Grilcantino

diffusione ...armata


Siamo in un' Era che s'avvia a garantire Pari Opportunità anche nell' ambito delle Forze Armate,  e forse ci capiterà di pensare alle "commesse militari" come a graziose fanciulle incontrate presso spacci dell' Esercito. Per il momento - e più prosaicamente - commesse militari sono quelle che in parte l'industria automobilistica nazionale si è lasciate sfuggire. Penso alla Campagnola lasciata senza erede, e mi sforzo d'immaginare il futuro. Lo concentro, questo futuro, sullo spazio tra i sedili anteriori o sul piantone dello sterzo. E mi vengono in mente 3 lettere: D, S e G. Non che debba essere necessariamente composto da queste consonanti, l'acronimo. Anzi, una via tecnologicamente italiana sarebbe ben gradita. Lo sarebbe riflettendo su questo: States a parte, sino ad ora l'idea di equipaggiare con cambio automatico una vettura di pronto intervento di pubblica sicurezza da noi è sembrata peregrina. Servono selezioni sportive - si dice - e la necessità di spremere ogni grammo di potenza dal motore nei frangenti d'emergenza. E così gli agenti si sobbarcano estenuanti maratone di piede sinistro nei pattugliamenti a bassissima velocità, oltre a dover staccare una mano dal volante in momenti magari crucialmente pericolosi. Oggi però esistono trasmissioni manuali robotizzate a doppia frizione in grado di corrispondere egregiamente sia alle esigenze del confort che quelle della sportività. Il che poi ha sempre come ricaduta finale la sicurezza. Ci pensino, gli italici progettisti del settore, ogni volta che s'accingono a ideare vetture che poi saranno proposte alle Forze Armate. CordialmenteClaudio Trezzani