Quando

Quando e le interviste


Il fatto che io sia stato un uomo di chiesa è innegabile e ci sono segni di questo nella mia persona. Vero è che, in questo momento, il peso del Vaticano nella vita degli italiani è rilevante, tanto che alcuni punti del programma elettorale di questo governo, a costo zero praticamente, non si possono realizzare per l’opposizione della chiesa. Anche questo toglie credibilità alle politiche di sinistra, perchè diciamo e non facciamo, e le destre vanno a nozze. Il libro Quando un po’ ci marcia sul mio essere stato uomo di chiesa: chi dice ex prete sostanzialmente dice giusto, ma, prete, è un titolo che non mi compete. Non vorrei che tutte le interviste, come quella simpaticissima di Radio Flash, che Davide metterà a disposizione in rete, si limitassero al folclore religioso. Ho scritto anche per parlare dello sviluppo economico, di un tipo di organizzazione produttiva che distrugge le persone, del PIL che distrugge la qualità della vita e l’ecosistema. Del rapporto conflitto tra democrazia di base e democrazia istituzionale, della deriva oligarchica della democrazia. I giornali sono peni di orientamenti diversi: Movimenti che disconoscono i partiti, partiti che spaccano la loro autoreferenzialità e le guerre continuano e le risorse per i lavoratori non ci sono perché le succhia un capitalismo militare. Ho scritto soprattutto per il mio paese Leinì, perchè la lotta operaia dei lavoratori della Singer è ancora presente nelle famiglie dei miei concittadini, molto più della battaglia di Lepanto dei conti Provana. (La foto è del fotografo fabio.1971)