Grilcantino

futura & futuro


Per un costruttore tedesco, futura è  semplicemente un livello d' allestimento un po' più ricco degli altri. Che agghinda macchine ancora in incolloso contatto con l 'asfalto (ad onor del vero, con il run flat l' incubo/chiodi è scongiurato...). Meno aria dentro, ma non ancora cuscini d'aria fuori. Unico indizio d' avvenirismo, il radar "attivo", non però disponibile su tutti i modelli. E così è anche altrove, milione più/milione meno investito in ricerca. Eppure, in un' epoca in cui si può portare la collo il contenuto del proprio PC (le "chiavette di memoria", USB drive), possibile non si possa avanzar anche su 4 ruote sulla strada dell' elettronica? Per il guru della Semovenza Annunciata (Alberto Broggi, docente d' ingegneria dell' informazione presso l' ateneo parmense) il momento della Delega Totale al mezzo (con spinosi risvolti etico/legali: se t' investe il pedone, di chi è la colpa?) non è lontana. Frattanto, si tratterebbe almeno di non retrocedere dalle posizioni raggiunte. Lo dico perchè vedo spuntare SUV dalle quote esterne (nonchè dalla loro ...ininclinazione) assimilabili a quelle di veicoli commerciali, ma con bagagliai di cubatura coincidente a quello di berline medio/piccole di 10 anni fa; dalle plurifunzionalità di marcia off road, ma con pneumaticini di spalla /40 che all' idea di metterli sopra strade bianche vien da pensare alle insidie di condoms extra-thin; dal rapporto consumi/prestazioni direttamente paragonabili a quelle di vetture degli anni '30. E son mezzi che uno con 50.0000 euro se li mette in garage (altri 50.000, ormai...). E sono relativamente tanti, non uno, che lo possono fare. Ecco, propugnerei un Elitarismo Disetico al servizio dell' Etica: si continui pure - parlo alle riviste specializzate del settore - a tessere le lodi dei modelli che infrangono il muro dei 12 secondi sui quattrocento metri (per le moto, la barriera superata è quella dei 10, ed a quel punto occorre corredarsi di certificato medico circa la sanità delle vertebre cervicali...): per quelle accelerazioni lì si sfiorano i 10 zeri sul libretto degli assegni, e dunque saranno pochi i propagatori di Co2 che vedremo sfrecciare. Quegli altri dei 50.000 in Attico Su Gomma, invece, sciamano numerosi e beatamente ignari di quanto dissipano, per quanto ottengono. Che poi - lo sapessero - pretenderebbero di retrocedere la spesa sostenuta in valuta e in quantità deflazionata all 'epoca corrispondente. Ed erano pochi biglietti da mille, negli anni '30... CordialmenteClaudio Trezzani