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NYC Triathlon
Due morti nel corso dell’ultimo triathlon di New York la scorsa domenica: un maschio 64enne e una donna di 40 anni, entrambi, molto probabilmente, per arresto cardiaco nella frazione iniziale della gara, i 1500m a nuoto.
La notizia è sconvolgente, soprattutto per la giovane età della donna e mi lascia perplesso di fronte allo sport di prestazione a tutti i costi, al di là dei propri limiti e fa anche riaffiorare antichi dubbi legati all’uso di sostanze più o meno lecite nella pratica sportiva.
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Il doppio divorzio della Pellegrini
Nel giro di pochi giorni la Pellegrini ha dato un giro di vite al suo passato.
Del divorzio dall’amato Luca Marin le agenzie e soprattutto la cronaca rosa, ne hanno dato ampia diffusione e poco interessa l’ambiente sportivo italiano [perlomeno a me frega poco niente e spero che il nuoto presto torni al suo posto, senza gossip e isole dei famosi].
Mentre quello dall’allenatore Philippe Lucas mi pare più interessante.
Cercavo di comprenderne le ragioni. Ne ho formulate alcune, più o meno tutte valide.
1. Lucas non intende andare a Verona e lo capisco: lasciare Parigi per una modesta cittadina del nordest italiano è dura.
2. Potrebbe anche farlo, per soldi: evidentemente non viene retribuito adeguatamente.
3. La Federazione Italiana Nuoto ha invitato Lucas a dileguarsi. Possibile. La FIN non ha mai digerito il tecnico francese e non vedeva l’ora di sbarazzarsene, perché vedere la più grande interprete dello sport che sovrintendi, allenarsi con un francese, fa un po’ girar le scatole.
4. Lucas ha dei contratti a Parigi con altri atleti che gli garantiscono uno stipendio più alto della sola italiana.
5. Lucas avrebbe un accordo con la Muffat, di un anno più giovane della Pellegrini, ai mondiali sempre alle spalle dell’italiana, ma due volte sul podio e in netta crescita.
La verità sta nel mezzo, come al solito.
(Foto, Pellegrini & Muffat, Reuters)
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Dovrei rivedere alcune affermazioni(?)
La nazionale italiana vince la coppa Co.Me.N di nuoto sincronizzato, una delle più importanti manifestazioni continentali riservata alle categorie giovanili.
Attenzione: l’Italia si impone nella classifica per nazioni totalizzando 547,175 punti; davanti a Grecia (545,893) e Spagna con (535,847) ma arriva seconda dietro all’inattaccabile Russia nella classifica open.
I Giochi di Londra sono troppo vicini, ma qualche segnale di risveglio fa sempre bene.
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Due flash dagli Italiani di Ostia:
1. Scozzoli nuota la frazione rana della 4x50 mista in 25.70, vale a dire 41 centesimi più veloce di ieri. Non ho le liste All-time sotto mano, ma credo che, sebbene lanciato, sia una tra le migliori prestazioni di sempre pergiunta senza costumone [la squadra, CN Esercito, avrebbe poi fatto il record italiano di società: 1:35.50]. Siamo omonimi, ed io ex ranista ma credo che allo stato attuale, tra me e lui ci sia una vasca di differenza… 2. Si ritira Alessio Boggiatto, uno degli ultimi nuotatori torinesi di un certo spessore. Oro nei 400 misti ai mondiali di Fukuoka e una caterva di medaglie di legno! Ma ho sempre fatto il tifo per te, anche quando eri negli esordienti della Sisport!
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Scozzoli sul tetto d'Europa [in vasca da 25m].
Evoluzione del record europeo:
26.11 Fabio Scozzoli ITA Ostia 04.08.11
26.14 Alessandro Terrin ITA Istanbul 12.12.09
26.17 Lisogor Oleg UKR Berlin 21.01.06
26.20 Lisogor Oleg UKR Berlin 26.01.02
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Leggendo i quotidiani italiani in questi primi giorni post mondiale rimango perplesso di fronte alle urla di successo azzurro a Shanghai. Quinti nel medagliere? Come?
Il medagliere citato dalla stampa è quello riepilogativo delle 4 discipline presenti ai mondiali, allora andiamo con calma e analizziamo i settori:
Fondo: va ricordato ai lettori che le prove olimpiche sono esclusivamente sui 10km. In questa specialità vince l’argento la sola Grimaldi e nessun altro atleta (uomini compresi) riesce ad entrare nei primi 10 ovvero a centrare la qualificazione olimpica. Altre medaglie, Alice Franco da Asti, terza nella 25km: contorno.
Gossip: anche quest’anno la telenovela ci voleva(?) ‘Sta Pellegrini per andare così forte, chi se la tromba?
Nuoto: storica Federica. Bravo Scozzoli già vice campione europeo nella rana, grande Dotto: totale 5 medaglie.
In quante altre finali siamo entrati? Onestamente non ricordo e non ho voglia di far verifiche, ma credo bastino le dita di una sola mano per contarle.
La prova in staffetta denota la consistenza di una squadra. Tanto per fare un esempio, gli USA possono tranquillamente schierare un quartetto in qualificazione ed uno completamente diverso in finale: vincerebbero comunque.
Le nostre staffette? Mah, ricordo il quarto posto nella 4x100 stile libero maschile che ha del comico: se non si sale sul podio in assenza del Brasile, la vedo dura il prossimo anno a Londra. 4x200 stile: donne 13° posto, uomini 8°. 4x100 mista donne assenti, uomini 11° piazza.
Il medagliere in questo settore ci vede sesti ma attenzione ci sono nazioni come l’Australia che vantano ben 8 argenti e la Cina 8 bronzi, vale a dire un numero di atleti piazzati pronti a compiere il salto di qualità.
Pallanuoto. Beh, non c’è nulla da commentare, l’oro che non t’aspetti salva il settore (vedi post 547). Anche se sul Setterosa qualcosa da ridire ci sarebbe….
Synchro: ritiratasi la Adelizzi, il settore torna anonimo.
Tuffi: medaglia di bronzo ad honorem. Il nome vuol dire tanto e la Cagnotto poco in forma e preparata a causa del recente incidente motociclistico, arriva terza dal trampolino da 1m [ne sa qualcosa la Marconi che pur con un celebre cognome non è riuscita a strappare qualche punticino in più alla giuria e finisce 4a]. Gli altri? Mistero della vasca….
Altri. Se l’Italia ha poco da ridere, altri non godono. La Gran Bretagna si appresta ad ospitare un’olimpiade ma raccoglie le nostre stesse medaglie. Polonia svanita. Russia sottotono, Germania penultima nel medagliere con 5 bronzi, Sudafrica a soli 3. Insomma di lavoro ce n’è tanto, per tutti e andiamoci piano a parlare di successo del nuoto azzurro [dovranno mica confonderci le idee in vista di una imminente ulteriore Finanziaria?].
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Salvi in corner
Il solito culo all’italiana salva un mondiale che fino alla penultima giornata non aveva niente di strepitoso: quattro medaglie per 2 atleti (enrtambi allenati da tecnici stranieri) nel nuoto in vasca non sono un successo.
Ma ecco che dal cilindro spuntano l’argento che non t’aspetti (Dotto 50 stile libero) e l’oro del Settebello che tanto ricorda l’Italia del calcio ai mondiali del 1982.
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Bravo Magnini! Miglior tempo di reazione nella semifinale dei 100 stile libero: 0.62 secondi contro lo 0.72 del primo tempo in finale, tal Magnussen (Australia) 47.90 [l'ex campione del mondo finirà poi 11° in 48.50].
Non erano solo dettagli...
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Pronostici rispettati: Pellegrini e Scozzoli sul podio.
Scommettiamo che la prossima medaglia la vince il Pizzetti?
Scommettiamo che le staffette non vinceranno una medaglia?
Have a nice Chinese day...
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