Grilcantino

sicurezza tedesca


Una BMW serie 5 bianco/verde. Poi una Mercedes classe E dall' egual abbinamento cromatico. Lampeggianti blu, caschi, cinture allacciate. Una pista bagnata, una simulazione d' evitamento/ostacolo. Poi lo zoom inquadra un prospetto: tot incidenti con auto della Polizei coinvolte, tra questi evidenziata la percentuale di quelli selbstverusachtenen. Si, perche loro si preoccupano, se i loro agenti vanno a sbattere, e si interrogano sulle cause. Era un documentario - dunque, riproducente la realtà - diffuso da una tv tedesca. I corsi, lo so, li fanno anche i nostri provetti guidatori di Pantere e Gazzelle. Li fanno bene, e sono bravissimi. Ma succedere, può succedere. E se succede, tutto parte dai dispositivi di ritenuta. Che tendono a non usare. Un argomento da non sottovalutare è la relativa compromissione dell 'approntamento di gesti di difesa, in un conflitto a fuoco. Ma in velocità la morte può anche non venire da una pallottola. Altra curiosità: la Mercedes montava il cambio automatico. Certo, i discendenti dai Teutoni ci hanno abituato a questa soluzione già da quando il dispositivo accusava inerzie non certo sportive, e a montarlo (magari a 4 marce...) erano anche preparatori dai nomi altisonanti, costretti a questa scelta dalla mera indisponibilità di trasmissioni manuali atte a sopportare l'incrementata coppia. Ma ora, il cambio automatico sportivo c'è. E non solo DSG, di cui pure sottolineai i pregi in precedenza. Ve n'è uno caratterizzato da  dinamica rispondenza anche in Italia. Gli è stato appioppato un nome inglese, e nella versione civile può abbinarsi prorpio alla motorizzazione a benzina prescelta da un modello in dotazione all' Arma. E un siffatto manuale robotizzato conferisce sicurezza (la mano non è costretta sulla leva, in frangenti critici), oltre che confort. Comportamenti e dotazioni, dunque. Perchè chi rischia la vita per la collettività sia adeguatamente tutelato. CordialmenteClaudio Trezzani