Grapewine

Ad occhi chiusi


Osservo il mondo che mi circonda. Spesso in modo assertivo e ne assorbo tutte le sfaccettature, poi arriva la resa dei conti come per tutte le cose. La vita non ti dà mai nulla per nulla ed ogni cosa ha il suo prezzo salato che a sorpresa prima o poi arriva. Qualche volta pagando impari. Tanto.Ho imparato che nella vita chi ha tanta cultura, studia e "la sa lunga", è la prima persona che ha enormi vuoti e un estremo bisogno di imparare dalla vita stessa. Ma non impara. Ha vuoti che non colmerà mai con la pratica, ma solo con la teoria. Povertà di animo, tanta tristezza da nascondere spesso dietro ad una posizione sociale e che quando emergono, anche solo per un attimo, mostrano delle facciate di una persona che la rendono oscena, arida, triste, vuota.Fortunato è chi lo capisce subito e si ferma senza voler andare oltre. A volte questo immenso vuoto devastante è lo stesso che ti resta dentro quando hai creduto a quello che ti è stato mostrato fingendo di non vedere perchè speravi maledettamente che fosse solo apparenza, come uno scudo. O magari è il mero prezzo salato, pagato per crescere e per trarne l'ennesima lezione perchè quello scudo non nascondeva ma copriva il nulla che non sono stata in grado di riconoscere.La cultura, la teoria, la saccenza prima o poi si scontrano con i propri limiti e continuano indiscutibilmente ad andare avanti alla stessa velocità di prima perchè dietro c'è vuoto assoluto.E io ho la presunzione di non essere nè più nè meno di tanti altri, ma sicuramente di non possedere quell'alone di tristezza e di "poracciaggine". Mi ferisco, mi fermo, rivedo per l'ennesima volta tutti gli errori che ho commesso e che non potrò mai cambiare. E poi vado avanti e mi sento più fragile ma più consapevole e forte.Più tieni ad una persona e più è profonda la ferita e poco a poco, incredula, mi rialzo nuovamente e ricomincio il mio cammino ad occhi chiusi. Non lo so dove andrò.