Fiaccolata della legalità: ospite “d’onore” Pino Masciari29 settembre 2011 07:00margherita.leonePoliticano comments La fiaccolata della legalità organizzata dal gruppo “No a tutte le mafie”, costituitosi spontaneamente dopo i rivolgimenti leinicesi delle indagini condotte nell’ambito dell’operazione Minotauro (l’arresto di Nevio Coral, l’8 giugno, e le dirette conseguenze di quest’avvenimento, ossia le dimissioni in blocco dallo schieramento d’opposizione, i lavori, tuttora in atto, della commissione d’inchiesta) vuole essere un richiamo forte alla coscienza civica e alla partecipazione attiva dei cittadini, per pronunciare, all’unisono, un no deciso alla criminalità, nelle sue molteplici manifestazioni. Al corteo per le vie cittadine, di per sé pregno di significato, si aggiunge la testimonianza di chi, come Pino Masciari, ha fatto della legalità una ragione esistenziale.PINO MASCIARI, classe 1959, è un imprenditore edile originario di Catanzaro, dal 1997 è sottoposto a programma speciale di protezione insieme alla sua famiglia. Ha avuto il coraggio di denunciare le collusioni ‘ndranghetiste con il mondo politico, e da allora la sua vita è stata radicalmente rivoluzionata, sia sul fronte professionale, sia su quello familiare. Vide distrutte le sue imprese edili, bloccate le commesse avviate, revocato il credito dalle banche. Rifiutò le regole del racket, accettando il rischio che ne derivava: il 18 ottobre 1997 lasciò la Calabria con la moglie e i due figli. Decise di testimoniare ai principali processi contro la ‘ndrangheta e il sistema di collusione, diventando così, secondo la definizione del procuratore generale Pier Luigi Vigna, “il principale testimone di giustizia italiano”.
30 settembre ore 20,30 a Leini FIACCOLAta della legalita'
Fiaccolata della legalità: ospite “d’onore” Pino Masciari29 settembre 2011 07:00margherita.leonePoliticano comments La fiaccolata della legalità organizzata dal gruppo “No a tutte le mafie”, costituitosi spontaneamente dopo i rivolgimenti leinicesi delle indagini condotte nell’ambito dell’operazione Minotauro (l’arresto di Nevio Coral, l’8 giugno, e le dirette conseguenze di quest’avvenimento, ossia le dimissioni in blocco dallo schieramento d’opposizione, i lavori, tuttora in atto, della commissione d’inchiesta) vuole essere un richiamo forte alla coscienza civica e alla partecipazione attiva dei cittadini, per pronunciare, all’unisono, un no deciso alla criminalità, nelle sue molteplici manifestazioni. Al corteo per le vie cittadine, di per sé pregno di significato, si aggiunge la testimonianza di chi, come Pino Masciari, ha fatto della legalità una ragione esistenziale.PINO MASCIARI, classe 1959, è un imprenditore edile originario di Catanzaro, dal 1997 è sottoposto a programma speciale di protezione insieme alla sua famiglia. Ha avuto il coraggio di denunciare le collusioni ‘ndranghetiste con il mondo politico, e da allora la sua vita è stata radicalmente rivoluzionata, sia sul fronte professionale, sia su quello familiare. Vide distrutte le sue imprese edili, bloccate le commesse avviate, revocato il credito dalle banche. Rifiutò le regole del racket, accettando il rischio che ne derivava: il 18 ottobre 1997 lasciò la Calabria con la moglie e i due figli. Decise di testimoniare ai principali processi contro la ‘ndrangheta e il sistema di collusione, diventando così, secondo la definizione del procuratore generale Pier Luigi Vigna, “il principale testimone di giustizia italiano”.