Creato da caffenerobollente10 il 12/03/2007
L'amaro che la vita lascia in bocca è sempre meno gradevole di quello di un caffé nero e bollente

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Addio Lorenzo...

Post n°49 pubblicato il 22 Marzo 2011 da caffenerobollente10

Ancora una volta ritorno sul mio diario di viaggio per scrivere di un dolore.

Lorenzo è partito... ha levato gli ormeggi ed è salpato per il suo ultimo viaggio.

Lorenzo è, anzi era, il padre del mio compagno.

Un uomo vivace, felice, meraviglioso.

Eppure anche lui ci ha lasciati. Nessuno è riuscito a trattenerlo.

Il cuore batte lento e dopo il dolore per la perdita di mio padre, un altro se ne aggiunge per la perdita di mio suocero. Ad un anno di distanza.

Lorenzo era il nostro mare, quel mare che lui amava tanto da farne una professione, il nostro marinaio... anzi il nostro capitano. La guida. Ed anche andandosene ci ha donato la gioia di ritrovarsi e riscoprirci. Apprezzare persone che poco conoscevo e con le quali ho condiviso i giorni di veglia. Le ore in una fredda camera martuaria che si sono trasformate in attimi di comunione. Lo scoprire in un piccolo uomo di 15 anni, suo nipote, il primo a portare il suo cognome, un ragazzo destinato ad essere domani un grande uomo pieno di quella sensibilità che va oltre il dolore della perdita. Il sentire l'unione di una famiglia vera piena di amore.

Il suo viso sorridente, le rughe attorno agli occhi che guardavano al mondo, al domani, con serenità. Questa è l'immagine che conservo di lui.

Per sempre nel mio cuore

 
 
 

Addio papà

Post n°48 pubblicato il 15 Marzo 2010 da caffenerobollente10

Sono mesi che non scrivo su questo diario virtuale, sono mesi che le cose tra i consueti alti e bassi vanno bene, ma mica si può pretendere che tutto vada sempre liscio?!

Eppure oggi, dopo tanto tempo, sento la necessità di condividere il mio dolore. Come se questa condivisione potesse aiutarmi a ridimensionarlo distribuendone una piccola parte a persone che non conosco o meglio che conosco solo virtualmente.

Oggi è il "primo" giorno di ritorno alla normalità, sono tornata in ufficio come facevo ogni giorno prima del 15 febbraio scorso. Ho accompagnato mio figlio a scuola e poi mi sono diretta in ufficio. Ho acceso il computer, ho risposto al telefono, parlato con clienti ed aiutati a risolvere i loro piccoli o grandi dubbi ma ... non riesco proprio a viverla come una giornata normale. Non ho voglia di mettere ordine nella montagna di documenti sparsi da un mese sulla scrivania. Non ho voglia di far altro che quello che sto facendo. Sfogarmi. Piangere. Lasciarmi andare nella sconsolazione.

Una settimana fa, si proprio il giorno della festa della donna, moriva mio padre. Attacco cardiaco, i medici non sono riusciti a rianimarlo. E' l'episodio conclusivo di un malore accaduto la notte tra il 14 ed il 15 di febbraio. Un mese preoccupazioni culminate nel dolore estremo della perdita. Era anziano mio padre: avrebbe compiuto 83 anni a fine mese. La sua vita l'aveva sicuramente vissuta. Non avevamo un gran rapporto con mio padre: troppo simili per non aggredirci ad ogni occasione. Eppure mi sono accorta di quanto lo amassi e se ne è accorto anche lui. Scarsa consolazione.

Papà ha subito un intervento di triplo bypass. So che avrei sofferto comunque se fosse morto durante l'intervento o subito dopo. Quello di cui non riesco a capacitarmi, almeno non razionalmente, è invece il fatto che sia accaduto dieci giorni dopo l'operazione. Da quando è stato trasferito nel reparto degenti avrebbe dovuto iniziare la graduale ripresa ed invece per lui è iniziato il declino. Ha smesso di credere nelle proprie capacità di ripresa. E' proprio per la valutazione delle sue capacità che i dottori avevano deciso di sottoporlo all'intervento. E' un uomo forte e volitivo, mi hanno detto, vedrà che se supererà l'intervento ed il post intervento ne uscirà. Ed invece lui si è arreso. Non voleva tornare a casa. Non riusciva a capacitarsi del fatto che dopo una vita senza neppure un ricovero per una banalità, un vita passata in buona salute, gli fosse capitato proprio quello. L'avevano tagliato tutto. Gli avevano tagliato lo stomaco e le gambe, come diceva lui. Gli è mancata la forza ed io non sono stata in grado di trasmettergli la mia voglia di riaverlo a casa. Sono stata nervosa, tesa, scontrosa, incazzata perché si rifiutava di mangiare e faceva i "capricci". Sono stata ottusa... troppo spesso sono ottusa, o forse solo troppo egoista per capire che non siamo tutti uguali ed il mio non è l'unico sistema di vita giusto.

Non faccio promesse per il futuro, buoni propositi di guardare più agli altri e meno a me. Non credo davvero di esserne capace. Spero che anche il lento passare del tempo, pur togliendomi il dolore, però non mi tolga la memoria.

 
 
 

Mostri contro Alieni

Post n°47 pubblicato il 08 Aprile 2009 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

I film a cartoni animati sono sempre molto divertenti... ed anche questo non ce lo siamo perso!

 

 
 
 

King Crimson Islands

Post n°46 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da caffenerobollente10

 
 
 

Io posso dire la mia sugli uomini

Post n°45 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da caffenerobollente10

 
 
 

Si sono scatenati?

Post n°44 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da caffenerobollente10

Questa è una domanda retorica... ma che è successo in questi giorni ad internet? Si sono scatenati i virus in attesa della temuta influenza?

Sempre più spesso accedendo alle varie pagine internet di normale consultazione mi si illumina la finestrella dell'antivirus che mi induce a chiudere una pagina pericolosa!!! Uffa ma non si può più lavorare tranquilli?!

Vabbè passerà anche questa fregola "influenzale"

 
 
 

... ma comunque va bene così

Post n°43 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da caffenerobollente10
 

Occasionalmente ascolto alla radio un programma chiamato "amnésia" ed altrettanto occasionalmente gironzolo per il blog ad esso collegato, mi ha colpito questo post che faccio mio...

<<c’è una cosa che davvero non sopporto.
è quando si finge che le cose si siano aggiustate o si aggiusteranno
mi spiego.
immaginatevi una scena piuttosto familiare: una discussione animata, due persone che sostengono ciascuno le proprie ragioni, magari in maniera anche polemica e animata fino a che uno dei due, o peggio, entrambi chiosano con un “…ma comunque va bene così.”
succede spesso e succede un po’ ovunque, in famiglia, sul lavoro, nello sport, con gli amici, i colleghi, l’arbitro.
ieri guardavo l’intervista ad un allenatore infuriato per il gol in fuorigioco subìto dalla sua squadra che dopo averci ammorbato per cinque minuti sostenendo (a ragione) il torto che la sua squadra aveva subito salutava tutti con un “ma comunque va bene così”.
fosse anche solo un espediente per uscire da una discussione e congedarsi lo trovo decisamente stupido e non solo per l’incoerenza sostanziale tra tutto ciò che si è appena sostenuto con il finale, ma soprattutto perchè nasconde un germe malsano: la sfiducia.
un germe per cui è sempre meglio lasciarsi con un accordo, anche se di facciata convinti di avere talmente tanta ragione che no valga nemmeno la pena di parlarne, salvo poi recriminare appena ci si ritrova da soli o con dei sostenitori.
sarà che io sono per la discussione, sempre, per il chiarimento, sempre, ma trovo offensivo ogni volta qualcuno mi dà ragione per alleggerire o uscire da un impasse dialettica.
ma perchè? perchè se non ci salutiamo con una convergenza sul modo in cui vediamo una cosa, marchiamo una distanza tra di noi? e se anche fosse?
ricordo una discussione con un amico a proposito di questioni di lavoro che lui concluse proprio con quell’insopportabile “ma comunque va bene così”. e no. non andava bene così, era chiaro a me e a lui, eppure dovevamo fingere che le cose si sarebbero aggiustate.
le cose non si aggiustano, siamo noi a sistemarle e nessun infingimento può accorciare una distanza.
e penso anche che essere distanti non voglia dire non potersi incontrare.>>

 
 
 

Nessuna verità

Post n°42 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Il 2008 si sta rivelando l'anno del ritorno al "cinema da grandi". Dopo un periodo di indigestione di film per bambini riesco, finalmente, ad andare a vedere qualche film senza l'accompagnamento dei piccoli.
Sabato sera, approffittando di una giornata piovosa all'inverosimile, sono riuscita ad andare al cinema con il mio fidanzato (la prima volta in oltre due anni) e già questo è un traguardo, la scelta era in bilico tra questo film e Changeling, il nuovo film di Clint Eatwood, ma data la giornata già così umida non avevamo proprio voglia di piangere.
Allora vada per Nessuna Verità!
Ebbene, devo dire che non ne sono rimasta delusa. Un film di azione con qualche traccia di rilessione. Ma in fondo Ridley Scott non è stato il regista che ha portato sullo schermo Blade Runner?

La trama... per chi volesse farsene un'idea.

Roger Ferris è l'uomo della Cia nel Medio Oriente. Parla l'arabo, sa muoversi, adattarsi, tessere velocemente relazioni, ottenere informazioni. Ed Hoffman è il suo supervisore a Washington. Mentre impiega le mani per far salire in macchina i figli o aiutarli a fare pipì, con un telefono senza fili fa la guerra, sacrifica vite umane, salva se può quella del suo compatriota, dal suo punto di vista salva ogni giorno il mondo. Usa le persone e non si fida di nessuno. Ha insegnato ai suoi a fare altrettanto ma Ferris sembra avere qualche scrupolo di coscienza. Soprattutto da quando si è alleato con Hani Salaam, capo dei servizi segreti giordani, per portare allo scoperto Al-Saleem, la mente degli attentati che stanno colpendo l'Europa.


Nessuna Verità è un film sulle diverse prospettive. Hoffman, Ferris e il giordano Hani sono su posizioni morali diverse; hanno preoccupazioni diverse –a Hani importa un controllo regionale sul suo feudo, a Hoffman preme un controllo globale-; corpi diversi: quello di Ferris è escoriato, arrabbiato, trapassato dai frammenti di ossa di un amico che gli è esploso accanto, quello di Hoffman è appesantito, bolso, ripiegato su se stesso. I due protagonisti hanno soprattutto diversi sguardi: quello di Hoffman è uno sguardo dall'alto, mediato dalle telecamere, che si pretende onnisciente e obiettivo; quello di Ferris è uno sguardo dal di dentro, senza filtri se non quelli di un banale occhiale da sole, allo stesso livello del nemico o dell'alleato, non fa differenza. Tre uomini con lo stesso obiettivo, un comune “body of lies”, tre diverse visioni e nessuna verità.

il film si muove fra cento locations senza smarrirci e ci fa rimbalzare a buon ritmo nel dedalo di bugie, dove “i tuoi nemici si vestono come i tuoi amici e i tuoi amici come i tuoi nemici”. Lo spettacolo è assicurato, rinnovato. Il film non dice, invece, quasi niente di nuovo sul fronte orientale, al punto che l'ambientazione passa in secondo piano, nonostante resti il motore delle ottusità sul campo di gioco.

 
 
 

Something got me started... in salsa cubana

Post n°41 pubblicato il 17 Novembre 2008 da caffenerobollente10
 
Tag: Musica

Devo dire che questa versione mi fa venir voglia di alzarmi dalla sedia ed improvvisare una salsa!!

 
 
 

Tears in heaven

Post n°39 pubblicato il 10 Novembre 2008 da caffenerobollente10
 
Tag: Musica

Would you know my name
if I saw you in heaven ?
Would you feel the same
if I saw you in heaven ?
I must be strong and carry on.
'Cause I know I don't belong here in heaven.
Would you hold my hand
If I saw you in heaven ?
I'll find my way through night and day.
'Cause I know I just can't stay here in heaven.
Time can bring you down

time can bend your knees.
Time can break your heart

have you begging please.

Begging please...

Beyond the door there's peace I'm sure.
And I know there'll be no more tears in heaven.
Would you know my name
if I saw you in heaven ?
Would you feel the same
if I saw you in heaven ?
I must be strong and carry on.
'Cause I know I don't belong here in heaven


 
 
 

Chan chan... un'altra...

Post n°38 pubblicato il 06 Novembre 2008 da caffenerobollente10
 
Tag: Musica

 
 
 

Io, per fortuna c'ho la camorra

Post n°37 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Mentre tutti leggono Gomorra, ho scelto un altro libro che parla della stessa malavita.

24 ore tra i fatti di camorra che i media non vogliono vedere...

 
 
 

Wall-E... e la questione ecologica...

Post n°36 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Ok! E' il mio destino e non lo posso rifiutare...

Quando esce un nuovo cartone amimato dobbiamo andare a vederlo. In effetti quelli della Pixar li vedo sempre molto volentieri ed anche questa volta non mi ha delusa... Figuriamoci poi i piccoli come sono usciti entusiasti dalla proiezione!!

Dunque, tutti conoscete Wall-E vero? No? Allora ve lo faccio raccontare da qualche critico... Ecco qui:

Wall-e è l'ultimo robot rimasto sulla terra dopo che gli umani l'hanno abbandonata perchè invasa dai rifiuti. Si sono dimenticati di spegnerlo e lui da 700 anni continua a fare quello per cui è stato costruito: comprimere e ammassare rifiuti. È un robot animato, un piccolo Charlot: operaio alienato che sogna un domani migliore guardando il cielo stellato. E quando dal cielo questo domani migliore arriva sotto forma di un altro robot, Eve, più moderno e programmato per cercare vita sulla Terra, Wall-e lo insegue sull'astronave madre. Lì sarà un portatore sano e inconsapevole di caos e anarchia assieme agli altri "devianti" della società cioè i robot difettosi. Ma Wall-e non è la solita celebrazione della riappropriazione da parte dell'uomo della sua umanità in un futuro dove la tecnologia ha vinto sullo spirito, al contrario è un film capace di commuovere anche solo con un abbraccio, che afferma la bellezza e il romanticismo della tecnologia attraverso alcune delle scene più semplici e disarmanti. I robot non sono solo l'entità da combattere ma una società a sé: hanno una loro vita, loro sentimenti e valori propri (come il concetto di "direttiva"), i protagonisti di una trama autonoma rispetto a quella che coinvolge gli umani. Wall-e e Eve non combattono per salvare la razza umana, quello accade incidentalmente e secondariamente, combattono a fianco di altri robot buoni contro i robot cattivi prima di tutto per salvare se stessi e il loro amore.

Capito tutto? Insomma una storia di amore ed ecologia. E già proprio di ecologia, un argomento che in questi giorni circola sulle bocche di molti e troppo spesso a gran sproposito!

Mi sto davvero chiedendo: ma se gli americani, che hanno realizzato questo bellissimo film, sono così sensibili al problema ecologico, sono coscienti che la mancanza totale di rispetto che stiamo dimostrando nei confronti del nostro pianeta ci porterà lontano (e l'ipotesi che azzaradano nel film non è proprio delle migliori: su un'astronave persa nello spazio a non far nulla, ingozzandosi di cibi bevanda tanto da diventare incapaci di muovere un passo, perennemente attaccati a monitor/tv che ci impediscono di vedere ciò che abbiamo attorno... insomma alienati in un mondo completamente automatizzato) perchè sono i primi a non mostrare quel rispetto inducendo altri pecoroni a seguire il proprio esempio?

Sembra davvero di avere a che fare con esseri dissociati!

Personalmente cerco di avere la massima attenzione verso le piccole cose che posso porre in essere: un po' di risparmio energetico nell'uso della corrente elettrica o dell'auto, la raccolta differenziata, la scelta di prodotti a basso impatto ecologico, il tutto senza maniacalismi vari e con la consapevolezza che vivo in un paese dove il consumismo è forzato, anche volendo non potrei fare a meno di lavatrice, ferro da stiro, auto, computer, telefonino e via dicendo (cazzate)...

Mi piacerebbe sapere che anche altri lo fanno e non solo al primo livello come me ma mooolto più su in questa scala di importanza che è la nostra società.

Accidenti!! Una volta tanto ho fatto filosofia impegnata...

Almeno lasciatemelo credere!

Bacio a tutti gli amici

 
 
 

Mamma mia!

Post n°35 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Accidenti!

Erano due anni che non andavo al cinema a vedere un film che non fosse un cartone animato. Non che i cartoni non mi piacciano, anzi. Siamo andati a vedere Kung-Fu Panda e l'abbiamo trovato divertentissimo, però...

Ieri sera, con due mie amiche, abbiamo visto Mamma mia! e l'abbiamo trovato gustosissimo. Meryl Streep è stata grandiosa e vederla in un ruolo così particolare e diverso mi ha entusiasmata, e poi le musiche sono travolgenti. Pensare che dietro di noi c'erano due signore sulla sessantina che oltre a cantare tutte le canzoni, tante che non avevo mai sentito, si sono alzate ed approfittando del corridoio vicino all'uscita si sono messe a ballare!

Da vedere, davvero!

 
 
 

La realizzazione di un desiderio

Post n°34 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
Tag: Musica
Foto di caffenerobollente10

VASCO!!!

C'ero anche io tra i 70.000 spettatori che sabato sera hanno assistito al concerto di Torino!

E' stata la mia "prima volta" sia per il concerto che per il delle Alpi...

Ricordo la sua costruzione e tutta la rivoluzione che Torino visse in occasione di Italia90. Un tuffo nel passato... Un passato di 18 anni fa... Un presente 18 anni dopo... Entrambi da ricordare in questo piccolo diario.

 
 
 

Zaragoza

Post n°33 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Aljaferìa...

Come non sentirsi re tra queste mura?

 
 
 

E poi... Zaragoza

Post n°32 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
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E la sua torre pendente. Ma l'avranno costruita loro così storta?

 
 
 

Montecarlo

Post n°31 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
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Compleanno a Montecarlo... ma non quello moderno ed iper vippato... quello bello!

 
 
 

Otranto

Post n°30 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Una settimana nel leccese...

Relax e tanti meravigliosi momenti e monumenti

 
 
 

Otranto

Post n°29 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da caffenerobollente10
 
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