Grilcantino

non solo sigle


Vi è un motore tedesco - un 6 cilindri di 2,5 litri - che rappresenta uno dei più compiuti esempi di modularità (rispetto alla potenza, non alla cilindrata) tra gli aspirati a benzina: a seconda di dove è montato e della collocazione di sigla nello stesso modello, eroga 177, 192 o 218 CV. Potenza, quest' ultima, che è mediana se espressa da un turbodiesel di pari marca e di tre litri di cilindrata (gli altri CV sono 204 o 272). Due motori, sei potenze, tutte cifre "rotte". Pensiamole in KW, ascendendo: 130; 141 (l' eccezione); 150; 160; 200. Risulta dunque evidente che i costruttori "pensano" in KW, e lo devono fare per armonizzare la produzione con disposizioni fiscali o assicurative. L' automobilista invece, no. Forse perchè vede il CV come stimolante retaggio di un dinamismo fisicamente muscolare (contrapposto all' efficentistico algore del KW), forse perchè ...sono di più. Si, perchè mentre con i newtonmetri è tutta una festa accrescitoria (suppergiù, uno zero in più), con i KW si deve togliere, e anche se solo sulla carta, nuoce all' Io. L'  effetto/euro, insomma, dentro il cofano non è ancora arrivato (ben diversamente dal tavolo del venditore, dove i "meno che poi sono di più" - le surretizie lievitazioni dei listini - hanno fatto trasferire dalle tasche dell' acquirente cifre solo apparentemente magre). Ma visto che anche l 'automobilista medio tra qualche tempo padronereggerà i KW non solo al volante (l' ESP aiuta) ma anche nelle correlazioni e nelle comparazioni, un suggerimento alle Case: fateceli sembrare davvero di meno, questi KiloWatt. Come? Qualcosa a che fare con il rendimento termodinamico: consumare di meno a parità di potenza. Ne abbiamo bisogno, in un momento in cui dimensioni e fabbisogni crescono. CordialmenteClaudio Trezzani