Quando

scheda di Quando


Guerrino Babbini, anni 72, ha dato alle stampe il suo primo libro: ”QUANDO la fede e la lotta sono di classe” Un libro che racconta la sua storia ma, nel contempo, la storia del nostro Paese tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '80. Babbini, giovane frate francescano, viene in contatto con la condizione degli operai: l'alienazione, l'emarginazione, e l'incomunicabilità con il mondo della chiesa. Presto deve decidere da che parte stare. Nel cuore della notte i lavoratori della Rhoditoce, mentre presidiano i cancelli della loro fabbrica, gli chiedono senza mezzi termini: "dimostra da che parte stai." Per parlare di Dio agli operai capisce che deve condividere la loro fatica e la loro condizione. Diventa prete operaio nella fonderia Ruffini a Torino. Va ad infoltire la schiera degli operai ma invece di evangelizzare resta evangelizzato. Nella classe operaia trova quei valori per i i quali si era fatto francescano e sacerdote. Per i primi sei mesi nasconde ai suoi compagni di lavoro il suo essere uomo di chiesa, perché l'evidenza della sua condizione clericale gli avrebbe ostacolato una migliore condivisione. Per il suo impegno sindacale a migliorare le condizioni di lavoro, viene invitato dai suoi superiori a rientrare nei ranghi o a prendersi le proprie responsabilità e subito dopo licenziato. Licenziamento che sarà impugnato ed annullato. La sentenza, bellissima finestra su quegli anni, è riportata in appendice. O la chiesa o la fabbrica. Le decisione è ferma. Sceglie la fabbrica, convinto che restando in fabbrica resta sulla strada di Dio. Trova lavoro alla Singer di Leinì e si sposa, andando a vivere in un quartiere di nuova realizzazione, con molto cemento e pochi servizi. Qui comincia la sua doppia battaglia: per migliorare le condizioni di vita nel quartiere, e per salvare il posto di lavoro. Perché in quegli anni la Singer chiude, lasciando in mezzo ad una strada migliaia di lavoratori. La battaglia dura diversi anni. Una battaglia fatta di manifestazioni, di collegamento agli altri lavoratori, di occupazioni di comuni, della stazione di Portanuova, dell'aeroporto, di strade, di autostrade di trattative in Regione e al Ministero, di radio libere, (Radio Singer, la radio degli operai per gli operai che nasceva per raccontare la lotta), di grandi personaggi che vengono in Singer per esprimere la loro vicinanza (da Francesco Guccini agli Inti Illimani a Dario Fo e Franca Rame). Il tutto lambito dagli anni di piombo. Indiziato di appartenenza a bande armate e prosciolto in istruttoria: Caselli e Caccia capiscono la sua convinzione sul principio che: E' MEGLIO FARE UN PASSO IN MILLE CHE MILLE PASSI DA SOLO. Il libro si chiude con tristezza per la sua espulsione dalla classe operaia. Con la rinuncia forzata a questa condizione di collettiva eguaglianza, per necessità di salvezza economicha individuale. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la casa editrice Ndr all'indirizzo: ndreditore@yahoo.it http://blog.libero.it/Guerrino/