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Post N° 494

Post n°494 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da gretch

 
 
 

Post N° 493

Post n°493 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da gretch

 
 
 

Post N° 492

Post n°492 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da gretch

 
 
 

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Post N° 489

Post n°489 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da gretch

 
 
 

Post N° 488

Post n°488 pubblicato il 29 Settembre 2008 da gretch

 Il Colore Del Grano

tratto da "Il piccolo principe" scritto da Antoine de Saint-Exupéry

"...in quel momento apparve la volpe:
"Buon giorno".
"Buon giorno" disse gentilmente il piccolo principe voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "...sotto il melo".
"Chi sei?" chiese il piccolo principe,
"Sono una volpe", disse la volpe. 
"Vieni a giocare con me?", le propose il piccolo principe "sono così triste...".
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah, scusa!", fece il piccolo principe. "Che cosa vuol dire addomesticare?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami".
"Creare di legami?".
"Certo", disse la volpe, "tu, fino ad ora, per me non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo. (...) Se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana come una musica. E poi guarda! Vedi laggiù in fondo dei campi di grano? Io non mangio il pane, e per me il grano è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..." 

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore ... addomesticami", disse.
"Volentieri,  che bisogna fare?", domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti siederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino...". 

Il piccolo principe ritornò l'indomani. "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincio ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... ci vogliono i riti".
"Che cos'è un rito?", disse il piccolo principe.
"Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe."E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore" (...) 

Così il piccolo principe addomesticò la volpe ...

E quando l'ora della partenza del piccolo principe fu vicina:
"Ah!", disse la volpe, "... piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi e che diventassimo amici...". 
"E' vero", disse la volpe.
"Ma sapevi che avresti pianto!", disse il piccolo principe.
"Certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?" 

"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".

 
 
 

Post N° 487

Post n°487 pubblicato il 26 Settembre 2008 da gretch

 
 
 

Post N° 486

Post n°486 pubblicato il 25 Settembre 2008 da gretch

 
 
 

Post N° 485

Post n°485 pubblicato il 24 Settembre 2008 da gretch

... Ora taccio e vado...

... Ho bisogno di capire...

E cos’hai alla fine del giorno?
Cos’hai da portar via?
Una bottiglia di whisky e un nuovo set di bugie
persiane alla finestra e un dolore dietro agli occhi

Dire Straits - Private Investigation

 
 
 

Eppure... Pensare...

Post n°484 pubblicato il 24 Settembre 2008 da gretch

... che comunque vada, andrà avanti...
L'importante è avercela messa tutta, con tutti i mezzi leciti ed idonei ad ogni sfida, lotta, battaglia, guerra, ambizione o tentativo che sia...
Non importa se il tempo ed il passato lasciano cicatrici di rimorsi sulla schiena perchè ogni cosa fatta per giusto agire, obiettività ed umiltà ha avuto giusti motivi per esser compiuta.
E' così che si va avanti: con speranze illuse e poi deluse, con tentativi vani di esser guardato attraverso il velo dell'apparenza ed appariscenza per mostrare davvero quel che si è e perchè lo si è diventati. Il crescere cambia tutti: con i giusti metodi e, purtroppo, con quelli sbagliati; con giuste esperienze e, purtroppo, esperienze imposte.
E' così che si cresce: stringendo i pugni ed i denti aspettando che qualcosa arrivi o cambi; trattenendo lacrime amare o versandole incuranti di apparire "deboli", perdenti, ma mai con lo scopo di far pena...
Un Uomo non fa pena perchè sa che dentro ci sono valori sani e sani bisogni...
Un Uomo piange con dignità perchè è l'unico modo per lavare l'anima da dolori e diffidenze ricevute...
Un Uomo piange perchè la rassegnazione è un'elsa di spada rovente da dover stringere per continuare a recidere ignora, indifferenza, malignità, preconcetti...
Un Uomo piange nascosto dietro un sorriso sincero per un'Amico in difficoltà, per un altro Uomo che chiede il suo aiuto certo che ne riceverà con onore e senza essere deriso...
Un Uomo piange nascosto dietro silenzi a cui troppo spesso è difficile dar parole, pur conoscendo quello sguardo che implora come solo un Uomo ferito sa mostrare...
Un Uomo piange perchè sa che i propri rimpianti sono frutto di tempistiche fallate per proprio o altrui agire...
Un Uomo piange nascosto sul fondo del baratro in cui egli stesso si inabissa per evitare di ferire altri coi suoi mutevoli cambi di umore, forse, di identità, di incomprensibili parole ed atteggiamenti chiari solo a chi ha avuto la fortunata sfortuna di viverli sulla propria pelle...
Un Uomo piange sinceramente a testa alta perchè sa imparare dal dolore...
Un Uomo ride timidamente perchè capisce che il motivo per cui gli brillano gli occhi è un motivo per varrebbe decisamente vendere la propria vita per viverne almeno un altro...
Un Uomo tace quando sa che ormai "le parole sono stanche", ma sa che qualcuno le ascolterà...
Un Uomo guarda avanti a sè quando capisce che esser battuti non vuol dire esser perdenti, ma vincitori per aver accettato degnamente ed orgogliosamente l'aver perduto senza essersi risparmiato in nulla nella lotta...
Un Uomo AMA e lo fa perchè ogni lettera della parola AMORE pesa come cent'anni della propria sofferenza...
Un Uomo dice TI AMO perchè ancora ha dentro di sè il valore di sentimenti che non possono essere acquistati col vile danaro, con lo scintillio di materiali gioielli o di qualsiasi altra cosa abbia un costo minore della vera vita...
Un Uomo è un Uomo e non un vile servo del potere...
Un Uomo vive di stenti e lo fa felicemente...
Un omuncolo vive di niente e stenta a capire cosa possa significare "FELICITA'"

Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore in un angolo e non sa di noi...

 
 
 

.. ...

Post n°483 pubblicato il 24 Settembre 2008 da gretch

 

Your Latest Trick
All the late night bargains have been struck
Between the satin beaus and their belles
And prehistoric garbage trucks
Have the city to themselves
Echoes roars dinosaurs
They're all doing the monster mash
And most of the taxis and the whores
Are only taking calls for cash

I don't know how it happened
It all took place so quick
But all I can do is hand it to you
And your latest trick

My door was standing open
Security was laid back and lax
But it was only my heart got broken
You must have had a pass key made out of wax
You played robbery with insolence
And I played the blues in twelve bars down Lover's Lane
And you never did have the intelligence to use
The twelve keys handing off my chain

I don't know how it happened
It all took place so quick
But all I can do is hand it to you
And your latest trick

Now it's past last call for alcohol
Past recall has been here and gone
The landlord finally paid us all
The satin jazzmen have put away their horms
And we're standing outside of this wonderland
Looking so bereaved and so bereft
Like a Bowery bum when he finally understands
The bottle's empty and there's nothing left

I don't know how it happened
It was faster than the eyes can flick
But all I can do is hand it to you
And your latest trick

Il Tuo Ultimo Trucco

Tutti gli affari della tarda notte sono stati conclusi
Fra i belli col satin e le loro belle
E camion dell’immondizia preistorici
Hanno la città solo per loro
Echi, ruggiti, dinosauri
Fanno tutti il pasticcio di mostro
E quasi tutti i taxi e le puttane
Prendono chiamate solo per soldi

Non so com’è successo
E’ tutto avvenuto così velocemente
Ma tutto quello che posso fare è riconoscere il merito
Del tuo ultimo trucco

La mia porta era aperta
La security era sdraiata e rilassata
Ma fu solo il mio cuore che si ruppe
Dovevi avere un pass fatto di era
Con insolenza hai interpretato il furto
Ed io ho suonato il blues in dodici battute giù in Via degli Amanti
E non hai mai avuto l’intelligenza di usare
Le dodici chiavi pendenti dalla mia catena

Non so come sia successo
E’ tutto avvenuto così in fretta
Ma l’unica cosa che posso fare è dartelo
E il tuo ultimo trucco

Ora è passata, ultima chiamata per l’alcool
Un ricordo passato è stato qui ed è andato via
Il padrone finalmente ci ha pagato tutti quanti
I jazzisti in satin hanno messo via i loro corni
E stiamo fuori da questo mondo delle meraviglie
Che sembriamo in lutto e disperati
Come un barbone di Bowery quando alla fine capisce
Che la bottiglia è vuota e non c’è rimasto niente

Non so come sia successo
Era più veloce d’un batter d’occhio
Ma tutto quello che posso fare è riconoscere il merito
Del tuo ultimo trucco

 
 
 

Eppure... Sbagliare!

Post n°482 pubblicato il 22 Settembre 2008 da gretch

Mi è stato chiesto di parlare: ho taciuto.
Mi è stato chiesto di tacere: ho urlato.
Mi è stato chiesto di lottare: mi sono arreso.
Mi è stato chiesto di arrendermi: ho sputato sangue e sudore.
Mi è stata imposta una scelta: ho fatto quella sbagliata.
Mi è stata data un'alternativa: ho perseverato sulla scelta fatta.
Mi è stato dato un consiglio: l'ho rifiutato.
Mi è stato chiesto un consiglio: è andato perso nel vento.
Mi è stata chiesta la vita: non l'ho negata.
Mi è stata data la morte: l'ho accettata da uomo.
Mi è stato dato dolore: ho stretto i denti e sorriso.
Mi è stato dato piacere: ne ho reso per cento volte oltre.
Mi è stato chiesto un sorriso: l'ho dato con le lacrime agli occhi.
Mi è stato chiesto di piangere: l'ho fatto sinceramente.
Mi è stato chiesto di risalire: ero troppo preso a precipitare.
Mi è stato chiesto di affondare: avevo appena iniziato a risalire.
Mi è stato chiesto il volo: strisciavo facendo strisciare.
Mi è stato chiesto di strisciare: ero impegnato a volare.
Mi è stato chiesto il mio nome: l'ho sussurrato.
Mi è stato chiesto il mio umore: terrore.
Mi è stato dato terrore: ero tranquillo.
Mi è stato dato appoggio: sono caduto da solo.
Mi è stato imposto di fuggire: sono rimasto a guardare.
Mi è stato chiesto di dare: non me lo son fatto ripetere.
Mi è stato chiesto di prendere? Qualcuno mi ha mai teso la mano per dare?
Ho fatto, ho fatto, ho fatto, eppure ho sempre sbagliato...

 
 
 

Ritorni...

Post n°481 pubblicato il 17 Settembre 2008 da gretch

... a vecchie eppur nuove abitudini, ritrovando o spolverando la voglia ed il piacere di confrontarmi col mondo o solo (come sempre) per scrivere a me stesso di me stesso come semplice valvola di sfogo per il solo bisogno di mandar via pensieri e pesantezze d'animo...
Non saprei...
Mi sono seduto davanti al pc come non facevo da tempo: rilassato, emozionato, curioso, scazzato, svogliato, tedioso e tediato...
Era da tanto che non cliccavo su "nuovo post", che non cercavo un video da inserire, immagini e musica adatti al mio stato d'animo ed al volerlo trasmettere attraverso colori in bianco e nero e note silenziose per sensi solo miei...
Sembra passata una vita dall'ultimo post scritto con rabbia e per rabbia con la consapevolezza della frustrazione con cui si viene visti in questa epoca ormai troppo corrotta da effimeri valori e superficialità di giudizio...
Numeri, solo numeri ad etichettare un'individuo e fargli ricordare quanto breve sia una vita.
Numeri ogni giorno: la sveglia, il tempo per un caffè, i chilometri per andare al lavoro, le ore dello stesso lavoro da lavorare per uno straccio di stipendio a fine mese, il conto in banca che puntualmente a neanche fine mese già sfuma in tonalità purpuree, il tempo per vedersi scivolare dalle mani gli anni senza poter far nulla per cambiare tante cose che si vorrebbero diverse...
Numeri per indicare una nascita ed altri per sancire una fine.
Numeri per far valere le proprie potenzialità ed il proprio lavoro per riuscire a portare un pezzo di pane a figli affamati...
Numeri da circo per compiacere o per deludere...
Numeri che ti sbattono il morale sul pavimento dell'inferno nel numero di un attimo e nel numero di un'infinità di attimi si riesce a trovare la soluzione per ritrovare l'equilibrio a cui si era giunti con troppe lacrime.
Numeri da comporre sulla tastiera di un telefono e numeri da scrivere per dire una frase... 84086454602363...
Quanti e quali numeri servono per sentirsi bene, per essere felici, per restare in silenzio nel proprio anonimato, per costruirsi la propria baita sulla scogliera più alta?
Quale egiziano d'altri tempi conosceva la formula per rispondere?
Nessuno, credo.
L'intorno è l'insieme degli interi e dei decimali. Frazioni di vita e integrali da risolvere con limiti sempre più impossibili da calcolare...
Come si è arrivati a questo?
Come si è sostituito il baratto dello star vicendevolmente bene scambiandosi affetto con l'imporre prezzi anche ad un semplice sorriso?
Chi ha coniato la moneta del disprezzo verso chi si spezza la schiena per un misero star bene?
Chi ha studiato l'inflazionare la morale a vantaggio della superficialità?
Chi decide la povertà di un uomo? La virtù? Ormai non più. Ormai non c'è più il valore, la cortesia, l'onore...
Ormai comandano tutti per il bisogno di esser comandata da un unico, blasfemo, rincorso eppur odiato dio... Ognuno lo conosce, ognuno lo disprezza, eppur ognuno ne ha bisogno...

Rivoglio il mio Angelo delle preghiere da bambino, il mio godere delle cose senza valore raccolte per inventare un gioco, i tappi delle bottiglie rubati per disegnare una pista sull'asfalto caldo del sole delle estati di trenta anni fa, la sensazione di estatica meraviglia nel guardare un lucciola di notte mentre cicali e grilli cantano il loro inno all'amore...
Voglio tornare a vivere con l'innocenza e la semplicità del cuore di un bambino...
Voglio... Vorrei che ognuno ricordasse ed imparasse a tornare bambino e vivere da tale e pensare se davvero questo è il mondo che sognava correndo tra i papaveri e le spighe di grano quando l'unica ricchezza era saper sorridere...

Quello che si prova
non si può spiegare qui
hai una sorpresa
che neanche te lo immagini
dietro non si torna
non si può tornare giù
Quando ormai si vola
non si può cadere più....
Vedi tetti e case
e grandi le periferie
E vedi quante cose
sono solo "fesserie"...
E da qui....e da qui...
...qui non arrivano gli angeli
con le lucciole e le cicale..
E da qui....e da qui....
"non le vedi più quelle estati lì"
"quelle estati lì"

Qui è logico
cambiare mille volte idea
ed è facile
sentirsi da buttare via!!
Qui non hai "la scusa"
che ti può tenere su
Qui la notte è buia
e ci sei soltanto tu
Vivi in bilico
e fumi le tue Lucky Strike
e ti rendi conto
di quanto le maledirai.....

E da qui....e da qui...
qui non arrivano "gli ordini"...
a insegnarti la strada buona...
E da qui....e da qui....
QUI NON ARRIVANO GLI ANGELI!!

 
 
 

Le mie ultime parole...

Post n°480 pubblicato il 04 Giugno 2008 da gretch

 

... prima di lasciare per un po' questo "mondo"...
... Le parole di un testo che mi si è appeso al cuore ed ai ricordi più belli e forse tra i più dolorosi. Un testo che non è solo una dichiarazione d'Amore, ma, tra le righe, una dichiarazione di Amicizia, di complicità, di unione, sincerità, rispetto... Spesso io stesso non ho dato nulla di tutto questo per il muro che anch'io ho voluto e dovuto alzare innanzi a me per non cadere e cedere più alle debolezze di un cuore e di un'anima di Uomo forse troppo sbagliato, ma troppo onesto per tradire anche un semplice pensiero...
Questo testo è per me e per il bene che avevo imparato a volermi tornando a sognare, a volare, credere in me stesso e nella forza e nell'appoggio che avrei e che ho sempre voluto (ma non sempre saputo) dare alle persone a cui VOGLIO bene. Un anno e mezzo fa questo "mondo" non era così sporco e FALSO e qualcuno può darmi ragione ad occhi chiusi. Io sono sempre stato me stesso, sincero e trasparente, con i miei troppi difetti (i miei pregi, se ci sono, li lascio trovare a qualcun altro), con i miei voli pindarici e le mie cadute rovinose. Non ho mai detto "TI AMO" solo per gioco, solo per portare a letto una donna, solo per un bisogno carnale. Questo giochino lo lascio fare a chi non ha una coscienza e non ha rispetto per sè stesso e per i propri sentimenti. Ho AMATO Donne col cuore e col corpo e l'anima. Non ho mai giocato e il mio "egoismo" mi ha sempre impedito di pensare prima a me e poi agli altri. Chi mi conosce, chi ha voluto
conoscermi sa che mi sono sempre annullato per il bene degli altri, che mi sono sempre votato alla persona a cui ho detto sinceramente Ti Voglio Bene...
Questo testo è per me, per quella manciata di Persone VERE che ancora sanno discernere il vero dal falso. Le mie non sono mai state solo parole, ma, per chi mi ha permesso di dimostrarlo, FATTI...
Mi ritiro nella mia stanza vuota, in penombra, magari di una baita su uno strapiombo con sotto un mare in tempesta come la rabbia e il dolore che mi bruciano dentro. Sulla mia pelliccia d'orso accanto ad un camino la cui fiamma ormai languisce. Io non sparisco perchè qualcuno ha ancora bisogno del mio "egoismo" e della mia spalla...

"Son qua o sono in giro...tra l'ordinarietà quotidiana ed un mondo onirico ed irreale che ormai non c'è più...”

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

 
 
 
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