Grilcantino

il costo dell' attenzione


Se strada non deve essere, almeno sia vicino al parabrezza. Mi riferisco a tutte le volte in cui siamo costretti a distogliere per un attimo lo sguardo dal traffico davanti a noi. Due le situazioni tipiche: l'azionamento di servizi di bordo e la lettura di una cartina stradale. Per la prima eventualità gli I drive più o meno semplificati (e ci voleva: quando apparve sulla serie 7, una grande ditta newyorkese di posteggiatori mandò ad un corso i suoi dipendenti...) et similia una funzione la svolgono: fermo restando l' aspetto della concentrazione e quello della reiterazione di passaggi, si registra il positivo fattore che mentre si cerca - con la mano intuitivamente ancorata alla manopola - lo sguardo non insegue pulsanti sparsi ma si focalizza su di uno schermo di poco più basso della linea visuale esterna. Quanto alla seconda eventualità, non è certo il caso di sottolineare i rischi della consultazione cartacea, anche se la sua alternativa informatica va poi considerata nelle sue molteplicità di configurazione (dimensione, collocazione e caratteri dello schermo; logica di funzionamento). Ma chi lo può avere, il navigatore, e a che prezzo? Sempre alto, troppo, anche considerando che i modelli aftermarket mobili partono da poco più di 300 euro. Nelle varie Case, poi, non sempre la soglia d'accesso corrisponde allo stesso segmento di mercato, e sfaccettatamente ad una logica scalare di gamma. Un criterio talvolta adottato è quello della progressione inversa al modello e/o alla versione: così, per esempio, in BMW può costare anche solo 600 euro, ma bisogna portarsi a casa una grossa serie 5 e optare per l'allestimento di punta Eletta.In Citroen lo si può avere anche sulla C2, ma per non meno di 2150 euro, non essendo disgiungibile da un sofisticato impianto audio (scorporabile invece sulla C3: 1100 euro).Fiat da la possibilità di dotarsene anche al possessore di Panda (ma a caro prezzo - 1750 euro - e solo sulla versione 4X4), mentre sulla punto si assiste al già accennato fenomeno con una tripartizione 1300/900/800.In Ford nessuna progressione inversa in base al livello d'allestimento, ma ben 1500 euro per la Fiesta (i modelli superiori si attestano attorno a quota 2500).In Lancia per Ypsilon si parla di 1900/1700 euro.Mercedes obbliga il proprietario della compatta serie A ad un esborso di 3228 euro, per un pacchetto comprendente il lettore di DVD (con la classe E ce la si può cavare con 1836 euro).Il prezzo della Mini non lo è per questo accessorio: 2600/2400 (idem per la sbarazzina scoperta).Maggiore abbordabilità in casa Opel, con la Corsa che se ne può dotare con 1200 o 730 euro.1550 è invece la cifra necessaria per la Peugeot 206 (che scendono a 1300 per la coupè/cabrio), vincolando il dispositivo all' abbinamento con il lettore di CD.Renault nel ruolo di divulgatrice, con disponibilità che parte dalla Twingo (730) euro per poi interessare anche la Clio (a partire da 1000 euro).Alte cifre per una Fabia o una Smart (rispettivamente 2595/2118 e 2020 euro), ed ancor di più per una Ibiza (3067).Con Yaris si scende a 1350 (ma occorre - qui come in altri casi -considerare l'esiguità dello schermo), con Polo la montagna russa del listino s'attesta a quota 1986/1666.Quali i modelli su cui è di serie?Audi A8, BMW 6 e 7; Kia Opirus; Mercedes S, CL e SL; VW Phaeton (e su di una introducenda versione ipersportiva della Touareg). Come si vede, la soglia d'accesso si situa a cavallo del segmento B e C, mentre i prezzi denunciano una situazione sfaccettata, per voler usare un eufemismo. Eppure, l'intraprendenza degli installatori indipendenti rivela che questa soluzione può essere ottenuta anche con sacrifici meno onerosi. E se poi serve alla sicurezza, tanto di guadagnato. CordialmenteClaudio Trezzani.