HENRYVIII

Wall Street


Le lezioni che si possono imparare da una settimana di alti e bassi nei mercati finanziari.La caduta dell'8,8 per cento della borsa di Shanghai lo scorso 27 febbraio ha dato uno scossone ai mercati finanziari di tutto il mondo, non ultimo quello americano che ha vissuto la sua giornata peggiore da marzo del 2003. Gli investitori che comprano e vendono giocando su più tavoli questa settimana hanno ricordato quanto può essere rischioso questo tipo di attività. Il crollo di Shanghai è stato giustificato in un primo tempo con le voci di un'imminente tassazione degli scambi azionari da parte del governo di Pechino, una mossa che sarebbe stata decisa per contrastare le speculazioni di borsa. Ma poi è arrivata la smentita. I mercati azionari si sono ripresi per un giorno per registrare nuovi ribassi il giorno successivo. Gli esperti cominciano a chiedersi cosa ci sia dietro quest'altalena. Forse il ribasso del mercato cinese è servito soprattutto a rammentare ai mercati il fattore rischio negli scambi azionari e la volatilità di questo tipo di operazioni. Ma il punto di partenza del ragionamento sull'andamento dell'economia globale è la situazione finanziaria statunitense che ha registrato un certo rallentamento nei mesi scorsi, soprattutto nel mercato immobiliare. Quanto deve preoccuparsi il resto del mondo dell'andamento dell'economia americana? Abbastanza, e sarebbe stupido pensare che il suo rallentare non avrà ripercussioni sugli altri mercati. Ma l'economia procede a cicli, con ritorni periodici, e questa forse è una delle lezioni di cui far tesoro dopo questa tumultuosa settimana.The Economist, 2 mar 2007