HENRYVIII

Swapping parties


Negli Stati Uniti e in Inghilterra li chiamano 'swapping parties' e sono incontri chic per scambiarsi abiti firmati. Si organizzano in bar o locali, anche attraverso community in rete. Per combattere lo sprego restando glamour Fare shopping con i tempi che corrono non è molto di gusto e se non proprio volgare sicuramente poco cool. Comprare costa e inquina, l´armadio gonfio di magliette e jeans è un mausoleo della colpa e non c´è verso di svuotarlo del significato che ha: troppa merce, troppi sprechi, troppo. Il fastidio della sovrabbondanza ha toccato l´anima della moda, e allora eccola l´idea, il baratto, l´antica forma di scambiare valore con valore equo, in questo caso magari un Gucci con un Prada perché salvare il pianeta d´accordo ma mai senza un tocco di eleganza.Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna già da qualche anno gli swapping parties, feste del baratto chic, hanno creato circoli virtuosi di beni e comportamenti: vestiti griffati da portarsi a casa al posto dei propri lasciando intatta la carta di credito e anche la responsabilità etica. In Italia il fenomeno è più artigianale e familiare, come è tipico della nostra tradizione economica, anche se esistono marchi come il bolognese Swap club, filosofia eco-glamour e parecchi iscritti.Terribilmente ingegnoso, far passare una vecchia usanza dei nonni e dei loro nonni  come qualcosa di veramente originale, cambiando la definizione dello scambio