo che mi circonda.

Percorro la parete dall’altro lato ed incontro un’altra seppiolina, un paio di grossi cefali in impegnati nella danza di corteggiamento, praticamente incuranti della mia presenza.

 

Io senza disturbare gli faccio qualche scatto (ma l’acqua non è limpidissima) e poi li lascio ai loro riti amorosi.

 

Le solite bavose mi vengono a salutare!!!

Un piccolo crostaceo molto simile alle rosse Galathee si rintana nella roccia appena mi avvicino per fotografarlo, ma un piccolo scatto riesco a rubarglielo!!!

Incontro altri piccoli nudibranchi (Thuridilla Hopee) ma del Chromodoris nemmeno l’ombra. Peccato. Gli avrei fatto un bel servizio fotografico.

Spero di rincontrarlo presto…

Esco appagato come sempre levo l’attrezzatura e mi rilasso gustando degli ottimi panini in compagnia, chiacchieriamo, smontiamo l'attrezzatura sotto gli occhi curiosi di mio figlio che spiega a tutti come si chiama ogni singolo pezzo che smontiamo!!! Un bagnetto col mio squaletto e poi sbaracchiamo tutto per ritornare a casa.

Splendida giornata.

Grazie Barbara, Jimmy e Giovanni per la meravigliosa compagnia!!!

LE FOTO

 
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Post N° 209

Post n°209 pubblicato il 04 Agosto 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersioni a Sistiana(03.08.2008)

Partiamo alle 8.15 da casa mia, io, mia moglie ed il mio piccolo squaletto e andiamo a prendere Fulvia che ci aspetta pronta fuori casa sua.

Per strada ci chiama Igor e ci dice che sarà dei nostri e che è anche lui per strada. La sua ragazza, Sara, che ha già fatto il corso di apnea, vuole provare l’esperienza di respirare con le bombole e mi chiede se posso accontentarla. Ma certo che si, è sempre un piacere per me far provare quelle splendide emozioni che provo quando mi immergo!!!

Contrariamente alle nostre pessime aspettative, per strada non c’è tanto traffico e a Sistiana non c’è grande affollamento (arriveranno in massa più tardi le orde di bagnanti famelici di sole e mare!!!), quindi con estrema calma occupiamo un bel po’ di posto con il mio telone e ci allarghiamo con asciugamani e tenda parasole per il mio cuccioletto, che appena vede il mare ci si vuole tuffare.

Ci prepariamo, prima faremo un’immersioncina io, Fulvia ed Igor (che gestisce il settore sub al MegaInterSport nel grandissimo centro commerciale CittàFiera dove porto a caricare di solito le bombole).

Scendiamo e Fulvia ha qualche problemino a compensare.
Sotto la visibilità è pessima, arriviamo al solito tubone a salutare il solito grongo e visto che non riusciamo a vedere neanche più il fondo decidiamo di girarci e proseguire verso la parete in direzione del porto dove la franata di rocce è più ripida e il sabbione più lontano a favore della visibilità!

Dopo qualche lenta pinneggiata non vediamo più Igor che era in coppia con Fulvia dietro di me. Fulvia è attaccata alle mie pinne che sono visibilissime anche in condizioni di scarsa visibilità ma Igor è sparito.

Fulvia mi fa cenno che era in parte a lei ma si è dissolto nella sospensione!

Mi fermo ad aspettare fiducioso del fatto che se Igor risale ci individua facilmente e riscende sulla verticale della Boa segnasub a cui io sono vincolato con il mio reel con una sagolino nuova di un bellissimo e visibilissimo color giallo che lo stesso Igor mi ha venduto il giorno prima.

Nulla Igor non compare nella nebbia.

Do il reel a Fulvia e le chiedo se se la sente di aspettarmi sul fondo mentre risalgo in superficie a cercarlo.
Al suo ok io risalgo, ma in superficie non distinguo le bolle di Igor visto che ci sono molti altri sub in acqua.

Attendo un attimo e poi, preoccupato per Fulvia ridiscendo. Fulvia è stata bravissima e non si è fatta prendere dall’agitazione di essere sola in mezzo alla sospensione.

Decido di proseguire come da programma in direzione della parete lentamente sicuro che anche Igor farà lo stesso.

Niente di Igor neanche l’ombra quindi risaliamo. Appena usciti nel tempo programmato ritroviamo in superficie anche Igor che mi dice di aver fatto come me, di aver visto la mia Boa e di essere sceso 10 mt.  prima in direzione di essa ma non mi ha trovato sul fondo a causa della scarsa visibilità.
Pazienza tutto bene comunque.

Fulvia esce ed io aspetto Igor e Sara in acqua. Arrivano, dopo una piccola spiegazione sul funzionamento dell’attrezzatura subacquea, compensazione ed un paio di prove a secco di respirazione scendiamo sulla batimetria dei 5 mt. dove, Sara, completamente a suo agio nell’elemento blu, mantiene un perfetto assetto.

Decidiamo di esplorare un po’ il fondale.

Igor scorge un piccolo cavalluccio e lo prende dolcemente in mano per farlo vedere a Sara. Faccio qualche scatto e dopo poco più di 20 minuti (Sara non vuole più risalire) emergiamo.

Mio figlio nuota sopra di noi per nulla intimorito dalla profondità e mi fa ciao con la manina dall’alto. Sara è entusiasta. F

acciamo una bella pausa, ci rilassiamo un po’ mangiamo qualcosina e alle 14.30 io ed Igor rientriamo in acqua per consumare l’aria rimasta. ‘

Sta volta andremo direttamente verso sinistra in direzione del Porto e, in effetti, la visibilità è migliore.

Vediamo numerosi saraghetti e qualche castagnola. Bavose e ghiozzi in quantità fanno capolino dalle loro tane e vi scompaiono subito al nostro passaggio.

Numerosi avannotti coprono l’ingresso di ogni piccolo buco rendendo la scogliera simile ad un piccolo asilo subacqueo!!!

Un bel branco di Salpe perlustra il fondo alla ricerca delle gustose alghe di cui vanno ghiotte. Igor è un po’ positivo perché ha tolto un Kiletto prima e, adesso, con la bombola quasi vuota tende a salire.

Prende un grosso sasso (che in realtà è zavorra appositamente preposizionata hahahaha!!!) e concludiamo l’immersione dopo quasi 40 minuti.

Mi sto togliendo l’attrezzatura quando in acqua vedo affiorare una tartaruga. Con ancora la muta addosso prendo pinne, maschera e macchina fotografica e mi fiondo in acqua.

Sul posto è arrivato anche un gommone della Guardia Costiera per allontanare due imbarcazioni troppo vicine a riva e si avvicina per vedere.

Purtoppo io ed un altro istruttore ci accorgiamo che per la piccola Careta Careta non c’è più nulla da fare, probabilmente un sacchetto di plastica abbandonato da qualche persona “civile” che lei ha scambiato per il suo piatto prelibato, una medusa, l’ha soffocata ed ormai ha assunto la rigidità tipica della morte.

Tristemente gli uomini della Capitaneria  attendono notizie sul da farsi mentre la tartaruga è diventata l’attrazione dei curiosi bagnanti.

Finalmente si decidono e la issiamo a bordo. Peccato anche ‘sta volta la natura ha avuto la peggio sull’uomo!

A parte questo non lieto finale, la splendida giornata volge al termine.

Mentre sistemo tutta l’attrezzatura, mio figlio fa amicizia con un gruppo di sub di Mestre simpaticissimi.

Carichiamo tutto e partiamo per casa appagati da questa splendida giornata con un po’ di amarezza in bocca per quella povera tartarughina che non siamo riusciti a salvare.

LE FOTO 

 
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Post N° 208

Post n°208 pubblicato il 02 Agosto 2008 da thegreatwhiteshark
 

(Io mentre corro - foto fatta 'sta mattina)

Questa mattina sono andato a fare la mia corsetta e questa volta mi ha seguito in bici mia moglie con il mio squaletto a bordo che mi faceva da personal trainer incitandomi a correre di più (la foto me l'ha scattata lei!)

La corsa è un'altra passione che ho. Anche la corsa da belle sensazioni, sei solo e corri e godi la natura intorno a te e riesci a sentire te stesso (quasi come andare sott'acqua!)

Corro da un annetto tre volte alla settimana per un'oretta c.a. , lo faccio semplicemente per tenermi in forma visto che gli anni avanzano e se non si fa qualcosa ... Sicuramente non parteciperò alla Maratona di New York (Non ho le ambizioni del BOHSS !!!), mi piacerebbe provare la Maratonina di Udine ma vedremo...


A casa poi seduto sul divano ho letto questo articolo:

SALVATO LO SQUALO CON L'UNCINO NELLE FAUCI
Un biologo marino gli ha infilato un braccio nella bocca per estrarre il palo di 3 metri.
SIDNEY- Aveva un uncino di 3 Metri conficcato nelle fauci. Per salvarlo, un biologo marino - aiutandosi con un cilindro prottettivo e assistito da un team di esperti - gli ha infilato un braccio nella bocca. Alla fine, il palo è stato estratto e losqualo - sano e salvo - è stato rimesso in libertà nella baia di Byron. 800 Km a nord di Sidney, in Australia.

Il video QUI


(Aggiornamento ore 0.10 - 03.08.2008)

Adesso vado a nanna che domani mattina mi sveglio presto per andare a salutare il mio Mare e i cavallucci!!! A presto per il solito racconto e foto!

BUONA NOTTE

 
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Post N° 207

Post n°207 pubblicato il 29 Luglio 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersioni a Sistiana - 26/07/2008

Ci troviamo sotto casa mia con Checco (il mio Aiuto Istruttore) e Stefano alle 8.00. Fulvia mi scrive che per motivi personali non potrà essere dei nostri purtroppo.
Facciamo una colazioncina nel bar sotto casa mia (io berrò solo un caffè visto che la mattina ho avuto qualche problemino di stomaco!) e poi ci dirigiamo verso il casello di Udine Sud dove ci dobbiamo incontrare con i miei due allievi Giovanni e suo figlio Jimmy.

Arriviamo a Sistiana in perfetto orario e  scarichiamo la roba. Dispongo il mio “bel” telone verde (4x3) dove appoggeremo tutta l’attrezzatura. Ripasso montaggio attrezzatura ed esecuzione da parte degli allievi. (io lo faccio con Jimmy e Checco con Giovanni).

Osservo anche Checco mentre spiega il montaggio del gruppo. Davvero bravo. Sono contento di averlo con me!

Sistemata l’attrezzatura effettueremo prima un’immersione di osservazione io, Checco e Stefano poi, finita l’immersione, Stefano presterà il suo gruppo agli allievi che, uno alla volta scenderanno in acqua con me e Checco per fare gli esercizi e la loro seconda immersioncina.

Entriamo in acqua (è davvero calda), purtroppo la visibilità non è delle migliori e Stefano non è molto felice!
Ma appena sotto veniamo avvolti prima da un fitto banco di Salpe seguite a breve distanza da un incredibile e numeroso gruppo di Orate enormi (Mai viste in quella quantità qui a Sistiana).

Peccato per la scarsa visibilità che non mi consente buoni scatti. 

Proseguiamo verso destra in direzione della Falesia. Subito incontriamo un bel Cavalluccio (che fotografo per Domi hihihihi).

Passato il condotto (c’è rintanato il solito Gronghetto) decidiamo di girarci e proseguire poi verso sinistra in direzione del porticciolo dove la franata di sassi  sicuramente ci darà una condizione di visibilità leggermente migliore (ormai è un percorso più che collaudato che potrei fare ad occhi chiusi conoscendo ogni tana ed anfratto nella roccia).

Stefano mi fa notare una bella seppia che alla nostra vista scende verso il fondo torbido. Io la seguo e riesco a rubargli uno scatto!

Tornando indietro canto felice nel mio erogatore e Scorgo una minuscola Bavosa fare capolino dalla conchiglia vuota di un canestrelli incastonata tra le spugne. Ormai quella è diventata l’inespugnabile casetta del simpatico blennidi che entra ed esce esibendo i suoi cornini. 

Poco dopo Stefano preoccupato mi fa cenno che Checco non si sente tanto bene.
Mi giro e Checco mi fa cenno di avere un po’ di formicolii al braccio sinistro. Stefano, che è un po’ ipocondriaco, aveva già sospettato un infarto, in realtà il sottomuta di Checco era un po’ strettino e già fuori dall’acqua mi aveva detto di aver fastidio da quel lato.

Per sicurezza risaliamo lentamente verso il punto di entrata dove ci attendono già pronti Giovanni e Jimmy.

Checco mi dice di star bene e ha solo un piccolo fastidio e che aveva voluto mettere alla prova il suo compagno! Stefano si toglie il gruppo e lo passa a Jimmy per effettuare gli esercizi previsti.

Mentre Checco scende sul fondo sagolato alla Boa, alla ricerca di un punto piatto nella sabbia dove effettuare gi esercizi faccio indossare a Jimmy il gruppo Ara con le tecniche che gli ho insegnato e gli faccio un piccolo ripasso della sequenza che faremo sul fondo.

Attendo i due strattoni di Checco ad indicarmi che ha trovato il punto giusto e scendiamo a stretto contatto con la sagola della Boa. Arriviamo sul fondo dove ci attende Checco (siamo a -7 mt.) Ci inginocchiamo l’uno di fronte all’altro e incomincio illustrando il primo esercizio. Mi allago la maschera ed effettuo lentamente lo svuotamento. Guardo in faccia Jimmy e gli faccio cenno di OK e lo invito a ripetere l’esercizio.
Jimmy è bravissimo ed oltre il mio Ok e quello di Checco si merita anche una bella stretta di mano.
Secondo esercizio: Cambio erogatore. Anche questo lo eseguo prima io e Jimmy ripete alla perfezione. Terzo ed ultimo esercizio, prove d’assetto.
Mi distendo sul fondo con le braccia tese ed inspirando mi sollevo dal fondo con il busto ed espirando scendo. Altro segno di Ok per la perfetta esecuzione dell’esercizio da parte di Jimmy e terza stretta di mano per lui.

Ogni tanto dalla superficie fa capolino suo padre Giovanni, che, da ottimo apneista che è, viene ad osservare orgoglioso le prodezze di suo figlio! Facciamo un giretto in immersione per vedere come se la cava con l’assetto e poi risaliamo per effettuare il cambio con Giovanni.

Ripetiamo la stessa sequenza di esercizi che anche Giò esegue perfettamente. Dopo gli esercizi facciamo anche con lui un bel giretto e, essendo lui in primis pescatore subacqueo, appena vede un grazoporo in tana, non resiste dalla tentazione di infilarci la mano dentro per prenderlo. Non si accorge però che sull’esterno della tana si protendono i tentacoli di un bel anemone che rimangono incollati al suo guanto.
Ovviamente il primo suo gesto è quello di portare la mano verso la maschera, lo fermo in tempo evitandogli le dolorose ustioni che quei tentacolini gli avrebbero lasciato una volta riemerso. 

Usciamo dall’acqua e gli allievi smontano correttamente l’attrezzatura. Ci cambiamo e, appena asciutti partiamo per l’ormai collaudato ristorantino, dove, mentre ci riempiremo lo stomaco con dell’ottimo pesce.

Checco, su mia richiesta, effettuerà un preciso Debriefing a cui seguiranno le ottime impressioni degli allievi. ù

Siamo tutti molto contenti ed appagati per quello che il mare anche ‘sta volta ci ha voluto regalare.

Mentre mangiamo arriva anche Marco (Il Grande Boh), ma non si ferma perché sta andando anche lui a fare gli stessi esercizi con i suoi allievi.

E’ venuto a salutarmi e, nell’occasione, gli do i suoi brevetti tecnici di Nitrox Deco Diver e Light Trimix Diver che aspettavamo con ansia da un bel po’!

LE FOTO

 
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Post N° 206

Post n°206 pubblicato il 20 Luglio 2008 da thegreatwhiteshark
 

La mia settimana BLU

Notturna a Sistiana "Castelreggio" - 17.07.2008

Fino all'ultimo, viste le previsioni, eravamo titubanti se partire, nel tardo pomeriggio telefono a Trieste a Lorenzo per sapere come sono le condizioni del mare e del tempo, lui mi dice che è nuvoloso ma non minaccia tempesta ed il mare è piatto.
Alle 19.45,  come d'accordo, prima di partire, mi telefona Fabio da Monfalcone e mi dice che la non piove.

Arriva Checco, a cui ho appena fatto il cross-over da aiuto istruttore TSA (prima era Dive Control Specialist SSI) che mi affiancherà nei prossimi corsi. Carichiamo la macchina e partiamo, a Udine non piove, incrociamo le dita.

Arriviamo da Fabio in perfetto orario e ripartiamo in dirazione Sistiana.
Sul posto stanno entrando in acqua già due sub e ce ne sono dentro altri. All'orizzonte verso il mare, nuvoloni neri minacciano temporali ma molto lontani.

Si è alzato un po' il mare e c'è un po' di onda che mi fa pensare a scarse condizioni di visibilità, ci consultiamo e decidiamo di entrare in acqua comunque. Ci prepariamo attacchiamo strobo, luci chimiche ed accendiamo le pile ed entriamo nel blu ormai nero.

Messa la testa sotto notiamo che la visibilità è pressochè nulla grazie al torbido causato dalla risacca sulla sabbia. Scendiamo e sul fondo a - 6 la visibilità migliora notevolmante.

Checco si posiziona un po' arretrato sulla mia destra e Fabio nella stessa posizione a sinistra a contatto delle mie pinne (infatti faccio fatica a pinneggiare!!!) Noto subito una bella seppia e la segnalo a Checco e Fabio e mentre loro la guardano io, aiutato dall'effetto abbagliante delle pile, la afferro e la chiudo nella mia mano per liberarla immediatamente dopo una carezza. Scorgo gli sguardi stupiti di Fabio e Checco dietro le loro maschere. Poco più avanti faccio il bis e poi il tris con altre due seppiolone, e mentre Fabio vede una soglioletta sul fondo, Checco mi fa notare una minuscola seppiolina lunga non più di un centimetro!

Proseguiamo e, oltre al turbinio argenteo di qualche piccola alice attratta dalle nostre luci scorgiamo abbarbicati su ogni spuntone di spirografo, roccia o spugna diversi cavallucci marini.

Ritornando indietro seguendo i riferimenti della bussola e finendo in una zona un po' torbida perdo l'orientamento. La bussola mi segna una direzione e sono sicuro di aver preso bene i riferimenti ma il fondo piatto senza sassi mi lascia perplesso.

Passo il reel della boa a Checco e dico di aspettarmi sul fondo mentre salgo a dare un'occhiata per sicurezza. Arrivo in superficie e sotto un cielo quasi stellato illuminato da una luna quasi piena mi rendo conto che la direzione che avevo preso era GIUSTISSIMA e le coordinate della bussola PERFETTE!
Torno giù in un lampo e comunico che la direzione è esatta, riprendo in mano il reel e apro il gruppo verso la scogliera sommersa.

Arrivati sui sassoni a - 5 li percorriamo a sinistra e notiamo diversi grossi Tordi che, al riparo delle roccie, schiacciano un pisolino, uno di loro è tormentato da una delle tantissime grosse grancevole che abbiamo visto, che gli stà sta pizzicando brandelli di pinna. Aiutato dalla nostra presenza e dalle nostre pile che squarciano l'oscurita riesce a svegliarsi da quel torpore che avrebbe potuto essergli fatale e, con un calmo guizzo, allontanarsi dal crostaceo lasciandolo a chele aperte!!!

A -3 la risacca si fa sentire e si balla un po', andiamo ancora un po' più vicini a riva e, dove ormai, alzandoci in piedi usciamo con la testolina, decidiamo di riemergere.

Aspetto che Checco e Fabio siano fuori, mi sistemo la Boa, le pinne e la pila con i moschettoni in modo d'avere le mani libere ed esco dall'acqua.

Ci cambiamo ed andiamo a Monfalcone dove, gustandoci un'ottima pizza di mezzanotte, ci facciamo 4 risate e raccontiamo le nostre emozioni.

Alla prossima...

Immersioni a Sistiana "Le Caravelle" - 19.07.2008

Vado a prendere Fulvia alle 7.00 a casa sua, carichiamo tutto in macchina mia e andiamo all’entrata del casello di Udine Sud dove aspettiamo Giovanni e suo figlio Gian Maria (i miei due nuovi allievi) per recarci a Muggia dove effettueremo prima un po’ di esercizi in apnea, poi faremo un’immersioncina io e Fulvia e poi porterò sott’acqua padre e figlio per fargli provare l'emozione di respirare sott'acqua. 

Giovanni arriva un po’ in ritardo, carichiamo anche la loro roba in macchina mia (meno male che ho una monovolume!!!) e partiamo alla volta di Muggia. Ci sono due km. Di coda al casello di Trieste-Lisert ma grazie al telepass riusciamo a sbrigarcela velocemente.

Devo bere un caffè ma l’autogrill è stracolmo così ci fermiamo a Muggia in un bar molto carino come anche la barista. Una veloce colazione e via.

Arrivati sul punto però c’è davvero troppa gente e decido di andarmene a Sistiana. Mi fermo un attimo in centro a Trieste a ritirare da Lorenzo i miei brevetti e quelli di Marco (Nitrox Deco Diver e Light Trimix Diver TSA) che finalmente sono arrivati e poi via a Sistiana dove per fortuna l’assembramento non è ancora eccessivo. Sono già le 10,00.

Entro in acqua con Fulvia, mentre Giovanni e Jimmy ci guarderanno dalla superficie, e mi dirigo nella solita direzione verso destra.

Scendiamo attorno ai 9 metri, Fulvia ha qualche problemino a compensare ma con calma arriviamo sul fondo dove facciamo subito il nostro primo incontro.

Un bel Cavalluccio marino che alla fine sarà un po’ stressato per le “coccole” che gli abbiamo fatto.

Faccio un po’di foto con la vecchia digitale del Grande Boh che gentilmente Marco mi ha imprestato.

Diversi saraghetti e qualche bel tordo pavone fuggono al nostro passaggio.
Incontriamo anche diversi Cerianthus, anemoni e spirografi.

 Arriviamo lungo le rocce di copertura del condotto e tra le pietre scorgo la testona di un bel Grongo mi posiziono per lo scatto quando, ad un tratto, il reel con cui ero legato alla boa in superficie, finisce sul fondo senza tensione.

Lascio perdere lo scatto e mi affretto a riavvolgere la sagola.

Non siamo più vincolati alla boa obbligatoria per segnalare la nostra presenza. Visto che in superficie prima di scendere si era ormeggiata una vedetta della Capitaneria di Porto, onde evitare una bella multa decido di interrompere l’immersione e risalire a ridosso della parete (per evitare magari di incontrare qualche diportista della “domenica” indisciplinato).

Una volta riemersi tre ragazze che nuotavano li mi dicono di averla vista partire verso sinistra molto velocemente. Io scherzando dico che deve essere passato uno squaletto e me l’ha portata via. Loro sono un po’ preoccupate ma le rassicuro che scherzo. Per fortuna in acqua ci sono Giovanni e Gian Maria già attrezzati per l’apnea e hanno visto dove era andata la boa e, Giovanni, da “vecchio” apneista che è, si offre di andarla a recuperare.

Intanto Fulvia presta il suo gruppo a Gian Maria che lo veste con discreta disinvoltura (per non aver mai visto come si fa è stato davvero bravo!) Appena arriva suo padre con la boa scendiamo.

Sul fondo Gimmy è davvero tranquillo e a suo agio nell’elemento acqua.

Sarà per l’entusiasmo dei suoi 16 anni e per l’emozione che la prima volta sempre ti dà, ma a – 5 mt è davvero tranquillo con un assetto davvero eccezionale tant’è che gli mollo la mano e nuota solo.

Gli faccio qualche scatto per immortalare la sua prima esperienza sub e poi ritorniamo suo malgrado in superficie da dove ci osserva suo padre ansioso di vivere di nuovo la stessa esperienza.

Giovanni si è già immerso in passato con le bombole, da buon Siciliano che è, quindi gli faccio un breve ripasso e poi scendiamo per la prova.

Ha qualche problema con la sua cintura di zavorra che si sgancia e gli crea un po’ di difficoltà con l’assetto.

Facciamo un piccolo giretto, qualche scatto e risaliamo.

Sono entusiasti.

Io sono felice di essere riuscito nuovamente a trasmettere a qualcuno le mie emozioni e a fargliele vivere.

Come di consueto andiamo a farci una bella spaghettata che gli allievi offriranno all’istruttore per la pazienza avuta hihihihihi

Sono davvero soddisfatto sia per l’immersione fatta con Fulvia che per le due prove svolte. BRAVISSIMI ALLIEVI, saranno sicuramente ottimi subacquei…

LE FOTO

 
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Post N° 205

Post n°205 pubblicato il 15 Luglio 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Lignano Sabbiadoro (UD) – Sassi Ancora 10.07.2008



Sono in ferie a Lignano e la giornata è splendida, Ricky aveva il gommone già "full" i giorni precedenti, percui ci ritroviamo oggi pomeriggio a fare questa uscita io e la mia Tatina, (il mio squaletto è rimasto ad aspettarci con la Nonna in spiaggia e non ha sentito affatto la nostra mancanza!!!)

Nonostante l'alta temperatura io scenderò in stagna e gli ospiti di Ricky mi guardano un po' straniti.

In effetti si suda un po' ma sotto ho solo una maglietta tecnica e il costume.

Per fortuna il viaggio in gommone è rinfrescante. Non ho mai visto il gommone di Ricky così pieno. Siamo in 16 e scherziamo sul fatto di sembrare profughi!!!

Comunque, una volta trovato il proprio spazio tutto procede bene!

A parte qualche vecchia conoscenza (Il mitico Gigi e quel pazzo di "Heidi") ci sono davvero persone simpaticissime che spero di rincontrare in futuro. Grazie a Lea per la simpatia e le foto che se mi arriveranno pubblicherò per colorare un po' questa pagina.

Scenderemo sui sassi "ancora", il nome deriva dal fatto che sono tre sassi paralleli come un ancora appunto. Ci sono già stato e vista la conformazione è un ottimo posto in quanto possiamo sparpagliarci senza disturbarci a vicenda, visto che siamo in tanti!!!

Mia Moglie scende con un po' di difficoltà per il suo solito problema a compensare. Ma con pazienza arriviamo sul fondo, l'ancora è a pochi metri dal sasso grande che già dalla superficie si intravede!!!

La visibilità è davvero ottima, memorizzo il punto tra una grossa Pinna Nobilis su una punta e uno spirografo enorme dall'altra e ci dirigiamo verso destra andando verso l'altro sasso.

Tantissima vita, Paola mi fa notare diverse grancevole, pinne nobilis, ofiure (o stelle serpentine sia lisce che spinose) e spugne coloratissime e mi viene un po' di rabbia perchè non posso fotografarle!!!

Un timido grongo si rintana subito e non riesco a farlo vedere a Paola. 

Grossi Cerianthus neri fanno bella mostra di se!

Pascolano anche tanti piccoli nudibranchi multicolor.


Sul fondo ci sono 18° gradi, con la stagna sto bene ma mia moglie sente un po' di freddino a fine immersione.

Una volta scaricato il gommone ci troviamo tutti al bar vicino al diving per una birretta in compagnia e per conoscerci meglio.

Ottima immersione e ottima compagnia

A presto...


(Le foto sono di repertorio e sono state scattate da me sempre sullo stesso punto d'immersione in passato!!!)

 
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Post N° 204

Post n°204 pubblicato il 15 Luglio 2008 da thegreatwhiteshark
 


FRATELLO MARE



_____________________



 



Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti



arrivederci fratello mare



mi porto un po’ della tua ghiaia



un po’ del tuo sale azzurro



un po’ della tua infinità



e un pochino della tua luce



e della tua infelicità.



Ci hai saputo dir molte cose



sul tuo destino di mare



eccoci con un po’ più di speranza



eccoci con un po’ più di saggezza



e ce ne andiamo come siamo venuti,



arrivederci fratello mare.



_____NAZIM HIKMRT____

 
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Post N° 203

Post n°203 pubblicato il 05 Luglio 2008 da thegreatwhiteshark

Bene si scende...

Immersione Notturna a Sistiana 04.07.2008

Fulvia mi viene a prendere alle 19.30 e, appena caricata la macchina, partiamo con estrema calma alla volta di Sistiana, dove la mia brava allieva, affronterà la sua prima immersione notturna. In macchina mi confessa di avere un po' paura del buio, ed io la tranquillizzo dicendo che se non se la sente risaliamo subito tanto staremo a bassa profondità. Un breve ripasso sui segnali ed un piccolo briefing durante il viaggio. Usciamo a Monfalcone perchè alla barriera di Trieste-Lisert sono segnalati 2 Km. di coda. La nostra idea non si rivelerà geniale, perchè a Monfalcone ben 4 autobotti dei pompieri e un paio di volanti della polizia bloccano la strada.

Con pazienza arriviamo finalmente a Sistiana, il cielo è poco nuvoloso ed il mare è calmo e piatto come una tavola. OTTIMO!!!

Ci prepariamo, e vedo che Fulvia è un po' agitata, cerco di distoglierla dai suoi pensieri. Finalmente siamo pronti, fa davvero caldo!!!  Sono le 21.30 quando entriamo in acqua e fuori c'è ancora una discreta luce. Lo strobo fissato sulla boa dopo un po' si spegne. Fa niente è lo stesso ben illuminato ed in acqua vicino a noi ci sono altri sub.

Accendiamo le nostre pile e, al segno di ok si comincia a scendere, Fulvia si dimentica di compensare e se ne ricorda appena l'orecchio comincia a darle un po' di fastidio. L'ansia la mette un po' in agitazione e, nonostante la sua maschera fosse vuota fa lo svuotamento tre volte!!!

Siamo su un fondale di 5 mt. le faccio il segno di ok per vedere se va tutto bene, lei mi risponde di si ma per tranquillità la prendo per mano e la porto ad esplorare il fondale.
Subito facciamo il primo incontro con un grosso pesce ago che come una biscia striscia sul fondo. Di li a poco incontreremo un bellissimo trio: Una piccola seppiolina che puntava un granchio ragno che, per nulla contento delle sue avance, l'affronta  a chele aperte, ed un piccolo pesce sacchetto ad arbitrare la scena nella speranza di guadagnarci qualche boccone. La seppiolina è davvero minuscola e, abbagliata dalle nostre torce rimane immobile a farsi accarezzare. Fulvia si dimentica le sue paure ed incomincia a godersi l'immersione. Purtroppo a c.a. 8 mt la visibilità non è ottima e basta davvero poco per alzare sospensione sul fondo sabbioso. La riprendo per mano mentre passiamo la nuvoletta di sabbia e di nuovo si tranquillizza.

Sulle rocce a - 5 incontriamo qualche sarago e diversi cavallucci. Il mio reel a cui è attaccata la boa mi da un po di problemi (il filo si agroviglia) perdo qualche minuto a sistemarlo poi dico a Fulvia di spegnere la torcia per vedere le luci che si vedono in superficie nel buio.

E' tranquilla e all'uscita è entusiasta dell'esperienza vissuta. Non credeva che l'immersione notturna fosse così bella. A me da sempre senzazioni quasi magiche, tant'è che a volte mi piace navigare completamente al buio per incontrare il mio io più profondo e rilassarmi, 'sta volta non l'ho fatto per ovvi motivi.

Anche il tempo è stato più che clemente e, all'uscita ci fa compagnia un bel cielo stellato mentre nel resto del Friuli imperversano temporali!!!

Ci cambiamo e ci andiamo a mangiare una pizza a Monfalcone, un controllo  di routine da parte dei carabinieri per strada, ci ritarda un po'.

Mangiamo con gusto vista l'ora e la fame che normalmente fa un'immersione!!! A mezzanotte e mezza sono a casa, esausto ma appagato sia della bella immersione sia della felicità di Fulvia per aver superato egreggiamente la sua prima immersione notturna!!!

Alla prossima...

 

 
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Post N° 202

Post n°202 pubblicato il 04 Luglio 2008 da thegreatwhiteshark
 

Aggiornamento breve

Tra qualche oretta protero Fulvia a fare la sua prima immersione Notturna a Sistiana.

Diverse voci correvano tra la comunità sub locale sull'impossibilità di effettuare immersioni senza avere le adeguate autorizzazioni.

Allora io mi sono armato di santa pazienza ed ho incominciato a chiedere agli uffici competenti.

Alla Capitaneria di Porto di Trieste mi hanno detto che l'ordinanza parla chiaro, ovvero non si possono fare immersioni nelle ore di balneazione nella battimetria antistante le AREE ATTREZZATE dal Comune. In tali aree le immersioni sono permesse dopo le 20.00. La parte che va dalla falesia all'imboccatura del porticciolo di Sistiana non è considerata zona attrezzata e, per tanto ci si può immergere sempre. NON E' NECESSARIA ALCUNA AUTORIZZAZIONE.

Ho chiamato la gestione del parco "la Caravella" che mi ha detto che nelle ore serali il perimetro recintato è chiuso per sicurezza e che loro mettono a disposizione un bagnino a 20€ all'ora. Quindi rimane libera Castelreggio dopo le 20.00 (ottimo orario per la notturna!!!)

Purtroppo però non potrò fare foto visto che Domenica la mia dolce ed adorata mogliettina ha smarrito la mia macchina fotografica dimenticandola chissà dove!!!

Fa niente le voglio bene lo stesso hihihihihi



 
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Post N° 201

Post n°201 pubblicato il 26 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark
 


PREMIO AWARD BRILLANTE

Grazie a
Olly per questo splendido premio che mi lusinga!!!

Che
cosa è il Premio "Brillante Weblog": viene assegnato a siti e blog che
si distinguono nella loro brillantezza sia nei temi che nel design. Il
suo scopo è di promuovere e gratificare più o meno tutti nella
blogsfera mondiale.

Le regole:

1. Al ricevimento del
premio, mostrare la pagina contenente il premio e citare il nome di chi
vi ha premiato mostrando il link del suo blog.
2. Scegliere un minimo di 7 siti o blog che credi siano brillanti nei loro temi e abbiano le caratteristiche di cui sopra.
3. Mostra il loro nome e link e avvisali che hanno ricevuto il Premio "Brillante Weblog".
4. (Facoltativo) Esibire foto e profilo di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo sito.


Ecco di nuovo i nomi, come per gli altri premi è ovvio e sottinteso che tutti quelli che stanno nella mia lista dei blog amici meritano il premio!!!

  1. Il Grande Boh
  2. Lo Squalo Nero
  3. Lighthouse
  4. Deep into BigBlue
  5. Photos&Dreams
  6. Allucinazioni
  7. United we stand
Ho scelto il tema del MARE che sempre mi accompagna, per la scelta dei nomi ma ne avrei veramente tanti da scrivere, vi prego di non sentirvi esclusi o meno stimati se non siete nella lista!!!


 
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Post N° 200

Post n°200 pubblicato il 23 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark
 

Domenica 22.06.2008 - Immersioni a Sistiana

Finalmente è esplosa l’estate e l’appuntamento con Fabio e la sua splendida famigliola è alle 9.30 alla Caravella (parco attrezzato) sulla baia di Sistiana.

Arrivati a Sistiana c’è una calca incredibile di gente e numerosissimi club subacquei da tutto il triveneto. Per fortuna Fabio è arrivato una decina di minuti prima ed è riuscito ad accaparrarsi un ottimo posticino dove, nella nostra attesa si è allargato piazzando sdraio e ombrellone e stuoini.
Appena arrivo apro una piccola tendina per mio figlio e per tenere le borse frigo al riparo dal caldo afoso.

Ci prepariamo subito ed entriamo in mare verso le 10.30.
Appena in acqua mi accorgo che la frusta che collega il mio computer alla bombola non da segni di vita, Fabio prova a smontarla e riavvitarla ma nulla. Va beh terrò conto dei consumi esclusivamente dal manometro!!!

Fabio non si è mai immerso da questa parte e lo accompagno seguendo il percorso solito.

La visibilità è pessima visto l’enorme quantità di subacquei più o meno esperti che vi ci sono immersi. Riusciamo a vedere comunque qualcosina, in particolare un bell’esemplare di grongo rintanato in mezzo alle rocce. 

Percorriamo la parete prima verso destra fino alla falesia e poi verso sinistra evitando i punti più sovraffollati e mantenendoci un po’ più fondi rispetto al percorso che fanno tutti i neofiti.

La parte sinistra è praticamente vergine fino quasi all’imboccatura del porto, tutti erroneamente vanno dalla parte opposta, ma è qui che c’è più vita di solito e l’acqua è più limpida.

Un club di Treviso fa il corso minisub e vedere i bambini in acqua con il loro bombolino è un vero spettacolo.

Dopo un’oretta d'immersione usciamo per rilassarci al sole.

Pranziamo e giochiamo un po’ con i nostri figli. Il piccolo di Fabio si fa la pennichella pomeridiana, mentre mio figlio ha la sua batteria che dura più delle migliori “duracell” e non si esaurirà per tutto il giorno. Ci facciamo anche 4 passi per un buon caffè e poi decido di tornare in acqua.

Scenderò solo perché Fabio non ha voglia.

In acqua adesso non c’è nessuno e ne approfitto per portarmi anche la macchina fotografica, speranzoso di fare i miei soliti splendidi incontri.

E con la tranquillità che questo tipo d’immersione mi da, finalmente in pace con me stesso ed il mio elemento mi metto ad osservare tutti i centimetri di substrato che percorro.

Sono solo disturbato da un bagnante idiota che usa la mia boa di segnalazione come materassino, mia moglie da riva gli ha urlato l’impossibile e le sue grida per fortuna del bagnante hanno sortito effetto positivo e si è allontanato quasi subito.
Sicuramente se avessi dovuto riemergere io, sarei stato molto meno indulgente e sicuramente più furioso!!!

Per fortuna subito passa e, assorbito in perfetta armonia nell’elemento che mi circonda, quasi mi dimentico di respirare, mentre osservo e fotografo le creature che osservano curiose il mio passaggio.

Minuscoli nudibranchi, donzelle e tordi, qualche saraghetto, ghiozzi e bavose e peperoncini  che escono dalle loro tane a salutarmi, per nulla intimoriti.

Arrivo fino alla roccia a forma di tetto costeggiando la parete sul lato destro e mi giro.

Lentamente mi dirigo verso il punto d’uscita, avevo detto a mia moglie che sarei rimasto in acqua per non più di mezz’ora e per evitarle inutili preoccupazioni decido di rispettare i tempi, benché di aria ne ho in abbondanza.

Arrivato nella batimetria dei – 5 metri mentre faccio la sosta di sicurezza un’enorme seppia mi fronteggia quasi a volermi sfidare, prendo la mia macchina e le faccio un servizio completo mentre mi gira intorno.
Esco appagato da quest’immersione con me stesso!

All’uscita i bambini mi tempestano di domande.

Lascio asciugare l’attrezzatura e mi rilasso al sole (anche se con mio figlio la parola relax è un’utopia!!!)

Dopo un bagnetto con lui e mia moglie, cominciamo a sistemare la roba.

Partiamo per Udine per vedere la partita che ci vedrà sconfitti ai quarti dalla Spagna ma, a parte questa dolente nota, è stata una meravigliosa giornata.



TUTTE LE FOTO

 
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Post N° 199

Post n°199 pubblicato il 21 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark

Dedicata a te...

Negramaro

 

La Finestra

 

Via Le Mani Dagli Occhi

Sii vai via, senza di me,

tu vai via, non puoi aspettare tanto tempo inutile,

e cosi tu vai sola via,

sii che vai via, ma che freddo fa se tu vai via,

non vuoi aspettare neanche il tempo utile,

perché da me lo so si va soltanto

Via, via le mani dagli occhi,che senso ha se poi ti tocchi i pensieri ancora

lontani, lontani, lontani, lontani

Strana magia in un istante,

tu vai via, non vuoi leccarmi tutte le ferite,

è cosi che tu vai via,

ma da quando in qua no, non sei più mia, tu sola che hai leccato tutte le ferite,

lo sai da me tu non puoi proprio andare

Via, via le mani dagli occhi, che senso ha se poi ti tocchi i pensieri ancora lontani e vai via, via le mani dagli occhi che senso se poi mi blocchi le mani e rimandi a

domani, domani, domani, domani

domani e per sempre domani,

domani e per sempre rimani,

ma ora toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, amore toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, e vai

Via, via le mani via gli occhi, che senso ha se poi ti tocchi i pensieri ancora lontani e vai via, via le mani via gli occhi che senso ha se poi mi blocchi la mani e rimandi a domani, domani, domani, domani, domani, domani, domani, domani….

Ti prego Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccami le mani, Toccale!

Splendida canzone...

 

 
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Post N° 198

Post n°198 pubblicato il 20 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark
 


La coppa....
 





La coppa MEME.....

Grazie allo SQUALACCIO che mi ha dato questa graditissima onorificenza, questa meravigliosa coppa lui se l'era meritata davvero!!! Ottimo blog, sprizza energia, simpatia e soprattutto voglia di vivere alla grande senza cotare poi che è anche un ottimo subacqueo!!! E quando si condivide la stessa passione per il blu non si può non condividere  anche stima, amicizia e ammirazione!!! Non so se mi meritavo tanto ma il motivo andatevelo a vedere QUI sul suo blog!!!
 

Il regolamento 

  • bisogna inserire il banner
  • bisogna linkare il blog che ti ha dato il meme
  • bisogna linkare altri 6 blog (cifra flessibile) che meritano un premio e, se possibile, spiegare il perché. un blog può ricevere il premio innumerevoli volte!
  • chi riceverà il meme potrà mettere il banner con la coppa in homa page sul lato in modo da far vedere il premio ricevuto a tutti i visitatori! 
Ed ora, la parte più difficile, i nomi.......
Scelta ardua perchè per me tutti i miei blog amici meritano un premio e meritano di essere visitati e letti quindi non abbiatene a male ma la scelta è quasi casuale e ricade sui blog che frequento più spesso o che condividono con me emozioni e attimi di vita...
1- Squalo NERO: Per i motivi sopra elencati!!!

2- IL GRANDE BOH: Beh oltre ad essere suo segretario (quindi atto di lecchinaggio!!!) ha condiviso con me splendide immersioni reali, è un GOLD USER (Miiiii che importante), e sarà presto un ottimo (SPERO) istruttore SUB ed anche per essere il primo ad aver ricevuto l'ambito brevetto sub di  PPD  (PROFESSIONAL POLEMIC DIVER)!!! Hahahahahaha

3- Marina visto che è la BOH GIRL nr. 1 direi che le spetta di diritto!!!

4- Alyxxx perchè  è la BOH  GIRL  nr. 2  OVVIAMENTE!!!

5-  la NippoBimba perchè ogni giorno ci dà qualche chicca (oltre essere GOLD USER anche lei quindi un VIP!!!) ed è veramente meraviglioso e colorato il suo blog!!! Per chi mastica l'inglese c'è anche la english version!!!

6- Una dolce TARTAROSA
perchè  oltre ad ESSERE IL SUO COMPLEANNO  OGGI  (TANTISSIMI AUGURI!!!)  e quindi spero di farle un bel regalo,  il suo blog è davvero carino  e soprattutto ROSA!!!


 Sono finiti i sei ma tutti quelli che sono scritti alla vostra destra lo meritano questo premio!!!

Ciaooooo

 
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Post N° 197

Post n°197 pubblicato il 17 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark
 

Cosa succede nel nostro cielo?

Domenica sono andato a Lignano con mia moglie e mio figlio a prendere qualche raggio di sole, che in questo pazzo Giugno, è ormai un evento assai raro.

Erano quasi le 13.00 e, mentre ero beatamente disteso sul lettino, ho aperto gli occhi ed ho notato questa simpatica nuvoletta con addosso i colori dell’iride!

Per un attimo ho pensato di avere le allucinazioni, ma visto che non faccio uso di sostanze psicotrope, mi sono levato gli occhiali da sole ed ho chiesto se anche gli altri, per caso, vedevano i colori. Nessuno vi aveva posto caso ed, in effetti, era una bella striatura colorata in mezzo a tante altre bianche come di norma!!!

Mi è venuto in mente che tempo fa avevo letto qualcosa in relazione alle scie chimiche. Ma un conto è leggere di fenomeni accaduti chissà dove ed un altro è viverlo. Ho preso la mia macchinetta fotografica ed ho fatto quest’unico scatto.

Molto probabilmente il fenomeno è dovuto al passaggio e rifornimento in volo di qualche aereo militare considerato che di li a poco sarebbe iniziato l’Airshow della nostra pattuglia acrobatica, le Frecce Tricolori sui cieli della vicina Grado.

Il lunedì in ufficio, un mio collega mi vede e mi dice: “Ti ricordi di quella mail che mi avevi mandato l’anno scorso sulle scie chimiche, beh sai, ne ho vista una sopra Gemona”. Allora gli faccio vedere la foto che ho scattato io, ed insieme andiamo a vedere QUESTO sito.

La cosa, anche se non ci ho dato tanto peso, mi fa riflettere per quello che c’è nell’etere e non lo sappiamo, ma non tanto per i suoi spettacolari colori quanto per le sostanze che prima o poi arriveranno al suolo con chissà quali conseguenze.

Una mia amica mi ha detto che avrei dovuto rilassarmi di più, non preoccupandomi poi tanto e magari avrei dovuto leggere un buon libro.

In effetti non mi sono preoccupato più di tanto, tant’è che mi sono limitato come altri ad osservare e scattare la foto.

Lo stesso devono aver fatto numerosi turisti qualche anno fa, mentre si godevano una splendida giornata nel Mar delle Andamane, in Tailandia, Sri Lanka o Maldive osservando all’orizzonte un curioso ed alto muro d’acqua. Molti lo hanno fotografato, molti altri probabilmente stavano leggendo un buon libro, non sapendo che cosa si sarebbe abbattuto sulle loro vite di lì a poco!


E’ facile far sempre finta che tutto vada bene…


Poi però non stupiamoci se leggiamo un libro davanti al caminetto acceso con una bella copertina sulle gambe in pieno... GIUGNO!


 
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Un giochino


Un piccolo giochino!!!
I fondali Marini - SeaScape
Immergetevi nelle profondità marine e avventuratevi alla ricerca dei ricchi tesori nascosti sotto i fondali! Varie immersioni subacquee vi aspettano in questo punta e clicca semplice ma coinvolgente e ben realizzato. Scattate foto e aprite forzieri: lingotti d'oro, perle, antichi manufatti e tanti gioielli, aspettano voi per essere riportati alla luce dopo secoli di acqua e buio. Come in ogni punta e clicca usate il MOUSE per interagire con gli elementi e l'ambiente di gioco.

 

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Il mio "Sub-Curriculum"


LA MIA CARRIERA SUBACQUEA


immagine

Una delle mie prime immersioni a Sistiana (TS) anno'98


 

 

  • 1° Grado FIPSAS /* CMAS conseguito il 02/05/1998
  • 2° Grado FIPSAS/**CMAS conseguito il 21/11/1998
  • Specialità NITROX PADI conseguito il 20/01/1999
  • Specialità Biologia Marina conseguito nel 2000
  • 3° Grado FIPSAS/***CMAS conseguito il 20/04/2001
    Specialita Ricerca e Recupero FIPSAS/CMAS (novembre-dicembre 2000),
    Specialità Orientamento Subacqueo FIPSAS/CMAS (gennaio-febbraio 2001)
    Specialità Salvamento ed Autosalvamento FIPSAS/CMAS, (marzo 2001)
    Specialità Immersione Profonda FIPSAS/CMAS,(aprile 2001)
  • Oxigen Provider DAN conseguito il 10/10/2001
  • Specialità Accompagnatore Subacqueo conseguito nel novembre 2001
  • Istruttore 1*TSA conseguito il 15/01/2007
  • Specialità NITROX DECO DIVER TSA cons. 15/08/2007
  • Specialità LIGHT TRIMIX DIVER TSA cons. 15/07/2008
  • Specialità Immersione sotto i ghiacci ANIS/CMAS cons. 08/02/2009
  • Istruttore 2*TSA conseguito il 06/04/2009
  • Specialità SHARK AWARENESS ESA
    conseguito il 28/12/2009
  • Istruttore NITROX DECO TSA conseguito il 01/03/2011

 

 

Dal 1999 effettuo riprese subacque e fotografie a livello amatoriale. Nel 2002 grazie a Piero Mescalchin (www.mescalchin.it) il video girato all'isola del Giglio insieme a lui (VEDI SOTTO) viene trasmesso fuori programma alla edizione di PROFONDO BLU (rassegna di Video sul mare) nel teatro comunale di Cittadella (PD).

 


 

Un piccolo video

X GLI ALTRI VIDEO CLICCA QUI


L'UOMO E IL MARE 

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
nello svolgersi infinito della sua onda.
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.

Ti piace tuffarti nel senso della tua immagine:
l'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
si distrae a volte dal suo battito
al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.

Siete entrambi tenebrosi e discreti:
uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi.
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!

E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
vi combattete senza pietà nè rimorsi.
Talmente amate la carneficina e la morte,
o eterni rivali, o fratelli implacabili!

 

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