E a trent'anni ho scoperto che correre aiuta a sfogare. Sono a letto, appena uscita dalla doccia. Accompagnata dal mio intrattenitore serale, il mio antistress...insomma ho il computer sulle gambe, nonostante ci siano all'incirca 28° e non si muove una foglia, sono qui a scrivere come sempre dell'enorme rabbia che ormai accompagna tutte le mie giornate. La rabbia e la rassegnazione di non avercela fatta, di non riuscire ad avere la possibilità di trovare la mia strada, di vedere tutti crescere mentre io sono costretta ad un lavoro strumentale che non mi darà mai nulla di professionale nè mai riuscirò a mettere da parte qualche spicciolo visto che è part time e Roma è troppo cara. Ho scoperto che spingere le gambe avanti e spomparmi mi fa scaricare temporaneamente delle tensioni che accompagnano le mie giornate e che poi, dopo che il respiro si fa pesante e sento tutti i muscoli tremare so di stare davvero bene perchè ho dato senso ad una giornata e mi sento davvero stanca per pensare...o quasi sempre è così. Per centociquanta posizioni circa non ho superato la preselezione al Concorso, hoprovato a partecipare ad un master gratuito di webmarketing ma sono stata buttata fuori, provo continuamente ad inviare curricula per le cose più assurde ma senza ottenere risposte o risultati positivi. Penso di essermi trasformata in una collezionatrice di insuccessi, in una spammer di informazioni personali (cui farei volentieri a meno di diffondere), in una depressa cronica che non ha voglia più di lottare, di guardarsi intorno e non ha più la forza di provare a cambiare perchè le cose, come ho potuto constatare, non cambiano se non maturano delle variabili intervenienti che NON dipendono da te.
Run baby run
E a trent'anni ho scoperto che correre aiuta a sfogare. Sono a letto, appena uscita dalla doccia. Accompagnata dal mio intrattenitore serale, il mio antistress...insomma ho il computer sulle gambe, nonostante ci siano all'incirca 28° e non si muove una foglia, sono qui a scrivere come sempre dell'enorme rabbia che ormai accompagna tutte le mie giornate. La rabbia e la rassegnazione di non avercela fatta, di non riuscire ad avere la possibilità di trovare la mia strada, di vedere tutti crescere mentre io sono costretta ad un lavoro strumentale che non mi darà mai nulla di professionale nè mai riuscirò a mettere da parte qualche spicciolo visto che è part time e Roma è troppo cara. Ho scoperto che spingere le gambe avanti e spomparmi mi fa scaricare temporaneamente delle tensioni che accompagnano le mie giornate e che poi, dopo che il respiro si fa pesante e sento tutti i muscoli tremare so di stare davvero bene perchè ho dato senso ad una giornata e mi sento davvero stanca per pensare...o quasi sempre è così. Per centociquanta posizioni circa non ho superato la preselezione al Concorso, hoprovato a partecipare ad un master gratuito di webmarketing ma sono stata buttata fuori, provo continuamente ad inviare curricula per le cose più assurde ma senza ottenere risposte o risultati positivi. Penso di essermi trasformata in una collezionatrice di insuccessi, in una spammer di informazioni personali (cui farei volentieri a meno di diffondere), in una depressa cronica che non ha voglia più di lottare, di guardarsi intorno e non ha più la forza di provare a cambiare perchè le cose, come ho potuto constatare, non cambiano se non maturano delle variabili intervenienti che NON dipendono da te.